Capitolo 9

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"Dobbiamo essere forti su quest'isola"

"Credo che dietro quella corazza di arroganza che ergi attorno a te ci sia un cuore ferito e un animo sensibile, bisogna solo trovare la chiave giusta per aprirlo."


<Canzone per il capitolo: Even When It Hurts (Praise Song)

link:  https://www.youtube.com/watch?v=hrSJwO5dJXg>


La vedo, sta ammucchiando i detriti dell'aereo in un grande mucchio lontano da riva.

Non sembra arrabbiata, solo ferita, tutto sta andando proprio secondo i miei piani: devo allontanarla da me, anche se mi sento molto in colpa per averla assalita in quel modo.

Ha ancora il vestito sporco di sangue e terra, i capelli anchee.

Mi avvicino a lei.

-Ho visto dei vestiti sulla spiaggia, se vuoi...-

Sobbalza, non si era accorta che mi ero avvicinato a lei.

-Ora vado a cercarli.- dice secca.

Si dirige verso di essi ma la blocco per il braccio, guarda sorpresa la mia mano che la stringe, mollo la presa.

-Che vuoi?- mi domanda un po' scocciata.

-Ho già preso i vestiti.- le porgo una canotta e un paio di pantaloni lunghi che tramite una cerniera si possono accorciare presi dal mucchio sulla spiaggia.

Li prende con cautela.

-Grazie- le sue parole sono un po' tremanti.

Sento la colpa assalirmi di nuovo, provo pietà per quella creatura così innocente e bella quale era, ostino le parole a non uscire dalle mie labbra, mi mordo il labbro superiore e la osservo mentre si dirige dietro uno scoglio.

-Non avresti dovuto trattarla così, é già abbastanza dura per lei.- sento Ty prendere posto dietro di me.

-Non mi interessa, dobbiamo essere forti su quest'isola.- gli rispondo freddo, guardandolo severo.

-Posso sapere qual é il tuo problema?-

La sua domanda mi sorprende molto, ora sembra proprio fuori di sé.

-Nulla, principino, nulla-

Sospira affranto -Credo che dietro quella corazza di arroganza che ergi attorno a te ci sia un cuore ferito e un animo sensibile, bisogna solo trovare la chiave giusta per aprirlo.-

-Può darsi.-

Cerco di non badare alle sue parole, anche se dicono la pura e semplice verità, ma ora non voglio pensarci, non voglio lasciare i ricordi assalirmi, soffrirei troppo.

Jessica esce da dietro lo scoglio, i nuovi vestiti le calzano alla perfezione.

-Cerchiamo di fare ordine.- dice -Ammucchiamo tutto ciò che ci serve, cerchiamo dappertutto.-

-E che ne facciamo del leone?-domanda Ty.

Scrollo le spalle -I felini hanno paura del fuoco, principino.-


Jessica ha deciso di pulire la spiaggia e Ty la sta aiutando, io invece ho preferito tuffarmi in mare, controllerò i fondali e cercherò oggetti dispersi in mare, sarà un'impresa ardua ma le sfide mi sono sempre piaciute.

Mi tolgo la maglia nera e mi immergo direttamente in mare, lascio che l'acqua mi avvolga e cerco di tenere gli occhi aperti mentre scendo in profondità, ignorando il pizzicore del sale.

Cerco di sforzare gli occhi mentre tutto intorno a me distinguo solo un bianco accecante, ma ben presto lo sguardo si abitua.

Noto un oggetto luccicante sul fondo sabbioso, nuoto contro la corrente e lo raggiungo, lo stringo nel pugno e riaffioro in superficie. É una collana d'oro, per ciondolo ha un bel diamante bianco, circondato da un cerchio anch'esso d'oro, impreziosito con dei rubini incastonati su di esso, deve valere una fortuna.
Lo infilo in tasca e continuo la mia immersione.

Dopo circa due ore sono di nuovo in spiaggia, ho trovato in mare due valigie integre, un paio di scatolette di cibo, qualche bottiglia d'acqua intatta e un bastone lungo di ferro.

Ty sta costruendo un rifugio, o almeno sta cercando di costruirlo.

Jessica invece sta scrivendo SOS a grandi lettere munendosi di sassi grandi e piccoli, bastoni , foglie affrancate e diversi altri oggetti.

Ignoro Jessica e mi dirigo verso Ty, ha usato un tronco d'albero come sostegno e sta ammucchiando foglie a casaccio sopra di esso.

-Ma che cosa credi di fare?- gli chiedo.

-Costruisco un rifugio contro le intemperie...-

-Così crollerà subito principe azzurro, e poi come farai a proteggere la tua amata?-

-La mia che?- sembra confuso.

-Per renderlo stabile devi innanzitutto piantare a terra dei paletti, devono essere ben stabili, così, visto?- prendo un grosso paletto di legno e lo pianto nel terreno, saggio la sua stabilità con la mano -il paletto più stabile deve stare al centro- 

Uso il pezzo di ferro che ho trovato e lo pongo al centro degli altri paletti -Poi bisogna ricoprire il tetto con altri rami più leggeri, fissandoli con pezzi di corde o cordoncini.-

-E dove troviamo una corda?-

-Naturalmente a riva.- gli rispondo, a volte quel ragazzo mi sembra così stupido...

-Io non vedo nulla-mi avvisa confuso, una volta che si trova vicino al bagnasciuga.
Lascio cadere il rametto che tengo in mano, alzando gli occhi al cielo -Ma certo che sei proprio intelligente, principe azzurro! Che cosa credi di trovare? Una corda da pesca?- mi dirigo verso di lui -Non so se te ne rendi conto ma siamo su un'isola deserta...-

-Per tua informazione mi chiamo Tyler, non principino, T-Y-L-E-R!-

-Per me sarai sempre principino- sorrido divertito, era da tempo che non sorridevo così spontaneamente.

Devo aver contagiato anche Ty perché sorride anche lui, anche se sembra un ebete.
Prendo il coltellino che ho in tasca e inizio ad incidere un pezzo di stoffa, finché di essa non rimangono che piccoli fili colorati.

-Ecco le nostre cordicelle.-

Affranchiamo i diversi rami tra di loro, forse ho sbagliato impressione su Tyler, sembra un bravo ragazzo, mi sto abituando all'idea di averlo come amico, non che avessi molta altra scelta, insomma eravamo gli unici maschi su questo dannato pezzo di terra...

Jessica ci raggiunge.

-Hai finito di invocare aiuto invano?- le domando.

-Sì, ho finito.- mi risponde secca, sostenendo il mio sguardo con sfida.

Per la notte abbiamo finito di costruire la nostra piccola capanna, e devo dire che é venuta proprio bene, con il tetto ricoperto di foglie verdi, che ad ogni soffiata di vento traballano pericolosamente e da un momento all'altro mi aspetto che cadano, ma questi sono solo dettagli...Ma non potevo far di meglio quando ho due assistenti imbranati e incapaci come loro che mi assillano di domande inutili e fanno cadere qualsiasi cosa dò loro in mano...

Sto per entrare nella capanna stabile, sottolineo: stabile, quando sento un familiare ruggito provenire da poco distante e un urlo, questa volta nuovo, che lo segue a ruota.

"Ma che...?"

Sono già in piedi e brandisco il bastone che con tanta cura ho trasformato in una lancia appuntita.
Ty e Jessica mi raggiungono con dei bastoni infuocati e tutti ci prepariamo all'attacco.


<votate e commentate! Ripeto che sono disponibile per le pubblicità ma che non dovete scrivere spam nei commenti.

link efp:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3523617&i=1>

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