Le rivolgo uno sguardo dispiaciuto ma allo stesso tempo dispersto, le labbra tremanti e le dita delle mani che stritolano nervosamente l'orlo della maglia umida.
É Ty a prendere parola per me, si china verso di lei, gli occhi ancora umidi per le lacrime.
-Hai la febbre alta. Molto alta, Jess.-
Lei trema, le labbra di una colorazione sul bluastro e la pelle molto pallida, tolgo la maglia che indosso facendola passare da sopra la testa. Premo il mio petto contro il suo piccolo corpo cosicché il calore corporeo riesca a scaldarla.
Sospira piano a contatto con il mio petto caldo, socchiude gli occhi.
-Guarirò, non é vero?-
Tacio, stringendola ancora di più verso di me e cercando di nascondere una lacrima.
Non piango spesso, l'ultima volta é stato quando mia madre é morta di cancro, da allora non mi sono più affezionato a nessuno. Ho eretto barriere tutto attono a me, per paura di provare di nuovo quel dolore enorme.
Ma lei, con un solo sguardo, ha buttato a terra tutte quelle barriere di sicurezza ed é entrata prepotentemente nel mio cuore.
Ed ora sto piangendo per lei, sto soffrendo per paura di perderla, perché ora come non mai mi sono accorto che la amo con tutto me stesso e non posso fare a meno di lei.
É proprio vero che ti accorgi quanto una persona o qualsiasi cosa tu possieda vale solo quando sei sul punto di perderla.
-Sei forte, ce la farai.- rispondo, la voce roca leggermente incrinata.
Devo essere forte per lei, deve sapere che ce la farà. Deve farcela.
Ty rivolge lo sguardo altrove, cercando di non far trasparire le lacrime che gli tanno offuscando gli occhi.
-Dormi Jess.- mormoro, la bocca tra i suoi capelli.
Lei annuisce, rivolgendosi poi a Ty.
-Mi dispiace.-
-Che cosa? Non ti devi scusare Jessy, ora cerca di riposare.- Ty si china verso di lei e le stampa un bacio sulla fronte, lei sospira piano.
Aspettiamo pazientemente che il suo respiro diventi regolare, anche se il suo petto si alza e si abbassa irregolarmente.
-Vieni, dammi una mano.- Jess, la creatura d'angelo al mio fianco, non trema più di freddo, così decido, anche se a malincuore, di alzarmi dal giaciglio.
Abbiamo altri doveri da sbrigare e io voglio andarmene il più presto possibile da questa maledetta isola.
-Che intendi fare?- mi chiede Ty, socchiudendo gli occhi con fare sospettoso.
-Continuare a costruire la barca, ha smesso di piovere.-
Rimane fermo per un istante, gli occhi azzurri che vagano dal corpo di Jess a quello di Selena.
-Resta pure con loro.- sorrido sincero, gli angoli della bocca che si tendono.
-Ne sei sicuro?- mi lancia uno sguardo riconoscente.
-Certo.-
L'aria é fredda e porta ancora un fastidioso odore di umido che si propaga per le mie narici, la salsedine mi investe in pieno, un vento gelido si insinua sotto il tessuto leggero della maglia che indosso.
I gabbiani stridono in lontananza, le onde si infrangono prepotenti sugli scogli.
Rimango qualche istante interdetto ad osservare il mare, la forza con qui si abbatte contro ogni cosa e il suo colore plumbeo che rispecchia il colore dei miei occhi sfiniti e preoccupati.
Una lacrima scende lentamente lungo le mie guance, ma poco prima che essa riesca a raggiungere le mie labbra, viene prosciugata da quel vento insidioso.
Mi metto al lavoro e continuo ciò che avevo lasciato abbandonato sulla spiaggia che ora pare così inospitale e pericolosa.
Sento due passi alle mie spalle, così leggeri che paiono perdersi in confronto ai rumori della natura.
Il cuore mi ribomba forte nel petto, sento i suoi battiti, mi volto verso la figura.
-Ehi.- Katherine liscia imbarazzata gli abiti stropicciati che indossa, passandosi una mano tra gli spettinati capelli corvini.
Rilascio quel respiro che non mi sono reso conto di trattenere, credevo fosse Jess.
Abbasso gli occhi, un'ombra scura passa sul mio volto.
-Ehi.-
Katherine sembra accorgersene, poso il sasso che ho in mano in sostituzione di un martello e aspetto che lei apra bocca.
-Mi dispiace per Jessica.- abbassa lo sguardo mentre mi alzo in piedi, troneggiando su di lei.
Annuisco con un cenno del capo.
-No, sul serio, mi dispiace tantissimo.- afferra il mio braccio e stupito la lascio fare -Mi sono comportata da stronza con lei, non se lo meritava. Mi dispiace davvero tanto, ci troviamo insieme su quest'isola e insieme ce ne andremo, é una promessa. Dobbiamo essere forti, Harry.-
Sento le sue mani circondare caldamente il mio corpo in un piccolo, breve ma rassicurante abbraccio, sospiro trattenendo le lacrime, da lei davvero non me lo aspettavo.
-Grazie.- le dico riconoscente.
Lei alza le spalle -E di che? Hai fatto così tanto per noi, Harry ed io ora cerco di recuperare. Vado da Jessica, do il cambio a Ty, così ti può aiutare-
Osservo la sua figura tornare verso il rifugio, le sue parole impresse a fuoco nella mia mente.
Hai fatto così tanto per noi, Harry
Mi mordo il labbro, ricordando a me stesso la ragione per cui anche loro si trovano con me su quest'isola, la stessa ragione che mi ha portato inutilmente a far allontanare Jessica.
Torno al lavoro e dopo pochi minuti mi raggiunge anche Dav, in silenzio come se nulla fosse, lavora al mio fianco e segue ogni mio movimento, la testa bassa.
Credo che anche lui si sia reso conto di aver sbagliato, anche se non lo vuole ammettere.
Ty e Selena ci danno man forte poco dopo, mentre Kath mantiene la sua promessa e resta accanto a Jessica per tutto il tempo.
Pian piano arriva sera ed é troppo scuro per poter lavorare, ritorniamo tutti al rifugio ed osservo sorridendo la mano di Ty intrecciata con quella di Selena.
-Come sta?- domando a Kath, una volta dentro.
-Non si é svegliata ma ora sembra dormire regolarmente, le ho messo qualche panno umido sulla fronte e credo che la febbre si sia abbassata di un poco.-
-Grazie, ora ci penso io.-
Mi sdraio accanto a lei e la osservo dormire, pregando per la sua guarigione.
-Che cosa mi hai fatto?- mormoro, una volta che tutti si sono addormentati, mentre ripenso alla sua innocenza e a come non riesce a rendersi conto di quello che lei provoca in me.
É come una tempesta, una tempesta di emozioni che si scatena prepotente e selvaggiamente nel mio cuore al solo guardarla.
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Empathy ||Harry Styles||
FanfictionL'amore é fragile come un fiore e profondo come il mare: basta una sola parola, una soffiata di vento forte, per fargli cadere tutti i petali e lentamente farlo appassire; eppure basta un solo tocco per scatenare un'intensa ed imprevedibile tempesta...