Nathay.
Resto in mobile senza nemmeno emettere mezzo respiro, i nostri occhi sono connessi in una sorta di sfida.
La lama fredda continua ad accarezzarmi la pelle del collo con lentezza quasi con dolcezza da farmi fremere di paura, muovo leggermente le mani ma non appena ci provo un fitta di dolore mi colpisce.
"Ti prego non farmi nulla" sussurro con un tono appena udibile.
"Mh mh" è tutto ciò che risponde prima di allontanare il coltello per poi prendermi le mani.
Con il ginocchio piegato sul materasso fa leva con forza mi carica in spalla, la velocità che ci ha messo mi fa venire un forte giramento di testa non appena con la fronte colpisco la sua schiena forte.
"Dove mi stai portando?" strillo agitandomi.
Esce dalla stanza a passo deciso senza nemmeno ascoltarmi ne fa caso ai miei continui movimenti frenetici sulla sua spalla, mi porta senza alcun sforzo giù dalle scale sotto gli occhi sconvolti di tutte le cameriere.
Mi paralizzo quando mi rendo conto che non sta uscendo di casa ma ben si apre una porta dove riesco a vedere solo buio e odore di chiuso, il cuore sembra voler scoppiare dal petto mentre la paura mi assale.
"Dove mi stai portando" balbetto spaventata.
"Dove porto i traditori" dice soltanto prima di scendere delle scale.
Le sue parole mi fanno salire così tanta paura che la testa prende a girarmi tanto da offuscarmi la vista, la gola prende a bruciarmi per il senso di vomito che mi sale con violenza, non ho nemmeno le forze per poter dire qualcosa che il buio mi avvolge.
Jared.
Adagio con delicatezza il suo corpo privo di sensi sul piccolo matterezza per terra, continuando a guardarla dormire mi siedo con la schiena al muro.
Ogni volta che la guardo da quando siamo bambini una strana sensazione al petto mi invade sempre lasciandomi stordito per qualche secondo, anni fa feci il più grande degli errori solo per colpa della mia confusione.
Se non avessi preso quella decisione molto probabilmente ai suoi diciotto anni ci saremmo già sposati e non sarei dovuto arrivare a tanto.
Guardarla da lontano era l'unico modo per poterla salvare.
Vederla sorridere allegra insieme alla cugina mi causava quella famosa sensazione al petto che ormai mi seguiva da anni, tra non molto sarei diventato un capomafia e non potevo permettermi di avere nessun tipo di pensieri confusi.
Trovandola troppo inadatta per un futuro insieme, forse la cugina potrà andare bene ma lei mai e poi mai, non farà mai parte del mio mondo al cento per cento.
Nascondersi dietro le bugie era l'unico modo per poter andare avanti.
Ma il senso di colpa che tutti credono che non posseggo mi costringe ad agire in questo modo.
"Signor Mendoza l'aspettano" dice una delle cameriere della villa Williams.
Annuisco e guardo per l'ultima volta quella semplice ragazza dagli occhi luminosi, entro nella villa con un solo obiettivo.
Quando mi accomodo davanti alla scrivania di Eric Williams mi guarda con un sopracciglio alzato, stranito dell'assenza di mio padre.
"Cosa posso fare per te Jared?" domanda.
Prendo un grande respiro e lo sguardo dritto negli occhi segno che di nessun ripensamento per ciò che sto per dire, consapevole che potrei scatenare una guerra tra famiglie.
STAI LEGGENDO
Per sempre mia
Romance"Se non posso averti io...allora questo sarà il nostro addio" Jared è l'erede capo mafia spagnola, un ragazzo freddo e spietato. La mafia è tutto per lui, non esiste nient'altro se non quello di prendere il posto che tanto gli aspetta. Nathaly è l...