Cap (6) Territorio di Serpeverde

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Harry si svegliò per la seconda volta in infermeria. Seduto sulla sedia accanto al letto c'era il suo professore addormentato profondamente. Il suo viso era rilassato e pacifico rendendolo molto più giovane. La normale espressione stoica si era attenuata, portando con sé le rughe di preoccupazione. Harry cercò di sedersi. Un lieve gemito gli sfuggì dalla bocca mentre le ferite in via di guarigione mandavano colpi di dolore attraverso il suo corpo. Quando si voltò di nuovo verso il suo Professore, i suoi occhi color ebano incontrarono i suoi ormai svegli.
Sospirando Piton si alzò lentamente. "Merlino, sono troppo vecchio per passare la notte su una sedia." Mormorò sottovoce mentre allungava i suoi muscoli rigidi per protestare. Harry ridacchiò.

"Bene Potter, il preside nella sua grande saggezza." La sua voce grondava sarcasmo soprattutto sulla parola saggezza. "Ha deciso che avrò lo sfortunato dovere di farti da babysitter fino a quando non ti sarai ripreso."

"Voi?" Chiese Harry sorpreso. Il Professor Piton annuì leggermente osservando l'espressione di H...Potter. Con sua grande sorpresa non era arrabbiato. Invece sembrava pensieroso.

"Professore, posso chiederle perché il Preside ha scaricato questo compito proprio su di lei. Voglio dire, non andiamo esattamente d'accordo e lei non è esattamente il tipo di persona a cui piacciono questi compiti, come Madama Chips." Harry sottolineò dolcemente.

Un solo sopracciglio si alzò, indicando chiaramente l'incredulità di Piton sul fatto che il Grifondoro non solo avesse completamente ignorato il fatto di essere rimasto bloccato con il suo professore più odiato per le due settimane successive, ma si fosse anche reso conto che c'era qualcosa di decisamente sbagliato nell'accordo. Forse il ragazzo aveva più cervello di quanto pensasse.

"Il preside ha deciso che è troppo pericoloso farti aiutare dall'esterno." Rispose Piton, anche se l'affermazione suonava falsa anche a lui. Forse Potter non l'aveva notato.

"Capisco." Rispose Harry accigliandosi. Scosse leggermente la testa come se stesse cercando di negare qualcosa. "Tuttavia questo non spiega perché è rimasto costretto a fare il babysitter, professore."

"Giusto!" Il professor Piton rispose senza preoccuparsi di nascondere la sua sorpresa. "Due punti a Grifondoro."

Harry alzò gli occhi al cielo. "Non è carino professore, dare punti quando non contano." Piton si limitò a sorridere

"Beh..." Disse Piton tornando alla domanda di Potter. Fece una pausa per un secondo e considerò la sua risposta. Il ragazzo avrebbe senza dubbio creduto alla verità che il suo amato Preside non voleva rischiare che qualcuno scoprisse che aveva permesso che il ragazzo-che-vivesse venisse violentato e maltrattato, quindi lo stava lasciando con Piton che è la vita, per quanto riguarda il Preside, lo sapevano comunque, dipendeva dalla buona volontà del Preside, per non parlare del fatto che probabilmente il vecchio idiota li stava spiando proprio in quel momento. Non sarebbe una buona idea dire qualcosa che possa rivelare il fatto che il suo vero padrone era l'Oscuro Signore. Mi vennero in mente le parole d'addio di Silente. "Chi è meglio davvero." Pensò amaramente. "Era comunque un argomento valido."

"Secondo il Preside sono il più adatto a prendermi cura di te perché non solo sono esperto nella guarigione, ma ho anche sofferto di... Abusi simili." Disse dolcemente Piton. Gli occhi di Potter si spalancarono.

"Chi?" Chiese, i suoi occhi non lasciavano mai quelli di Piton. Piton deglutì sentendosi leggermente imbarazzato sotto lo sguardo vivido di Potter.

"Mio padre." Sussurrò chiudendo gli occhi mentre i ricordi affioravano. "Lui..." Chiese Potter interrompendosi. Piton annuì sapendo cosa intendeva Potter.

"Tuo padre ti ha violentato?" Potter sussurrò aspramente. Gli occhi di Piton si aprirono di scatto e incontrò occhi verdi e furiosi. Il disgusto ha rovinato il volto del Potter.

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