La Verità Non È Quello Che Pensi

Cap. (16) Verso Il Lato Oscuro

Ancora una volta, Harry si ritrovò sul pavimento di Thornfield Manor. Questa volta la stanza era vuota quando attraversò la Floo. Alzandosi velocemente, si fece da parte così che Severus potesse passare. L'uomo più anziano apparve accanto al caminetto e uscì con una disinvoltura di cui Harry poteva solo essere invidioso.

Lo sguardo di Severus incontrò quello di Harry per un secondo prima che rivolgesse la sua attenzione a qualcosa dietro l'adolescente. Voltandosi, Harry vide Lord Voldemort fermo sulla soglia. L'uomo indossava una serie di abiti rosso sangue ricamati con rune che Harry non riconobbe.

"I colori del Grifondoro sono di nuovo?" Chiese Harry allegramente, cercando di nascondere il suo nervosismo.

Severus gemette per la totale mancanza di rispetto da parte dell'adolescente.

"Ti rendi conto che potrei ucciderti per quel commento." Mormorò Voldemort, fissando l'adolescente.

"Probabilmente." Rispose Harry allegramente, mettendo da parte la paura che cresceva davanti alla facile minaccia di Voldemort. Non che qualcuno lo biasimasse per aver avuto paura, considerando che l'uomo più anziano aveva tentato di ucciderlo in diverse occasioni. Ma finché non lo ha mostrato tanto…

Scuotendo la testa per l'evidente spavalderia del ragazzo, Voldemort entrò nella stanza. "Perché sei qui?" Chiese a Severus, lanciando una rapida occhiata al Maestro Di Pozioni, ma quando Piton annuì leggermente verso Harry, indicando che era lo spettacolo di Grifondoro, il Signore Oscuro si limitò ad alzare un sopracciglio e rivolse nuovamente la sua attenzione all'adolescente.

"Sono stufo delle manipolazioni di Silente nella mia vita." Mormorò Harry, e il sorriso scomparve brevemente dal suo volto. Solo per un momento, la maschera attenta del Grifondoro scivolò, e Voldemort poté vedere la rabbia cruda e il dolore stanco dell'anima negli occhi del giovane, prima che la rabbia e la disperazione fossero sostituite ancora una volta da un sorriso allegro.

"OH?" Chiese Voldemort, incerto su dove, esattamente, tutto ciò stesse andando a finire.

"Voglio unirmi a te!" Harry continuò, guardando con determinazione l'uomo più anziano.

Gli occhi color rubino si spalancarono per lo shock. Non era nemmeno vicino a quello che Voldemort si aspettava. Per non parlare del fatto che la “decisione” del ragazzo è stata ridicolmente improvvisa.

"Sembri scioccato." Sottolineò Harry, sorridendo al Signore Oscuro.

"Forse un po'." Concesse Voldemort, adattando la sua espressione alla sua consueta maschera vuota. "Dovete scusare la mia... Sorpresa. Dovete ammettere che questo è un cambiamento piuttosto improvviso."

"Per non parlare del fatto che sono l'Icona della Luce, il Salvatore del Mondo Magico e tutto quel marciume." Borbottò Harry, alzando gli occhi al cielo.

"Bene, questo è quello. In tutta onestà, speravo di portarti dalla mia parte, ma mi aspettavo che ci sarebbero voluti mesi di corteggiamento mentre ti convincevo che le stronzate che il Vecchio Folaga stava vomitando erano solo un mucchio di bugie." Voldemort ammesso. Il suo sguardo guizzò verso Severus per un secondo.

Notando lo sguardo, Harry si rese conto che sarebbe stato Severus a fare il corteggiamento. Il che aveva senso; dopo tutto, non era che Tom potesse presentarsi a Hogwarts per sessioni del genere. Tuttavia, sarebbe stato piuttosto divertente se lo avesse fatto. Peccato davvero.

"Quindi, immagino che non ti aspettassi che mi stessi già ribellando a Silente e ai suoi piani di usarmi come la sua gloriosa piccola pedina." Mormorò Harry.

Voldemort inclinò la testa. "Davvero no."

"Mi dispiace deluderti." Harry sorrise. "A dire il vero, come ho detto a Severus." Harry annuì al Maestro Di Pozioni. "Se le cose non fossero andate come sono andate, in questo modo, avrei comunque trovato un modo per avvicinarmi a te io stesso. Silente mi sta usando per è da un po' che fa i suoi piani, e ne sono stufo. Sono stanco di essere usato per il bene comune." Sputò.