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Nathaly.

Aprire gli occhi mi riesce alquanto difficile e la testa sembra voglia scoppiare da un momento all'altro, e lamentandomi dal dolore mi giro su un lato appoggiando una mano sul lenzuolo.

Corrugo la fronte percependo qualcosa di caldo e duro rispetto al solito fresco del lenzuolo della mattina, con ancora gli occhi chiusi apro e chiudo la mano stranita.

"Hai finito?" chiede una voce bassa e profonda.

Apro di scatto gli occhi ignorando il forte dolore alla testa e alzo lo sguardo incrociando subito due iridi assonnate ma profonde fissarmi dall'alto, sbatto le ciglia ammirata dalla profondità che emana, e senza poterlo controllare alzo la mano accarezzandogli il viso con la punta delle dita.

Lui continua a guardarmi curioso di scoprire fin dove mi spingerò anzi il braccio che mi avvolge la vita mi stringe maggiormente contro di lui e chiudo gli occhi consapevole che questo sia solo un brutto sogno e che a breve mi sveglierò sola su questo letto.

Continuo ad accarezzargli il volto fino ad arrivare a quella cicatrice, i nostri sguardi non perdono neanche per un secondo di essere uniti tra loro anche se percepisco il suo corpo non appena la tocco irrigidirsi di scatto.

Sorrido allontanando la mano appoggiandola sul suo petto e richiudere gli occhi desiderosa di svegliarmi da un momento all'altro.

Nonostante sia solo un sogno la sensazione delle sue braccia intorno al corpo è meravigliosa, come se non avessi paura di nulla perché mi stringono trasmettendomi sicurezza e protezioni, quella sensazione che solo il mio papà sapeva regalarmi.

Il tutto viene spezzato da una suoneria rumorosa e quando riapro gli occhi quelle braccia sono ancora strette al mio corpo e il viso appoggiato al suo petto, la voce profonda di Jared riempie la stanza mentre con la coda dell'occhio lo vedo parlare al telefono ignorandomi completamente.

Un leggero venticello entra nella stanza facendomi rabbrividire dal freddo, abbasso piano lo sguardo rimanendo completamente sconvolta e terrorizzata di vedere il mio corpo completamente nudo e abbracciato a lui.

"Ah" urlo alzandomi di scatto dal letto.

Lui mi guarda furioso visto che sta parlando al telefono ma non gli presto nessuna attenzione mentre afferro il lenzuolo avvolgendolo intorno al corpo mostrando così anche la sua nudità, spalanco gli occhi e sento le guance andare a fuoco.

"Hablamos después" dice lanciando il telefono sul comodino.

Il dolore alla testa torna ad essere insopportabile per quanto cerchi di capire cosa sia successo, lui in tutta calma si alza dal letto completamente nudo e sotto il mio sguardo sconvolto indossa le mutande.

"Co-cosa è successo, e perché sei nudo nel mio letto, e io perché sono nuda" domandai balbettando.

Senta parlare e con una sigaretta tra le labbra indica il letto, seguendo con lo sguardo il punto da lui indicato riesco finalmente a vederla, una macchia di rosso scuro risalta sul coprimaterasso rosa cipria.

Riporto lo sguardo su di lui stringendomi il lenzuolo intorno al corpo, lui mi guarda con un piccolo sorriso sulle labbra, mentre io cerco di ricordare se mi sono tagliata oppure fatta male la sera prima.

"Mi sono tagliata?" domandai ancora più che confusa.

"Cristo Nathaly" dice avvicinandosi di scatto verso di me, mi prende il viso a coppa e appoggia la fronte contro la mia respirando contro le mie labbra, mi irrigidisco di scatto e cerca di scappare dalla sua presa.

Mi costringe a guardarlo negli occhi e sento di nuovo le guance andare a fuoco, lui non sembra nemmeno accorgersi che il suo corpo semi nudo è completamente addosso al mio da farmi mancare quasi il respiro.

Per sempre miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora