Quando riesco a riaprire gli occhi sento il petto marmoreo di Harry premuto contro il mio corpo.
Riesco a percepire ogni suo muscolo tendersi mentre procede camminando, il suo respiro mi solletica i capelli e le sue grandi mani accarezzano il mio volto facendomi sentire protetta tra le sue braccia forti.
Osservo in silenzio e debolmente il suo volto magnifico, il disegno perfetto dei lineamenti, l'armonia delle curve delle sue labbra e la leggera sporgenza dei suoi zigomi.
Mai come ora mi rendo conto che lui é semplicemente magnifico e non capisco come uno come lui possa stare assieme ad una ragazza semplice come me.
I suoi occhi verdi paiono in un qualche misterioso modo tormentati ma lo conosco abbastanza bene da sapere che dietro a quel l'apparenza di ghiaccio si nasconde un cuore capace di amare.
-Sta tranquilla, andrà tutto bene.- dice, una volta che si é accorto che sono sveglia.
Annuisco per poi ricadere in un'altra sorta di incoscienza accompagnata dal battere sempre più debole della pioggia sulle foglie degli alberi e dallo scosciare delle onde sugli scogli.
-Mi dispiace, non dovresti essere qui.- lo sento ancora dire, le labbra premute contro la mia fronte e quella che sembra una lacrima bagnare la mia tempia.
-É tutta colpa mia Jess, spero che capirai e mi perdonerai.-
Sono le ultime parole che sento e che probabilmente non avrei dovuto udire, non ho il tempo di riflettere sul significato nascosto di quelle parole che perdo di nuovo coscienza.
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Sento delle voci sussurrare, qualcosa di freddo sulla fronte e un corpo caldo sdraiato vicino a me.
-Selena ha un po' di tosse ma si riprenderà presto.- la voce di Harry, calda e roca mi inonda il cuore di felicità.
É qui accanto a me.
Non mi ha lasciata.
-E tu, tu come stai?- la voce di un'ottava più acuta appartiene a Tyler, sento un sospiro vicino al mio orecchio e un fiato caldo accarezzarmi il lobo.
-Io? Sto bene.- ancora Harry, la voce un po' secca, carica di risentimento.
-Ha piovuto tutta la notte e il rifugio non ha tenuto, non é colpa tua Harry.-
-Lo sai benissimo che lo é.- Harry si muove contro il mio corpo, riconosco le sue braccia che stringono la mia vita e il modo in cui le sue dita gentili che mi accarezzano i capelli.
É incredibile quanta dolcezza e delicatezza può esserci un gesto così semplice.
Trovo un pretesto per muovermi , ma ogni mio tentativo é vano: i miei arti sembrano pesare come un mattoni e non reagiscono ai miei comandi.
Dopo vari tentativi riesco a socchiudere gli occhi e scrutare ciò che mi circonda.
Come pensavo, Harry é sdraiato accanto a me e Tyler siede poco distante, le gambe accavallate, rivolge lo sguardo addolorato verso Selena che dorme profondamente accanto ai corpi adagiati di Davide e Katherine.
Nessuno si accorge che sono sveglia, ognuno é perso nei propri pensieri.
Provo a parlare ma ciò che esce dalle mie labbra é un sorta di gracchiare sconnesso.
-Jess? Shhh, non parlare, va tutto bene.-
Harry ha gli occhi lucidi e qualche rimasuglio di lacrima sulle guance ancora sporche di terra, si affretta ad asciugarsele e mi sorprendo nel vederlo piangere per la seconda volta in...quanto? Un giorno?
-Per fortuna sei sveglia, credevo...-
La voce gli si spezza, tira sù con il naso, volta la testa.
-Oh, Jessy.- Tyler entra improvvisamente nel mio campo visivo, spezzando quel l'attimo di fragilità.
Harry si fa da parte e Ty mi stringe tra le sue braccia; io mi sento talmente inutile, incapace di muovermi e di parlare, a malapena consapevole di ciò che accade.
-Come ti senti?- continua a domandare.
Volgo lo sguardo verso Harry che se ne sta in disparte, lo sguardo perso altrove e le spalle curve, come se reggesse su di esse un peso così enorme da laceragli l'anima.
-Meglio, grazie.- tolgo il panno umido che qualcuno di loro ha posato sulla mia fronte mentre ero svenuta.
Essa pulsa dolorosamente, ma cerco di ignorarla.
Un attacco di tosse mi costringe a piegarmi in due, per poi ricadere pesantemente sul giaciglio.
-Dovresti stare ferma, hai una brutta tosse e la febbre alta.- mi avvisa Harry, avvicinando si un poco ma mantenendo sempre quello sguardo distante.
La testa mi duole, d'un tratto ho molto caldo, poi quello dopo molto freddo, tremo violentemente e cerco di stringere le braccia al petto per darmi un po' di calore.
Gli occhi di Harry e di Ty diventano lucidi, Tyler volta lo sguardo altrove mentre una lacrima gli scorre sul viso.
-Che mi sta succedendo, Harry?-
Lo sguardo che mi rivolge mi fa incrinare il cuore, solo ora noto le grosse borse scure che ha sotto gli occhi, la pelle del viso pallida e le guance infossate.
Scuote la testa e mi preme l'indice sulle labbra.
-Shh, Jess, cerca di riposare.-
Odio la mia debolezza e la voce poco udibile, vorrei allungare un braccio e cercare di rincuorarlo, togliere quella preoccupazione che crea ombre nei suoi occhi verde smeraldo.
-Che cosa mi succede Harry? Rispondimi.-
Mi scuso per il capitolo molto breve ma trovavo la necessità di pubblicare e di non farvi aspettare ulteriormente.
Grazie per seguire la mia storia e per avere così pazienza con i miei ritardi.
Anyway, come vi é sembrato il capitolo?
Trovo il comporta,entro di Harry semplicemente adorabile, come quello di Ty, personaggi che ho amato sin dall'inizio in cui ho scritto su di loro:)
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Empathy ||Harry Styles||
أدب الهواةL'amore é fragile come un fiore e profondo come il mare: basta una sola parola, una soffiata di vento forte, per fargli cadere tutti i petali e lentamente farlo appassire; eppure basta un solo tocco per scatenare un'intensa ed imprevedibile tempesta...