L'acqua gelida mi fa rabbrividire, entra a forza nei polmoni, la corrente mi spinge a fondo, lotto contro di essa per raggiungere la superficie, ma la luce lunare si allontana sempre di più e le tenebre piano piano mi avvolgono con le spire.
Per un attimo sono nel panico: non riesco a vedere nulla se non le alghe scure muoversi seguendo la corrente sul fondo marittimo, a volte sembrano allungarsi e tentare di afferrarmi i piedi, come se volessero farmi affogare.
Non mi sono ancora ripresa dallo scontro con lo squalo ed ora mi ritrovo nel suo territorio, troppo terrificata anche solo per muovermi. Da un momento all'altro mi aspetto le sue pinne viscide aggirarsi attorno al mio corpo indifeso, i suoi occhi guardarmi famelici.
L'istinto di sopravvivenza prende il sopravvento rispetto alla paura, agito le braccia e guadagno la vista luna, mai come ora la luce dei suoi raggi argentei mi reca conforto. Essi filtrano riflettenti tra le scure acque marittime, unica fonte di luce in quel mondo gelido e buio.
La corrente forte fa urtare il mio corpo magro contro quelli che identifico come scogli, più volte. Ogni volta il dolore si somma ai colpi precedenti, ogni volta cerco di aggrapparmi ad essi e trovare così un modo per raggiungere la superficie, ma corrente è troppo forte.
I polmoni sono in procinto di scoppiarmi mentre guardo la superficie oramai lontana più che mai, mi ritrovo a pensare a Ty e a come mi è stato accanto in tutti i momenti difficili della mia vita, alle sue braccia confortanti; qualche pensiero è anche naturalmente rivolto alla mia famiglia, che tuttavia ho un poco dimenticato in questi giorni, sopraffatta dallo svolgere degli avvenimenti e dai litigi continui con Harry.
Harry.
Nessuno mai mi aveva fatta sentire così male eppure in una certo senso così tremendamente ma dolcemente vulnerabile, il modo in cui i suoi occhi smeraldo mi fissano quando pensano che io sia troppo occupata per accorgermene, mi reca piacevoli fitte al petto, allontanando di nuovo il pensiero dei mei genitori.
Mi soffermo sulle sue braccia forti che durante l'attacco dello squalo mi avevano salvato la vita, sulla sua pelle tonica e sul suo petto muscoloso che mi avevano stretto a sé dolcemente mentre ballavamo contro la mia volontà, ma devo ammettere mi era piaciuto il modo in cui i nostri corpi seguivano una stessa melodia invisibile, muovendosi in armonia.
Poi di nuovo il pensiero della mia famiglia copre ogni pensiero, seguito da un senso di colpa per non aver pensato a loro come avrei dovuto: che staranno facendo loro ora? Avranno saputo dell'incidente? Mi staranno cercando?
Mi ritrovo a lottare per loro, a cercare di raggiungere la superficie per non vederli soffrire riguardo alla mia morte.
Alcune bracciate e gambate forti, altri urti violenti, stringo il labbro per non urlare e lasciar uscire il poco ossigeno che mi resta, e mi ritrovo finalmente all'aria aperta.
Ho la vista appannata dalle lacrime e la gola secca ma sono viva.
Vedo una sagoma o forse due notare veloci verso di me, ho la vista troppo appannata per vedere chi realmente sono ma il terrore mi avvolge nelle sue spire, nuoto veloce verso un punto indefinito in tutta quell'oscurità.
Due paia di braccia mi afferrano e altrettanti paia di occhi mi osservano preoccupati, riconosco gli occhi azzurri e apprensivi di Ty e quelli color smeraldo di Harry.
-Oddio! Per fortuna stai bene!-
Ty mi stringe in un caloroso abbraccio, spero che l'oscurità della notte celi il mio sguardo arrossato e le lacrime sulle mie guance.
-Sei ferita?- domanda Harry con gli occhi socchiusi, osservandomi attentamente.
Scuoto il capo, ho paura che la voce mi tradisca.
Raggiungo insieme a loro la riva, Ty si preoccupa subito di andare a prendere un paio di vestiti caldi e puliti, mentre Dave corre giù dagli scogli dove mi aveva lanciata in acqua
-Sanguini.- Harry fa scorrere lo sguardo investigatore lungo il mi corpo, approfittando di quel momento di solitudine con me, impreca sotto voce -Davide.- scuote il capo, arrabbiato e sono costretta a correre incontro al ragazzo prima che Harry prenda decisioni avventate.
-Mi dispiace! Io non sapevo dello squalo! Sel mi ha raccontato tutto.- mi avvolge in un caldo abbraccio.
-Ed eccoti tornata! Dio, vi preoccupate per niente voi! Non vedete che sta bene!- ci interrompe Katherine, passandosi una mano tra i capelli castani.
La ignoro, ci voleva anche lei...
-Sta zitta Kath.- interviene cupo Harry.
-Va tutto bene, non preoccuparti Dav, prima o poi dovevo entrare in acqua, no?- sdrammatizzo un po' tanto ma voglio solo cacciare via l'ombra di preoccupazione nei suoi occhi.
Harry impreca, quando mi volto stupita verso di lui vedo che ha i pugni talmente serrati da avere le nocche bianche.
-Jessica!- urla esasperato -Ti é andato in fumo il cervello, forse?-
-Non sapeva dello squalo Harry! Stava solo cercando di farmi divertire!-
Ha gli occhi fuori dalle orbite dalla rabbia e sposta furioso il peso da un piede all'altro per calmarsi.
Selena e Tyler intervengono prima che le cose peggiorano, lui prende il ragazzo infuriato per la maglietta e lo trascina via da noi, mentre lei mi rivolge uno sguardo sconsolato.
-Non riusciremo mai a sopravvivere se continuiamo a litigare.-
Scuoto il capo -Mi farà impazzire, devo andare a parlargli perché così non va bene.- faccio per allontanarmi ma lei mi ferma per un braccio.
-Lasciagli sbollire la rabbia, poi si scuserà.-
-Harry che chiede scusa?- scoppio in una risata amara alle mie stesse parole seguita da Davide e da Katherine -No, lui non lo farebbe mai.-
....................................................................................................................................
Siamo tutti e quattro seduti attorno al fuoco, Harry e Ty non sono ancora tornati.
Kath dorme pacificamente sdraiata su un fianco accanto al corpo ormai nel mondo dei sogni di Davide.
-Voglio tornare a casa, mi mancano troppo i mei genitori, non ce la faccio più.- il dolore mi stringe il cuore nella sua morsa.
-Quanti giorni sono passati?-
-Ho perso il conto, forse poco più di una settimana e mezza, forse due.- sospiro forte, stringendomi le ginocchia al petto -Forse un mese. Credi ci staranno cercando?-
-Non lo so, spero.- anche lo sguardo di Selena è stanco e addolorato.
-Dobbiamo andarcene via da qui, non voglio passare un giorno in più su questa maledetta isola.- riprendo.
-Credimi, lo voglio anche io ma come facciamo?-
-Se mettiamo insieme tutte le nostre forza e costruiamo una barca forse ce la faremo.- non voglio pensare alle possibili tempeste in mare o allo squalo in agguato.
Ed ecco che a poco a poco grosse gocce di pioggia cadono dal cielo. Svegliamo i dormiglioni e ci trasferiamo al riparo dentro il rifugio.
Non passa molto che mi si chiudono le palpebre e sprofondo in un sonno profondo, ignara di quello che sta avvenendo tra Harry e Ty.
STAI LEGGENDO
Empathy ||Harry Styles||
FanfictionL'amore é fragile come un fiore e profondo come il mare: basta una sola parola, una soffiata di vento forte, per fargli cadere tutti i petali e lentamente farlo appassire; eppure basta un solo tocco per scatenare un'intensa ed imprevedibile tempesta...