Capitolo Trentanove - Sei Nel Mio Cuore

59 7 4
                                    

Versa una lacrima perché mi manchi
Sto ancora bene a sorridere
Ragazza, ti penso ogni giorno adesso
Era un periodo in cui non ero sicuro
Ma mi hai messo la mente a mio agio
Non c'è dubbio che sei nel mio cuore ora

Patience - Guns N' Roses


Palermo, 15 marzo 2017

Una volta arrivato a Palermo, sarei voluto andare subito da mia madre, ma mi ero limitato a una telefonata. Sentire la sua voce e quella di Angelica cariche di gioia mi aveva fatto abbandonare a un sorriso.

Avevo detto a entrambe che sarebbe passato un po' prima di vederci, che le avrei cercate io quando avrei potuto. Prima dovevo assolutamente sbrigare delle cose, rimediare ai miei sbagli.

Per quel motivo mi trovavo in quel luogo triste, che era rimasto esattamente come cinque anni prima.

La stanza del carcere dove mio padre incontrava me e Francesco.

Io e mio fratello ci eravamo scambiati un saluto freddo e non avevo mancato di notare che nel suo sguardo c'era un pizzico di timore.

Era chiaro che dopo aver sparato a Emily avevo guadagnato un certo rispetto anche ai suoi occhi. Tuttavia, non avrei mai abbassato la guardia. Francesco era un killer spietato, poteva tranquillamente fingere di eseguire i miei ordini e intanto escogitare un modo per farmi fuori.

Lui era accomodato sulla sedia, le dita tamburellavano sul tavolo. Io non mi ero neanche seduto, stavo appoggiato con la schiena al muro e pregavo che quella agonia finisse presto.

Mio padre apparve dietro la porta a grate, scortato come sempre da due guardie. Lo fecero entrare nella stanza e poi ci lasciarono soli.

E di nuovo mi ritrovai a combattere contro la nausea, mentre lui mi chiudeva in un abbraccio soffocante e mi dava due pacche sulle spalle.

Quando anche Francesco lo salutò, ci accomodammo tutti e tre. Giuseppe Mersiglia era davanti a noi. Lo scrutai e notai i segni del tempo, i capelli sempre più radi e argentati, le rughe pronunciate; non riusciva neanche più a nascondere la sofferenza che gli causava la detenzione. L'avvocato mi aveva detto che aveva problemi al cuore e aveva rischiato l'infarto già due volte.

Te la meriti tutta questa sofferenza.

Dovevo forse sentirmi in colpa per quei pensieri? Quell'uomo aveva causato solo dolore e adesso gli stava tornando indietro con gli interessi.

«Come stai?» chiese Francesco con un pizzico di apprensione.

Giuseppe Mersiglia non lo degnò di uno sguardo, fissava me come se mi stesse leggendo nella mente e non gli piacessero le mie riflessioni.

Così feci quello che dovevo: recitai. «L'avvocato ci ha detto che non sei stato bene negli ultimi mesi.»

«Michele esagera» sentenziò, facendo capire a entrambi che l'argomento era concluso, ma io sapevo che si stava compiacendo di quelle attenzioni. «Piuttosto, come stanno i miei figli?» proseguì senza darci il tempo di rispondere, perché a lui non importava niente di come stavamo. «Vi trovo bene, u carciri vi fici buanu, vi fortificò[1]

Ci limitammo ad annuire mentre riflettevo su quanto lo disprezzassi. Per lui era un onore che i suoi figli fossero ex detenuti.

Mi veniva da vomitare.

«Ora passiamo alle cose importanti: Michele mi ha detto che volevi parlarmi, Adriano.» Sempre lo stesso tono di disgusto, quando pronunciava quel nome che non aveva scelto lui. Solo che, quella volta, negli occhi neri da squalo c'era anche una luce di rispetto.

In quel mondo se sparavi a qualcuno, anche se quel qualcuno era una ragazza innocente, ottenevi qualunque cosa.

Solo che io volevo vendicarmi dei Mersiglia, volevo strapparmi quel nome di dosso e gettarlo via.

Per raggiungere quello scopo dovevo fargli credere che volessi scatenare la mia vendetta verso la SYS. Adesso che avevo ottenuto la fiducia di mio padre e in automatico quella di mio fratello, potevo veramente distruggerli dall'interno.

«La SYS la deve pagare.» E sentii bruciare la punta della lingua. «Quella ragazzina deve capire contro chi si è messa.»

Ogni parola mi corrodeva la gola. Parlare di Lara in quei termini, anche solo per fingere, mi creava disagio.

«La sorella è sparita dalla circolazione, non sappiamo dove l'hanno portata gli sbirri. Gli altri membri della società si sono sparsi per tutta Italia. Il tuo colpo è stato quasi perfetto» lo disse come per rassicurarmi. «Chiddi su duri a cripari[2]

«Non possiamo trovare Emily, ma possiamo occuparci di tutti gli altri» suggerì Francesco con un ghigno diabolico sul viso.

Mi sforzai di annuire. «Sì, è proprio quella la mia intenzione.»

«Cosa hai in mente?» L'orgoglio traspariva dall' espressione di mio padre.

«Francesco, Salvo e Antonio seguiranno Lara, capiranno chi le sta più vicino, si faranno vedere così da metterli tutti in allerta e farli tornare in città...» Lasciai la frase in sospeso, per fargli intuire le mie finte intenzioni. «Dovranno sentirsi perseguitati, con il nostro fiato sul collo. Nessuno dovrà vedermi in città, dovrò essere un fantasma. Fino a quando non colpiremo qualcuno che le è caro, la porteremo in trappola e finirò con lei il lavoro che non sono riuscito a compiere su sua sorella.»

Incrociai le braccia al petto e cercai di fermare il tremore delle mani causato da quelle parole. Sperai che la maschera gelida sul mio viso non fosse caduta.

Quando le labbra sottili di mio padre si incurvarono in un sorriso sinistro, capii che mi aveva creduto.

«Ottimo piano, figghiu miu[3].» Si voltò a guardare Francesco, in un comando muto.

Mio fratello si schiarì la gola. «Farò tutto quello che mi ordinerà Adriano, insieme i Mersiglia distruggeranno sti picciuttieddi[4]

Annuii e gli regalai, forse per la prima volta, un mezzo sorriso.

Avevo appena preso all'amo due grossi squali, adesso dovevo solo tirarli sulla mia barca.

[1] "Il carcere vi ha fatto bene, vi ha fortificato"

[2] "Quelli sono duri a crepare"

[3] "Figlio mio"

[4] "Ragazzini"

Spazio autrice ✨

Ciao readers del mio cuore ❤️

Ci stiamo avvicinando ai momenti del primo libro 🌚

Fatemi sapere cosa ne pensate del capitolo e se vi è piaciuto lasciate una stellina ✨

Ci vediamo martedì prossimo con SYS 2 😎

Vi ricordo che mi trovate su:

IG: lacasa_deilibri_ms
Tiktok: MartinaSchiavo18_autrice
Lacasa_deilibri_ms

SYS 2 - La società degli splendenti. il ritorno Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora