Capitolo 5

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"I'm sorry that I let you die, I'll never forgive myself "


<canzone per il capitolo: Human (Austin and Kurt Schneider cover)

link: https://www.youtube.com/watch?v=f98kIowZAUw>


Mi guarda con un'espressione strana, un misto tra il sorpreso e la rabbia, si alza lentamente in piedi, senza staccare gli occhi dai miei.

-Ti avevo detto molto chiaramente di starmi lontana.-

-Che cosa? Come facevo a sapere che avresti preso il mio stesso volo? Certo che sei proprio simpatico- ironizzo.

-Se non mi fossi venuta addosso avresti visto i miei biglietti, dello stesso colore dei tuoi.-

-Ah e quindi ora sarebbe colpa mia?- non riesco più a sopportarlo, si fa sempre più irritante man mano che il tempo passa.

Sembra ancora più sorpreso dalla mia reazione, non si aspettava che esplodessi così, ma cos'altro avrei potuto fare? Eravamo su un'isola perduta, disabitata da quel poco che avevo visto, i cellulari rotti, le valigie sotto le macerie o in mezzo al mare, circondati solo da morte e devastazione.
Si avvicina lentamente, coprendo con il suo corpo la bambina riversa a terra.

-É...viva?- oso domandare, malgrado fossi già a conoscenza della risposta.

Lui mi guarda intensamente e in quello sguardo riesco a vedere un giovane ragazzo distrutto e spaventato.
Non c'é bisogno che lo dica, lo vedo dipinto sulla sua faccia.

-Oh mio dio!- corro verso la bambina, il ragazzo cerca di agguantarmi la mano ma non ci riesce. Con un mezzo giro su me stessa ignoro il secondo braccio che é in procinto di afferrare la mia vita.

Mi inginocchio verso la piccola, le lacrime che già premono sugli occhi mentre mi accorgo che ha la bocca spalancata in un urlo, gli occhi sgranati ed é sporca di sangue, sangue che le imbratta i capelli, sangue sui vestiti, sangue per terra, sangue sulla mie mani quando abbasso lo sguardo su di esse.
Sangue, sangue, sangue....
Un conato di vomito mi percuote, sento il ragazzo che bruscamente mi sposta via da lì, la voce preoccupata di Ty mi perfora le orecchie.

-Ehi! Che stai facendo? Lasciala stare!-

Mi sento strana, percepisco le cose che stanno succedendo intorno a me come se fossero dietro una parete invisibile, che rende tutto confuso e ovattato, una sensazione strana invade la mia pelle, dapprima fastidiosamente calda e poi di un gelo infernale.

-Guardami.- il giovane mi prende il mento tra le mani, costringendomi a fissarlo -Rispondi a questa domanda: ti sei accorta che perdi sangue dalla ferita sulla testa?-

Confusa sposto le mani sulla fronte, imbrattandomele subito di liquido scarlatto.

"Prima non stavo piangendo, era sangue" constato.

-Okay no...- ancora lui che mi parla -ora ti aiuto a sederti, ok?-

-Jessie? Stai bene?- mi domanda preoccupato Tyler.

É il ragazzo a rispondere al posto mio -É sotto shock, probabilmente ha una commozione celebrale.- inizia a tastarmi la testa dolorante e controllare il battito sul polso e sulla gola.

"Commozione celebrale?"

-E tu che ne sai?- ancora Ty

-Forse perché ho studiato dottorato, intelligente- replica sarcastico l'altro.

Ho la testa pesante, mi cade sul petto. Il ragazzo la prende e se la posa sulla spalla.

-No, no, ehi no, cerca di rimanere sveglia.-

Empathy ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora