Capitolo 26- I love you

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Qualcosa ci induce tutti sin da subito a mettere insieme i pezzi per costruire una barchetta, forse il fatto di voler andar via di qui, oppure il semplice bisogno di rendersi utile, di cercare una via d'uscita.

Non ho mai pensato all'isola come una sorta di vacanza, come forse si sta presentando ad Harry e sono troppo malinconica e preoccupata per accorgermi che é un vero paradiso.
Avremmo potuto trovarci nel bel mezzo di un deserto, oppure morti in fondo al mare come la maggior parte dei passeggeri, ma il fato ha voluto che ci incontrassimo tutti qui su quest'isola. Forse é destino.

Ognuno sta reagendo a modo suo: Kath fa finta che non sia successo nulla e si gode la spiaggia come se fosse ai Caraibi, Sel ride e scherza per sdrammatizzare, Davide cerca di rendersi utile per come può così da non lasciarsi avvolgere da brutti pensieri in solitudine, Ty si tiene tutto dentro ma sono sicura che soffre molto, forse più di tutti, Harry invece é un libro chiuso, non riesco a comprendere il suo carattere o anche solo i suoi pensieri.
Io invece mi sfogo in piccoli pianti disperati, mi concentro sui comportamenti delle altre persone per non soffermarmi sui miei pensieri, cerco di reprimere tutto e di andare avanti.

Non ho idea di come si costruisca una barca e perciò non so bene quali pezzi fissare assieme e come farlo.

-Aspetta, ti aiuto.- mi dice Harry.

Gli faccio spazio, mentre aspetto che parli per primo.

Afferra due pezzi piatti un poco carbonizzati ma abbastanza integri per essere utilizzati.

-Dobbiamo tappare i buchi e poi utilizziamo dei rametti piegabili per affrancarli assieme.- spiega con voce calma, osservandomi con quegli occhi di una colorazione tra il grigio e il verde.

-Con che cosa tappiamo i buchi?.- domandò, lanciando un'occhiata agli altri ragazzi che si stanno dando da fare un po' sparsi in spiaggia.

-Vieni, ti faccio vedere.-

Mi prende per mano e mi conduce nel bosco. Rabbrividisco leggermente a contatto con la sua pelle calda, ma non per il freddo, per la sorpresa.
Tuttavia il suo gesto non mi infastidisce, non ho idea di cosa sia successo ma Harry sembra una nuova persona.

Le sue dita tracciano cerchi quasi impercettibili sulla mia pelle fin troppo sensibile, il mio corpo reagisce di conseguenza: le guance arrossiscono lievemente e gli occhi corrono sul suo volto.

I capelli ricci gli ricoprono la fronte e gli celano lo sguardo, rendendo impossibile capire la sua espressione.

Raggiungiamo un albero e Harry incide la superficie del tronco con un sasso appuntito, un liquido denso color miele cola lentamente dalla ferita.
Il giovane lo raccoglie su una grande foglia e vi passa sopra un dito.

-La linfa é troppo appiccicosa e densa, dobbiamo renderla più liquida.-

Incontra poi il mio sguardo per la prima volta dopo che mi ha preso per mano -Mi dispiace per il mio comportamento, ma avevo paura di ferirti.-

-Ferirmi?- strabuzzo gli occhi, confusa -Mi urli contro e hai paura di ferirmi? Mi stai prendendo in giro?- alzo leggermente la voce.

Lui abbassa lo sguardo, passandosi imbarazzato una mano tra i capelli setosi.

-Ogni volta che...- sembra non trovare le parole -tengo a qualcuno faccio qualcosa così orribile da portare quest'ultimo ad odiarmi, a ferirlo.- ammette con voce leggermente tremante, riscontrando i miei occhi.

-Intendi dire che tieni a me?- sono basita, mentre sento una strana sensazione di calore invadere le mie guance, no, nin può essere, Harry non tiene a nessuno, lui tratta tutti male e non fa altro che ferire le persone che cercano di aiutarlo.

Scuoto il capo, arrabbiata e mi dirigo velocemente verso la spiaggia, stufa di tutti qui suoi giochetti.

-Aspetta, Jess!-

Mi sento afferrare per un braccio ed essere bruscamente strattonata all'indietro.

-Che cosa ti salta in mente? Sei forse cieca? Io non tengo a te, Jess.-

-Ecco, vedi? Ne ho abbastanza Harry! Lasciami stare! Non voglio far parte dei tuoi giochetti!- punto i piedi per terra infuriata più che mai e incrocio le braccia -Sono stufa dei tuoi sbalzi di umore, non ne posso più! Prima fai il carino e mi prendo per mano, dopo mi urli contro! Ti prego, smettila di assillarmi e di farmi girare la testa come fai con una trottola. Ho altro a cui pensare.- aggiungo poi, con voce più calma.

-Io...- sembra di nuovo a corto di parole.

Scuoto di nuovo il capo risentita -Ecco vedi? Pensavo fossi cambiato Harry, ma ora non ci casco più, vai a giocare con Kath.-

Corro via, le lacrime brucianti sulla pelle, perché mai ho pensato anche solo per un istante che Harry fosse cambiato?
Mi sono illusa e di nuovo mi ritrovo a soffrire!
Ho già avuto esperienze simili con un ragazzo quasi identico ad Harry, che prima diceva di avermi alla follia e dopo l'ho trovato a letto con la mia migliore amica, non ne voglio più sapere di ragazzi così.

Quasi mi aspetto o almeno spero che mi corri dietro, che ammetta i suoi errori e ritorni ad essere l'Harry carino che mi ha tenuta per mano, ma i secondi passano velocemente e di lui non c'é traccia, mi sono illusa di nuovo.

Improvvisamente qualcuno mi si parà davanti, trattengo il fiato mentre mi preparo ad affrontare Davide, Ty o chiunque altro chieda la ragione per cui sto versando lacrime.
Invece é Harry.

Mi afferra per una braccio per impedirmi di cadere, con una mano mi prende il mento e mi obbliga a fissarlo negli occhi.

-Lasciami andare Harry.-

Sembra sorpreso e confuso nel notare le mie lacrime, socchiude gli occhi e mi guarda preoccupato.

-Hai pianto?- domanda, con voce tremante e colpevole.

-No, mi é andato qualcosa nell'occhio.- mento, abbassando lo sguardo per celarmi al suo investigatore, ma lui mantiene la presa ferrea sul mio mento e mi obbliga ancora una volta a guardarlo dritto negli occhi.

Le iridi verdi e grigie sono di un colore così intenso che non riesco a distogliere lo sguardo, le sue pupille sono dilatate, le labbra carnose socchiuse.

-Hai ragione, io non tengo a te Jess.-

Le lacrime scorrono senza ritegno sulle mie guance, i suoi occhi non mollano i miei.

-Io ti amo.-

Eccomi qui!
Credo che questo capitolo non abbia bisogno di miei commenti ma mi scuso per avervi fatto aspettare tanto, il problema é che avevo una sorta di blocco da scrittrice e non sapevo come continuare, spero comunque che vi sia piaciuto e mi scuso nuovamente per il ritardo!

Empathy ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora