<canzone per il capitolo: Come home (One Republic feat Sara Bareilles)
link: https://www.youtube.com/watch?v=69czQMuwwp4>
frase capitolo (tratta dalla canzone):
I get lost in the beauty, well hopefully the hate subsides and the love can begin; it might start now. Well maybe I'm just dreaming out loud>
Sento un forte sentore di pesce alla griglia e poi l'odore penetrante del fumo, lo sfrigolare del pesce.
Apro gli occhi un po' intontita.
-Ben svegliata bella addormentata- riconosco la voce del ragazzo con gli occhi verdi, mi guarda incuriosito.
-Per quanto tempo sono rimasta così?- domando, gemendo piano mentre passo una mano sulla fronte leggermente sudata.
-Intendi svenuta tra le mie braccia? Beh, allora diciamo...per circa due ore.- non ha perso il suo tono beffardo e questo mi irrita ancora di più.
Cerco di alzarmi puntando sui gomiti.
-Non muoverti, resta giù.- mi ordina.
-Chi sei tu per dirmi cosa fare?- questo ragazzo mi ha veramente scocciato.
-Piacere anche a te, sono Harry.-
-Io...-
-Jessica, sì, lo so.-
Ignorandolo mi siedo, anche se devo ammettere con molta fatica.
-Che cosa stavi facendo con quella bambina nel bosco?-
-Fai troppe domande principessa, si dà il caso che anche io mi sia trovato su quest'isola, solamente che mi sono risvegliato sotto un albero mentre tu ti godevi la spiaggia.-
-Ehi!-
-Smettetela di litigare voi due!- interviene Ty, non l'avevo notato prima, si sta dirigendo verso di noi -Siamo gli unici sopravvissuti su quest'isola e non sopravviveremo mai se non andiamo d'accordo! Vedete di farvene una ragione.-
-Certo principe azzurro.- un sorriso scherno apparve sul volto di Harry.
-Devi dare un soprannome ad ogni persona che ha il coraggio di rivolgerti la parola?-
Ty mi lancia un'occhiata di rimprovero, lo ignoro.
-Può darsi.-sorride di nuovo, accompagnando quel sorriso mozzafiato con un'alzata di spalle. Si appoggia ad un tronco di un albero, posto dietro di lui e si mette a fissare il fuoco, d'un tratto assorto nei suoi pensieri.
Mi volto verso Ty che sta depositando a terra un mucchio di bastoni, attizzando il fuoco.
-Ecco, tieni.- mi porge un po' di pesce e qualche frutto che assaporo con gusto.
Porge poi un po' di cibo a Harry che però rifiuta, addentando la banana che ha tra le mani.-Non hai fame?- gli domanda.
-Sì, ma il cibo appesantisce e visto che qualcuno (io) deve fare la guardia stanotte é meglio che io resti sveglio, senza cibo nello stomaco che mi fa sprofondare verso il sonno.-
-Se vuoi il primo turno lo posso fare io- si offre Ty.
-Saresti capace di sparare ad un animale selvaggio?- Harry alza strafottente un sopracciglio.
Lo fa con una facilità tale da portarmi ad invidiarlo, ho sempre voluto farlo ma non ci sono mai riuscita.
Ty sospira e scuote il capo.-Ecco perché devo fare io la guardia stanotte-
La serata si preannuncia abbastanza calda, zanzare fastidiose ci ruotano attorno, allungo una mano per scacciarle.
Osservo Ty che dorme profondamente, poi rivolgo lo sguardo verso il cielo stellato. Mi fermo ad osservare le costellazioni, riconosco l'orsa maggiore, il sagittario (il mio segno zodiacale) e l'orsa minore.
Poche volte mi é capitato di sdraiarmi in spiaggia, di notte, e osservare il cielo stellato.
La prima volta é stata qualche anno fa al mare, a tredici anni: io e la mia famiglia avevamo deciso di trascorrere le vacanze estive in una casa al mare, a Formentera.
Ricordo che volevo uscire di sera, di nascosto, ma non sapevo come fare, mi stavo quasi addormentando quando sentii la voce di Luke.-Forza, seguimi- mi disse eccitato, all'epoca lui aveva diciassette anni.
Con indosso solo una lunga vestaglia bianca, di quelle belle lunghe fino ai piedi, che somigliava più a un vestito elegante che a una camicia da notte di seta, ero sgattaiolata dietro a Luke, immergendomi nella notte nera.
Mi ero lasciata avvolgere dall'odore di salsedine che tanto amavo del mare, poi ci eravamo diretti verso la spiaggia.
In silenzio, avevamo osservato le stelle e la bellissima luna che ci sovrastavano. Ero rimasta senza parole.
Eravamo tornati a casa verso le cinque di notte, restando ad osservare il cielo finché le stelle erano state inondate dalla luce dell'alba e poi scomparse, lasciando dietro di loro il ricordo di una serata perfetta.Mamma e papà non avevano mai saputo della nostra uscita segreta, anche se si erano insospettiti del nostro dormire profondo fino alle due di pomeriggio.
Sorrido triste al ricordo di quella serata perfetta, un sorriso pieno di malinconia e dolore.
Chissà cosa stanno facendo ora? Stanno tutti bene?
Queste due domande, insieme a molte altre mi assillano da tutta la giornata, sono domande vane, senza risposta, perché io so; non c'é stato bisogno di chiedere a Ty o Harry, l'ho visto scritto sulle loro facce: l'isola é deserta.
Ho paura di come faremo a sopravvivere e non so se mai riusciremo a vedere le nostre famiglie.-É tardi principessa, dovresti dormire.- Harry mi fa ritornare al presente, é di nuovo appoggiato al tronco dell'albero e mi guarda intensamente.
Alla luce della luna i suoi lineamenti sono più marcati ed ancora più seducenti, le linee scure delle labbra abbastanza carnose, ma soprattutto sono incantata dai riflessi che i raggi lunari lasciano sui suoi capelli, facendo diventare alcuni boccoli più scuri e rendendo altri di un bianco lucente.
Un soffio di vento gli scuote la folta chioma, un ricciolo ribelle cade sulla sua fronte.
Con dita affusolate, lunghe e sinuose, lo sposta, riponendolo al di sopra della nuca.-A cosa pensi?- mi domanda.
-Alla mia famiglia, mi manca molto, pensi che potremo mai rivedere i nostri genitori?- mi sento tremendamente stupida ad aver posto questa domanda, non voglio sembrare una di quelle bambinette piagnucolone.
-Sono orfano.-
Lo guardo stupita, provando subito pena per quel giovane ragazzo, di circa diciotto anni, che prima tanto mi irritava.
-Mi dispiace...-
-A me no- notando la mia espressione dispiaciuta addolcisce un po' lo sguardo -Insomma, sono morti quando ero piccolo, di loro non mi ricordo nulla.-
Lasciamo cadere il silenzio tra di noi, poi Harry si alza in piedi.
-Ho caldo, vado a fare un bagno.- si allontana velocemente, così rapido che sono quasi sicura di averlo scocciato.
Di spalle si toglie la maglietta, rivelando una schiena scolpita, il muscolo a triangolo in evidenza, segno che molto probabilmente ha un fisico da modello.
-Che hai da guardare?- dice quando si accorge che lo sto fissando.
-Nulla, mi ero incantata guardando il mare, sono sicura di aver visto un pesce guizzare fuori dall'acqua.- mento spudoratamente.
Lancia la sua maglietta sulla sabbia, prende una piccola rincorsa e di getto si butta in mare.
So che dovrei distogliere lo sguardo, che dovrei addormentarmi, chiudere gli occhi e cancellare la sua immagine dalla mia mente, ma non ce la faccio.
É sparito tra le onde, non lo vedo più. Ma ecco che d'un tratto la sua schiena riappare in superficie e, simile al movimento di un delfino, scompare di nuovo tra le acque scure.
Poi riemerge, i capelli luccicanti appiccicati alla nuca e alla fronte, grondanti di acqua, il corpo sinuoso che si muove, spostando le acque al suo passaggio.
Chiudo gli occhi, non voglio che mi sorprenda di nuovo a fissarlo.
<votate e commentate in tanti!
link efp:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3523617&i=1>
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Empathy ||Harry Styles||
FanfictionL'amore é fragile come un fiore e profondo come il mare: basta una sola parola, una soffiata di vento forte, per fargli cadere tutti i petali e lentamente farlo appassire; eppure basta un solo tocco per scatenare un'intensa ed imprevedibile tempesta...