35 ( parte due)

1.8K 63 15
                                    


Le lancette segnavano le quattro e impunto di notte quando alla villa Mendoza si senti i portoni aprirsi di scatto, un ragazzo, che visto da una persona normale avrebbe detto di aver visto un mostro sanguinario.

Invece agli occhi di Robert Mendoza era solo suo figlio, il degno erede della mafia spagnola, camminava con sguardo sicuro e nonostante fosse scalzo non sembrava importargli, camminò fino all'ufficio del padre che trovo sveglio, seduto sulla sua poltronna con un sigaro tra le labbra.

"Ammetto di non essere sorpreso" disse fiero.

Senza abbassare lo sguardo si avvicinò fino ad arrivare davanti alla scrivania dove senza emozioni lascio cadere qualcosa che chiunque a quella vista avrebbe pianto dalla paura o meglio sarebbe svenuto, no Robert che guardava suo figlio negli occhi.

Infatti sulla scrivania giaceva la testa del direttore di quel posto, senza occhi e con le labbra spalancate.

"Devi amarla molto" disse suo padre senza emozioni.

Dal canto suo Jared non mostrò nulla, semplicemente voltò le spalle uscendo da quell'ufficio e andando nella sua vecchia camera lasciando suo padre a fissarlo da lontano con l'orgoglio di avere una macchina da guerra come figlio, nella mente di Jared aveva un piano, si sarebbe preso tutto a partire da quella sera e niente e nessuno l'avrebbe fermato.

In fondo alle grandi scale della villa Jason se ne stava seduto sull'ultimo gradino con la testa tra le mani e mille pensieri ad assillarlo, quando era andando a prenderlo con la barca non avrebbe mai immaginato di vederlo in quelle condizioni.

Voleva bene a Jared, per lui era come un fratello eppure non riusciva a capire questa sua ossessione per quella ragazza, alla fine dei conti lui non sapeva nulla di cosa era successo perchè ogni volta che provava a fare una domanda scatenava l'ira del suo amico.

I suoi pensieri erano tutti negativi, se si fosse spinto troppo oltre con una donna appartenente alla mafia non sarebbe stato facile, era sicuro che fosse solo un vizio o uno scherzo della sua mente il volerla, magari per una notte.

Jason non sapeva quanto fosse importante per Jared quella ragazza, ai suoi occhi era una qualsiasi donna di una notte e via ma lei apparteneva alla mafia o meglio a Jared.

"Cosa succederà ora?" domandò con ancora le mani tra i capelli.

"Sì prenderà ciò che è suo" disse Robert aspirando il fumo del sigaro.

A quel punto Jason alzò di scatto lo sguardo su di lui non credendo alle sue orecchie, sapeva che un uomo della mafia non doveva mostrare sentimenti ma arrivare a portare il proprio figlio in quel inferno e lasciarlo lanciarsi a morte sicura era anche troppo. Anche per un uomo come Robert Mendoza, trattava Jared come se fosse il suo unico figlio dimenticandosi completamente di Lucas.

Che tutt'ora non seppe mai che fine avesse fatto, da un giorno all'altro è completamente sparito senza lasciare nessuna traccia.

"Come può dire questo? Jared si farà ammazzare!" urlò alzandosi di scatto.

Presto l'entrata della villa venne circondata da uomini armati, tutte le armi erano puntate di Jason, fu la mano che si alzava lentamente a farle abbassare e tornare ai loro posti, Jason si guardava intorno incredulo, non riusciva a credere che un solo urlo contro il padrone di casa avrebbe scatenato tutto questo.

"Per questo tu sarà con lui, sempre e eviterai che venga ucciso, anche se è più probabile che a morire sarai prima tu che lui" disse Robert privo di emozioni.

Lasciò Jason da solo in balia dei suoi pensieri, avrebbe dato la sua vita per Jared senza pensarci e non perchè lo temeva oppure lo rispettava ma perché avevano lo stesso sangue e un legame unito, lui è tornato in spagna dopo anni di addestramento anche se non uguale a quello dell'amico o meglio cugino.

Per sempre miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora