14. «Ci sei molto legato, eh?»

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[troverete un asterisco nel bel mezzo di un dialogo: la spiegazione è riportata alla fine del capitolo, nello spazio autrice. Se vi va, potete dare un'occhiata per capire meglio.
Buona lettura! 🫶🏻]

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Chantal's POV

«...allora Diana McClains gli ha dato il palo e lui ci ha provato con la sorella di Blaze! Cioè dico, ti sembra normale? Passi da una diciannovenne ad una quindicenne nella stessa serata...»

Stella continuava a raccontarmi gossip mentre si ritoccava il maquillage, ma il mio cervello si rifiutava di prestare attenzione. Non perché non volessi dar ascolto alla mia migliore amica, ma perché ero tremendamente distratta da quello che era successo con Heeseung il giorno prima e dal desiderio incessante di rivederlo quella sera.

Ero andata a prenderla a casa sua per portarla ad una serata che si sarebbe tenuta in una discoteca nel centro di New York, ma quando ero arrivata doveva ancora finire di truccarsi, quindi avevo chiesto a Louis — il mio autista — la gentilezza di aspettarci. Quella era la prima volta, dopo un anno, che mi sarei "esibita" in una discoteca diversa da quella del The Space e mi sentivo un po' tesa. Ma la verità, come anticipavo, era che morivo dalla voglia di rivedere Heeseung.

Dopo che Blaze ci aveva lasciati da soli, aveva cantato di nuovo "Off My Face" di Justin Bieber e poi avevamo provato qualcos'altro, come "One Last Time" di Ariana Grande e "Moth to a Flame" di The Weeknd.
Era incredibile il potere che la sua voce magnetica aveva su di me. Era perfetta, non commetteva mai alcun errore nè in ambito tecnico nè in quello dell'intonazione. Sembrava un esperto, eppure mi aveva detto di non aver mai preso lezioni di musica in tutta la sua vita. Questo non faceva che convincermi ancora di più del fatto che la sua strada fosse sempre stata quella fin da quando i suoi occhi avevano pianto le prime lacrime non appena uscito dal corpo di sua madre. In altre parole, era nato per quello e quello soltanto.

«Tallie, mi stai ascoltando?»

Sbattei ripetutamente le palpebre e spostai lo sguardo su Stella, che mi guardava indispettita.
«Sì, io...» mi risistemai i capelli con una mano e poi sospirai «...no, in realtà no» confessai infine, siccome sapevo di non poter mentire alla mia migliore amica.

Accantonó momentaneamente la sua pochette e venne a sedersi accanto a me sul bordo del letto «Che succede? Racconta tutto alla zia Stella»

Sorrisi leggermente e iniziai a giocare nervosamente con i miei anelli. Quello era un vizio che proprio non sapevo come togliermi «Mi piace»

«Ohw, tesoro» mi guardò con occhi dolci e posó una mano sulle mie, ponendo fine alla tortura che da sola mi stavo infliggendo «Questo lo so già»

Non mi stai aiutando.

«Mi piace tanto» ripetei, guardandola intensamente negli occhi.

«È successo qualcosa?» mi guardó con aria sospetta, mettendomi in difficoltà «Tra voi intendo»
Effettivamente lei non sapeva nulla di quanto fosse accaduto tra noi durante quella settimana e non potevo assolutamente dirglielo, dovevo mantenere il segreto di Heeseung — almeno quello.

Peró decisi di dirle una mezza verità «Diciamo che ci siamo trovati spesso a parlare da vicino e...e in chat» aggiunsi, tanto per sembrare più credibile «E credo di aver iniziato a provare qualcosa»

«Penso che sareste molto compatibili. Ti ho sempre detto che sei un gran bell'esempio di ENFJ e lui, beh...non lo conosco come conosco te, ma l'ho osservato molto mentre tu eri in Spagna e mi ha più volte dato l'impressione di essere un INFP[*], anche se non ne sono ancora sicura al cento per cento»

" don't touch my diary „ - LHS. ENHYPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora