<< ok, sono nata il 3 gennaio del 1997 da due umani di nome Sara e Robert.>>
<< quindi tra poco compi 18 anni >>
<< si è vero ,ma io a te non ti ho interrotto quindi ascolta e stai zitto >>
<< mamma mia che caratterino >>
<< comunque,Sara era una donna dolce e solare che amava la sua piccola con tutto il cuore e anche il suo amato marito sembrava essere felice.
Beh, non era così.
Papà scomparì dalle nostre vite quando avevo tre anni,a quanto pare avere una figlia era una responsabilità troppo grossa e pare che le cose con mia madre non andassero più così tanto bene.
Mia madre non la prese per niente bene,assunse una babysitter a tempo pieno e cominciò ad annegare il suo dolore nell'alcool.
Non mi ricordo molto di quegli anni,so solo che smise di bere quando io avevo circa sette anni e non sapendo come giustificare l'abbandono di papà diede la colpa alla mia esistenza.Credo di averla vista circa due mesi in 17 anni.
Cercava di lavorare il più possibile per poter tornare a casa quando io dormivo oppure si offriva volontaria per fare qualche viaggio di lavoro organizzato dall'azienda in cui lavorava.
Finché una giorno ritornò a casa ad un orario decente.
Ero felice al pensiero che avrei passato un po' di tempo con mia mamma.
A quel tempo avevo 12 anni e le uniche compagnie che avevo ricevuto in tutta la vita erano state quelle della babysitter e di Noel una bambina che divenne la mia migliore amica dopo esserci conosciute all'asilo.
Pensai che quella sera qualcosa sarebbe cambiato,che finalmente mia madre si sarebbe comportata da tale,ma era troppo bello per essere vero.
Mi ignorò tutto il tempo e quando cercai di parlare la risposta fu " sparisci non ho tempo per te ".
Sono sempre stata una persona testarda quindi andai in camera sua per sapere perché mi trattava così.
Me lo spiegò in chiare e semplici parole " stupida ragazzina che non sei altro,lo vuoi capire che ti odio! A me sembra una buona ragione, ma tu non vuoi capirlo! L'unico motivo per cui non ti ho ancora sbattuta fuori di casa è perché non sei maggiorenne ,ma stai tranquilla che appena potrò ti sbatterò fuori a calci, ora esci mi dai fastidio!"
Inutile dire che corsi in camera mia piangendo e singhiozzando come non avevo mai fatto in vita mia.
Quelle parole mi avevano distrutto,avevo capito che non c'era speranza che quella donna mi mostrasse un po' d'affetto.
I giorni passarono e la mia situazione peggiorò,mi ero convinta che non avevo un posto Nel mondo e che sarebbe stato meglio non esistere.
La mia salute andò a farsi benedire,dato che avevo smesso di mangiare e di uscire.
Ma per fortuna Noel mi venne a bussare alla porta e mi fece un discorso della serie " alza il culo e vieni fuori "
Noel è una persona molto calma e un po' stupida ma ci sono dei momenti in cui non la riconosco neanche io.
Mi fece capire che mia madre era e resterà una stronza, ogni volta che volevo sfogarmi lei c'era e mi rimaneva ad ascoltare finché non mi calmavo.
Col tempo realizzai che mamma non si meritava le mie attenzioni,così cominciai ad ignorarla.
Questo mio modo di fare andava bene ad entrambe,visto che lei non voleva neanche vedermi e io, sinceramente ,ne avrei fatto a meno.
Poi per il resto non è successo niente di che o almeno finché non ci siamo incontrati.
bene ora,visto che sai la mia storia hai qualche domanda?>>
<< si una>>
<< chiedi pure >>
<< lo sai che che non sei un'insegnante che sta facendo lezione e che quindi non devi trattarmi come se fossi un bambino delle elementari che non ha capito l'argomento del giorno vero?>>
<< se la metti in questo modo allora me ne vado>>
<< dai che scherzo,ti va un gelato?>>
<< si, perché no!>>
Ero felice sembrava che finalmente riuscissimo ad andare d'accordo e ora lo capivo un po' di più.
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That day [in revisione]
ParanormalPrimo libro della trilogia una ragazza semplice di 20 anni con il sogno di scappare dalla monotonia della sua città e trovare un motivo per non essere dimenticata. Lui, una belva dall'aspetto di un bellissimo ragazzo senza sogni e aspettative. L'u...