Fece molta fatica ad aprire gli occhi per via del forte mal di testa, facendosi quasi violenza li aprì sbattendo più volte le ciglia cercando di abituarsi alla luce che entrava nella stanza.
Si rese conto subito di essere nella vecchia stanza e non più in quella qulla cantina fredda e buia, ma non riuscì ad alzarsi, tutto il suo corpo si rifutava di ascoltare i suoi comandi e decise di rimanere distesa e provo almeno ad alzare le braccia.
Con la sinistra ottenne ottimi risultati invece la destra era come bloccata da qualcosa di caldo e duro, girò di poco la testa abbassando lo sguardo sulla sua mano stretta in un'altra più grande e grossa.
Ignorando anche di aver visto i suoi polsi fasciati e curati.
Fece scorrere lo sguardo dalla strana mano fino ad arrivare al volto dell'uomo che gli aveva rovinato non solo la vita ma anche la sua santità mentale, perché lei si sentiva diversa, dentro non riusciva a provare niente.
Nemmeno il dolore di aver visto la persona che l'ha cresciuta morire davanti ai suoi stessi occhi, era come se si fosse annullata.
Guardo il volto dell'uomo e cercò di studiare i lineamenti duri nonostante stesse dormendo sembrava attento a pronto in qualsiasi momento, si domandò velocemente non solo il perché gli stesse stringendo la mano, ma perché stesse dormendo su una poltrona e oltre tutto al suo fianco.
Non era già troppo quello che gli aveva fatto?
Perché continuava a tormentarla?
Resto a lungo con lo sguardo su di lui, non seppe nemmeno lui il motivo ma sapeva che la sua vita non sarebbe stata più la stessa e poco gli importava, non gli interessava più rivedere la sua famiglia e tanto meno di rimanere in vita.
Vedere Edward morire davanti a lei non solo l'aveva turbato molto ma l'aveva portata in un stato confusionale e priva di provare qualcosa.
Non distolse lo sguardo nemmeno quando lui si svegliò e incrocio subito il suo, restano a fissarsi per minuti infiniti con diverse emozioni contrastanti, lui la fissava in attesa di vedere la sua reazione e lei...lei semplicemente lo guardava.
Jared sì accorse rapidamente che qualcosa non andasse in lei, in tanti anni in cui la conosceva era la prima volta che vide il suo sguardo vuoto, era sempre stato acceso e vivo invece ora era come guardare un abisso.
"Nathaly" disse stringendole la mano.
Da parte della ragazza non ottenne né una risposta né un cenno di averlo sentito, continuò a guardarlo negli occhi allungo prima di sospirare e distogliere lo sguardo sul soffitto ignorando completamente la sua presenza.
Strinse maggiormente la presa sulla mano ma questa rimaste aperta, non percepì nemmeno il solito calore che ameneva e cominciò seriamente a preoccuparsi tanche che lascò la prese uscendo dalla stanza con quella strana sensazione al petto.
Mentre percorreva il lungo corridoio incrocio Julia che stava giusto andando dalla ragazza per assicurarsi se stesse bene, non aveva mai negato nemmeno davanti a lui di essere molto legata alla ragazza chiusa in quella stanza ed era molto preoccupata.
"Signor Mendoza" salutò abbassando di poco il capo in segno di rispetto.
"Non perderla di vista, qualsiasi cosa avvisami subito" gli ordinò serio e senza salutarla si precipitò nel suo ufficio con la testa piena di domande.
La donna lo guardò sparire nelle scale e preoccupata per il volto angosciato di lui quasi corse nella stanza della ragazza e senza bussare entrò trovandola subito ancora sdraiata e con lo sguardo fisso sul soffitto.
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Per sempre mia
Romance"Se non posso averti io...allora questo sarà il nostro addio" Jared è l'erede capo mafia spagnola, un ragazzo freddo e spietato. La mafia è tutto per lui, non esiste nient'altro se non quello di prendere il posto che tanto gli aspetta. Nathaly è l...