- Epilogo -

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— un anno dopo, Novembre 2024 —

Chantal's POV

«Sei stata bravissima anche oggi, Tallie. Noto che gli esercizi dell'EMDR funzionano ancora anche dopo tutti questi anni di pausa dalla terapia»

«È tutto merito tuo, Anne. Io faccio solo quello che mi dici»

La donna che aveva curato i miei traumi delle medie sorrise e annuì una sola volta, per poi chiudere la cartella con il mio nome «Bene. Oggi è un giorno importante per te ed il tuo fidanzato, giusto?»

«Sì. Non lo vedo da un mese per via dei concerti, ma finalmente oggi chiuderà il tour in bellezza proprio qui a New York, nell'arena dove poco più di un anno fa gli ho confessato il mio amore» spiegai con la voce che tremava.

«È una cosa molto bella. Ascolta Chantal, lo so che da quando mi hai ricontattata l'anno scorso abbiamo parlato quasi sempre del tuo trauma vissuto a Madrid e di quello subìto dal tuo ex, ma...lascia che ti chieda come vanno le cose tra voi due, tra te e il tuo ragazzo. Mi hai detto che lui si identifica nello spettro dell'asessualità, ma è importante per me sapere in che modo questi traumi condizionano una vostra eventuale vita sessuale di coppia»

Presi un respiro profondo e distolsi lo sguardo, sentendomi in imbarazzo a parlare di quelle cose ad alta voce, anche se lo stavo facendo con una persona con cui ero in confidenza «Stiamo insieme da un anno e...beh...per il momento...ci tocchiamo e basta. Vestiti»

«Tu vorresti di più?»

«Io vorrei non essere così traumatizzata»

«Ci stiamo lavorando, tesoro. E nell'ultimo anno hai fatto passi da gigante. E lui, invece? Lui cosa ne pensa del vostro...uhm...petting da vestiti

«Lui...a lui piace. Piace anche a me. Mi ripete sempre che per lui va bene seguire i miei ritmi, siccome il sesso è una cosa che non gli interessa»

«Però è disposto a farlo per te, o ricordo male?»

«Ricordi bene, ricordi bene. Ma non lo abbiamo ancora fatto»

«Tu lo vorresti fare?»

«Io...» mi fermai e provai a guardare al futuro «...io credo che sarebbe molto bello avere un figlio con lui. Più in là, naturalmente, ora siamo troppo giovani. E per averne uno beh, c'è bisogno di...quello. Ma vedi, Anne, sono così mentalmente collegata con lui, che non riesco a desiderare fisicamente una cosa che lui per sua natura non vuole»

«Credi che se stessi con un altro lo desidereresti?»

«Credo che se stessi con qualcuno che non è Heeseung non sarei felice»

Anne schiuse le labbra, come se stesse per dire qualcosa, ma il suo orologio a cucù cantò le sei in punto, segno che la seduta era terminata.

Entrambe ci alzammo in piedi e io mi fermai davanti a lei, che mi mise le mani sulle spalle e mi guardò dritto negli occhi «Ti conosco da quando avevi dieci anni, Tallie. Ora ne hai diciannove e tra qualche mese ne farai venti. Non avrei mai immaginato di vederti così felice per amore, non perché pensassi che una come te avesse poche opportunità, ma perché purtroppo viviamo in un mondo troppo finto per avere fortuna e trovare il vero amore. Ma a voi due è successo. E ora vai, ti starà aspettando. Sono sicura che anche a lui sei mancata tanto nell'ultimo mese»

" don't touch my diary „ - LHS. ENHYPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora