43. «Lo vuoi vedere?»

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Chantal's POV

Quella notte andai a dormire più serena di quella precedente, nonostante avessi parlato per più di un'ora di quelli che erano stati i miei demoni adolescenziali. La verità era che era stato tutto merito dell'abbraccio di Heeseung, di quel bacio sulla fronte e del modo in cui si era preso cura di me dopo quello che gli avevo fatto. Perché no, non mi ero dimenticata di dovergli delle spiegazioni sul perchè gli avessi letto il diario fin dall'inizio, ma quella conversazione doveva aspettare ancora un altro po'...

«Buongiorno raggio di sole, come stai oggi?» mi chiese Stephanie quando mi vide entrare in cucina.

Contrariamente al giorno prima, mi ero svegliata alle nove e avevo subito fatto la doccia; poi mi ero recata in cucina per fare colazione, affinchè fossi più presentabile rispetto al giorno precedente.

«Buongiorno Stephanie» ricambiai e per la prima volta le sorrisi senza avere l'impressione di starmi sforzando «Sto un po' meglio, grazie. Anche ieri sera la cena era squisita»

«Mhh, non è che lo dici solo perché l'hai mangiata in buona compagnia?» mi prese in giro facendomi l'occhiolino, al che io arrossii un po'. Beh, sicuramente la presenza di Heeseung aveva reso la cena più piacevole, ma le doti culinarie di sua madre non potevano essere messe in discussione.

«Latte e biscotti come ieri?» mi chiese poi.

«Ti ringrazio, ma non voglio dare fastidio, posso fare da so-»

«Ancora con questa storia?» sollevò entrambe le sopracciglia e mi puntò con il mestolo.

Sogghignai per quella scena comica e mi arresi «Va bene, va bene. Ma solo perché ho capito che ti piace molto quello che fai»

«Accomodati cara»

Dopo aver scambiato altre due parole con lei mentre consumavo la mia colazione, mi congedai e tornai nella camera dove mi ospitavano. Mi sedetti sul letto e decisi di chiamare mia madre. Non la sentivo da quasi due giorni e stavo iniziando ad avvertire il senso di colpa, specie dato che nè lei nè papà sapevano ancora cosa fosse successo.

«Tallie!» rispose al secondo squillo «Buongiorno tesoro, come mai non sei a scuola?»

Cazzo. Sei un'idiota. Sono le dieci del mattino!

«Ciao mamma...non mi sentivo molto bene stamattina e così sono rimasta a casa...del mio amico...ma ora sto un po' meglio, non ti preoccupare»

«Oh, capisco. Hai fatto bene allora. Il tuo amico è andato a scuola?»

«Sì, sì. A casa ora ci siamo solo io, i suoi genitori e suo fratello»

«Poi dovrai passarmi il contatto, ho intenzione di ringraziare queste persone per averti ospitata. Ma come mai sei da lui?»

Dio, mamma. Non rendermi le cose più difficili di quanto non siano già...
Ma non sbagliava a farmi tutte quelle domande. Dopotutto, era mia madre.

«Bho, mi ha invitata e ho detto di sì»

Ecco a voi un altro episodio di "Chantal e il suo talento innato nel non saper mentire"!

«Ah...vabbè» rispose con aria di sufficienza «E quando tornerai in hotel? Lo sai che sabato sera devi esibirti al The Space. Non lo hai dimenticato, vero?»

Certo che l'ho dimenticato.

«Noo, affatto! Non vedo l'ora»

«Bene, mi fa piacere sentirlo»

«Papà dov'è? Non me lo puoi passare?»

«Oh, vorrei tanto tesoro, ma sta ancora dormendo. La serata di Gala di ieri sera è terminata molto tardi e, lo sai com'è tuo padre, se non dorme almeno otto ore per notte non si riesce a svegliare. Io invece posso dormire anche quattro ore senza accusare il sonno o la stanchezza»

" don't touch my diary „ - LHS. ENHYPENDove le storie prendono vita. Scoprilo ora