Capitolo 3

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È passata una settimana dalla mia conversazione con Lucas,da quel giorno sono successe tante cose strane.

Per prima cosa ho cominciato a sentirmi seguita,per non dire pedinata da qualcuno.

Secondo,Noel dice di aver visto più volte lo sguardo di Lucas dirigersi verso di me,e dopo il modo in cui mi ha salutato,la cosa mi da letteralmente i brividi.

Infine la polizia sta indagando sulla scomparsa di quattro ragazze di qualche anno più grandi di me.

Okay,probabilmente sto impazzendo,ma se ripenso alle parole di Lucas,non posso fare a meno di pensare che avrei potuto fare la stessa fine di quelle ragazze.

Sto vivendo nell'ansia,ormai è da poco più di una settimana che appena mi addormento mi ritrovo nello stesso sogno,immersa in urla strazianti,sangue e nella morte delle vittime del suo sadico gioco.

Mi è impossibile vedergli il volto,sembra quasi che l'oscurità voglia celarne l'identità,l'unica cosa che mi è permesso di osservare sono quei due rubini scarlatti che indossa come occhi,pieni del dolore delle sue vittime,ma allo stesso tempo lucenti come il sole dopo la tempesta.

È domenica e dopo essere ritornata alla realtà,decido di andare a fare un giro per la città,così per distrarmi un po'.

Non amo particolarmente la mia città,è troppo caotica e monotona,ho sempre sognato che un giorno me ne sarei andata via da qui insieme a Noel,avremmo girato il mondo e saremmo rimaste insieme per sempre.

io l'avrei protetta e lei non mi avrebbe mai abbandonato. sarebbe perfetto,ma la perfezione non esiste,un giorno Noel troverà qualcuno che la renderà felice,qualcuno che la ami con tutto il cuore,ed a quel punto io non servirò più.

Spero anch'io di farmi una vita così,di essere felice e amata,di svegliarmi alla mattina con qualcuno che mi sorrida e mi dica un " buongiorno " abbracciandomi e non lasciarmi più andare. Sarebbe un sogno.
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È passata un'ora da quando sono uscita per la mia passeggiata,mi sono ritrovata in un parco che nemmeno io avevo mai visto,ma devo ammettere che ti trasmette una bella sensazione.

Mi sdraio su un piccolo dosso da cui cominci ad osservare le nuvole.

Ma la calma venne subito interrotta da un'agghiacciante urlo.

Ciò che mi ritrovai davanti era un sadico spettacolo di morte.

Una ragazza era distesa a terra in fin di vita,immersa in una pozza di sangue,le sue carni erano dilaniate,profondi solchi si estendevano su gambe e braccia,in volto vi era segnata un'espressione di dolore e terrore,i suoi occhi avevano la pupilla ristretta e il liquido rosso della morte le colorava il viso.

Cosa potrebbe aver fatto questo?non riuscivo a credere che nel mondo monotono e caotico che mi ero sempre immaginata,esistesse qualcosa in grado di togliere la vita con tanta crudeltà.

La ragazza non era ancora morta,anche se ci mancava ancora poco,non potevo lasciarla lì,dovevo provare ad aiutarla,la presi per la vita è comincia a trascinarla per il parco.

Ad un certo punto sentii qualcosa muoversi tra le piante,non gli diedi molta importanza,la mia priorità era salvare quella ragazza.

I rumori si facevano sempre più forti e ormai non potevo più ignorarli,ma prima che potessi agire un ragazzo mi si presentò davanti.

Per un momento pensai"grazie al cielo,forse lui mi aiuterà"ma mi stavo sbagliando e lo capì appena cominciò a parlare<<Eeeriiiin, quello che stai tenendo tra le braccia è la mia preda,mettila a terra prima che mi arrabbi >> riconobbi subito quella fredda ma allo stesso tempo pazza e sadica voce,era Lucas.

Prima non ero riuscita a vedere il mio "salvatore".

È il suo aspetto mi fece sbiancare,delle zanne gli sporgevano dalla bocca,oramai sporca del sangue della ragazza,i suoi due gradi smeraldi avevano lasciato il posto a due scarlatti rubini scintillanti e le unghie delle mani erano diventate talmente lunghe da sembrare artigli.

Non riuscivo a credere che la bestia che aveva ridotto in queste condizioni quella ragazza fosse un mio compagno di classe.

Ero terrorizzata,mi avrebbe uccisa,non potevo morire ,dovevo almeno salvare questa ragazza.

<<cosa c'è Erin,non ti piace questo lato di me?>> non sapevo cosa rispondergli mi tremavano le gambe e non riuscivo più a muoverle,era letteralmente pietrificata.

Si avvicinò sempre di più,finché non ci raggiunse,mi strappo il corpo della ragazza dalle mani e lo scaraventò via,poi mi alzò il mento con due dita e disse << ora non ho più fame,quella lì morirà tra qualche minuto,è inutile che cerchi di aiutarla, è spacciata>>mi guardò di nuovo e continuò<< ma non posso ignorare che tua abbia visto la mia vera forma.

dovrei ucciderti,ma non lo farò, considwrati fortuna >>

Prima che potessi cercare di scappare lui mi afferrò un polso e mi fece voltare verso di lui << sogni d'oro piccola Erin>> dopo quelle parole sentii un colpo vicino alla nuca e le tenebre cominciarono ad avvolgermi.

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora