Capitolo 4

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Grayson

Dopo il discorso sesso che ha creato un'evidente delusione da parte di entrambi la serata si è ripresa e adesso scorre di nuovo piacevolmente, stiamo così bene insieme che alla fine sono quasi due ore che siamo qui al bar e abbiamo finito col cenare con due toast a testa e due birre bionde.

Maia mi ha raccontato di aver studiato danza classica per dieci anni e poi la passione per la fotografia ha preso il sopravvento su quella del ballo ed è riuscita a unire le due cose che di più ama, realizza servizi fotografici alle gare internazionali di ogni tipo di ballo, anche se ovviamente predilige su tutto il balletto classico.

"Così hai girato il mondo per lavoro, poche persone hanno questa fortuna, e quali sono i posti più belli che hai visitato?"

"Oddio questa domanda è davvero difficile lo sai?"

"Lo immagino ma un posto o più di uno ti avranno lasciato qualcosa di indelebile dentro di te?"

"Sicuramente l'Italia non c'è dubbio e non solo perché è la mia patria natia, ma per l'ottimo cibo che non ha eguali in nessun altro posto del mondo, e poi il vino sublime, i panorami mozzafiato, che tu sia al lago, in montagna o al mare, ci sono sempre posti meravigliosi da vedere, per non parlare dell'architettura pazzesca e del calore delle persone, nessuno è come gli Italiani" dice fiera vantandosi della cosa, e io le sorrido compiaciuto.

"Un altro posto che mi è rimasto nel cuore è di sicuro il Giappone, sono stata a Kyoto in primavera la stagione dei ciliegi in fiore, credimi Grayson è uno spettacolo che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, ne vale davvero la pena." L'entusiasmo dipinto sul suo volto mi fa capire quanto ami immensamente il suo lavoro, e come darle torto dato che l'ha portata a visitare posti incantevoli.

"Se ami così tanto viaggiare perché aprire un negozio?" Chiedo con grande curiosità.

"Sentivo l'esigenza di fermarmi e di stare con la mia famiglia, in questi anni ho viaggiato costantemente e mi sono persa molte cose importanti" racconta con un pizzico di rammarico nella voce.

"Certe volte si devono fare delle scelte e per questo motivo qualcosa va sacrificato."

"Già, purtroppo è sempre così."

"E dell'amore che mi dici? Avevi come i marinai un amore in ogni porto?"
Sgrana gli occhi un istante spiazzata dalla mia domanda per poi scoppiare a ridere scuotendo la testa.

"No direi proprio di no. Ho avuto qualche storia questo si, ma non un amore in ogni città in cui sono stata, sarebbe un po' troppo..." Afferma ridendo.

"Sai viaggiando tanto è difficile mantenere una relazione a distanza, c'ero però riuscita con il mio vecchio capo ma dopo un anno è finita anche con lui" mi spiega con una punta di delusione nella voce, e la capisco bene perché la fine di una storia è sempre un fallimento che lascia delle cicatrici.

"Quindi ora pensi solamente a divertirti come faccio io?" Le chiedo finendo di bere la mia birra.

"Diciamo che l'intenzione sarebbe stata quella ma per ora mi sono concentrata solo sul negozio" sottolinea scrutandomi con intensità, il suo sguardo è così ammaliante che mi fa contorcere lo stomaco.

"E tu cosa mi racconti di te?"

"Sono nato e cresciuto qui a San Francisco ho una sorella più piccola di quattro anni Alexis, con la quale ho un buon rapporto ma non ci vediamo molto spesso perché siamo presi da troppi impegni. I miei genitori se riesco li vedo ogni domenica per pranzo a casa loro" racconto con scioltezza e mentre parlo la vedo molto interessata e la cosa mi lusinga.

Un'ardente passione (Completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora