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‼️Scene sessuali dettagliate ‼️
Il capitolo non sarebbe dovuto venire così ma ho deciso lo stesso di pubblicarlo ❤️

Nathaly.

Da quando abbiamo messo piede nel ristorante non mi sono mossa dal mio posto, guardo tutti gli invitati festeggiare, ridere e ballare mentre io sono completamente agitata per stasera.

Da un lato penso che non dovrei preoccuparmi molto visto che era già successo ma il non ricordare non mi faceva stare tranquilla, non ricordo se Jared fosse stato dolce oppure no, ricordo solo quando ho aperto gli occhi è la verità mi era stata sbattuta in faccia con violenza.

"Cugina"

Al mio fianco si siede mia cugina Lucilla con il suo vestito bianco corto e i tacchi alti, non so perché ma avevo il presentimento che volesse dirmi qualcosa dai suoi sguardi e dai suoi comportamenti oggi.

Avevo notato alla cerimonia il suo sguardo furioso addosso e non sapevo spiegarmi il motivo.

"Lucilla come stai?" domandai fingendomi tranquilla.

Tra i denti mi dice di stare bene e che presto ci sarebbe stato il suo di matrimonio, ormai non ci credevo più, sono anni che ripete di continuo questa frase eppure non ho mai né visto e né sentito parlare di nessun'uomo.

"Sono felice per te" dico prendendo il calice e brindando con lei che mi sorride.

Ricambio anche se forzatamente e mi guardo intorno sentendomi a disagio per la prima volta al suo fianco, mentre lei parla del suo matrimonio io cerco con lo sguardo una persona, dopo nemmeno due minuti incrocio due iridi profonde che mi guardano da lontano.

Jared è in piedi vicino a due uomini intenti a parlare ma lui guarda verso di me e come ogni volta quando i nostri sguardi s'incrociano tutto svanisce e rimaniamo solo io e lui e quando si lecca con la punta della lingua le labbra mi sento andare a fuoco, le guance non perdono tempo ad arrossire e abbasso lo sguardo vergognandomi.

Per quanto io ci stia provando a stargli lontano mi trovo sempre a un centimetro da lui, posso lottare, combattere e urlare ma rimango sempre allo stesso punto e sempre senza risposte.

"Ragazzina, Lucilla"

Sbatto le ciglia alzando poi lo sguardo sulla persona davanti a me, Luk o meglio guardarmi con un piccolo sorriso chiaro segno di imbarazzo e non sa cosa dire per migliorare la sua situazione, anche perchè non potrebbe dire nulla per farmi cambiare idea.

Mi ha preso in giro e sicuramente avrà avuto i suoi scopi per comportarsi così.

Volto il viso verso la pista dove tutti ballano allegri e ignorando completamente il ragazzo in piedi davanti al tavolo degli sposi, sentivo il suo sguardo addosso ma cercai di non darlo a vedere e mi concentrati sui miei genitori seduti al loro tavolo intenti a parlare tra di loro.

E quando mia madre sorride per una frase di mio padre mi si riempie il cuore di allegria e tranquillità, ero sicura che mettendo pace in questa storia avrei portato anche pace tra di loro e non potevo desiderare altro.

"Fingerai ancora per molto di non vedermi?" disse Lucas con le braccia al petto e il volto da cane bastonato.

"Si" dico seria bevendo un sorso di vino.

Sbuffando come un bambino volta le spalle sparendo tra la folle come se non fosse mai stato qui, alzo gli occhi al cielo dimenticando per qualche secondo l'educazione mafiosa per le donne e subito ricevo diverse occhiate dalle donne anziane al mio gesto, mi faccio più piccola possibile sulla sedia e tengo lo sguardo basso per quasi tutta la sera.

Per sempre miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora