Capitolo 23

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Il giorno dopo mi risvegliai con il raffreddore e guardandomi allo specchio constatai di avere un aspetto orribile.

Andai a farmi una doccia e successivamente mi lavai i denti.

Ritornai in camera,mi misi una tuta grigia e mi tirai su i capelli in una sorta di acconciatura.

Andai di sotto e cominciai a fare zapping sdraiata sul divano.

Stranamente, la casa era desolata.

Tom aveva lasciato un bigliettino dove diceva che si stava allenando al lago , mentre Ann probabilmente era in città.

Lucas ,invece ,non volevo neanche saperlo , anche se probabilmente la risposta la sapevo già.

Mentre cercavo qualcosa da guardare mi imbattei in uno di quei film dalla storia scontata e dal finale prevedibile.

Un film fatto di romanticismo e avvenimenti soprannaturali.

Se mi avessero chiesto di vederlo qualche mese fa , avrei guardato con sufficienza il povero malcapitato e me ne sarei andata.

Però decisi di continuare a guardarlo.

Il film aveva come protagonista una ragazza fanatica dell' occulto e un ragazzo che in qualche modo è riuscito a comprendere l'uso della magia. 

Una storia al  di fuori di ogni ragionamento logico,un po' come la mia.

La ragazza era combattuta, non sapeva se scegliere il suo amato o ritornare alla normalità e dalla sua famiglia.

Alla fine scelse il ragazzo e insieme cominciarono una nuova vita.

La loro felicità durò poco però.

I due morirono in uno scontro.

La cosa buffa è che stavano cercando di salvarsi a vicenda.

Che amarezza devono aver provato, non sono neanche riusciti a dirsi addio.

Lucas non darebbe mai la vita per me.

Se ci fossimo trovati nella stessa situazione, è probabile che sarei morta solo io.

Perché continuo ad andargli dietro?

In fondo non sono una brutta ragazza e di certo non mi mancavano i ragazzi prima di tutto questo.

Potrei uscire, conoscere nuova gente e divertirmi, invece che stare tutto il giorno chiusa in casa.

Potrei decisamente godermi molto di più la vita.

Quando la mia vita era ancora normale, non mi importava più di tanto essere popolare tra i ragazzi, ma ammetto che non mi dispiacevano complimenti e robe simili.

"Devo voltare pagina e lo farò oggi."

Pensai decisa.
Andai a cambiarmi e indossai un giaccone blu con una sciarpa a motivi scozzesi che, ammetto ricordasse una tovaglia, ma era la mia preferita.

Andai in città in cerca di qualche emozione e fui premiata con un volantino di una serata che sarebbe svolta la sera stessa in un locale di qualche isolato più in là.

Sembrava che la dea bendata fosse dalla mia parte.

Dopo un po' ritornai a casa e cominciai ad organizzarmi per la serata.

Scelsi i vestiti , le scarpe , l'acconciatura e perfino i trucchi che avrei usato, dovevo essere perfetta.

Visto che ero in anticipo di qualche ora , mi concessi un bagno caldo e qualche partita a briscola con Ann e Tom.

Andai a prepararmi e indossai un abito nero aderente non tanto lungo, con scollo a cuore e le maniche trasparenti e dei semplici tacchi neri .

Lasciai i capelli lisci e sciolti , così che potessero delinearmi il viso.

Uscii senza dare spiegazioni a nessuno e mi diressi verso il locale.

Non era grandissimo, ma la musica era stupenda e quasi tutte le persone erano fuori a fumare.

Andai verso il bancone per far visita ad un mio vecchio amico, l'alcool.

Mandavo giù un bicchiere dopo l'altro e la mia lucidità se ne andava poco a poco.

Non sono mai riuscita a reggere più di tanto l'alcool, era uno dei miei punti deboli e in più non avevo il senso del limite , quindi bevevo fino a distruggermi.

Ma in quel momento  non mi importava , l'unica cosa a cui pensavo era divertirmi.

Passai tutta la serata a ballare e bere come mai avevo fatto nella mia vita.

Ero ridotta malissimo, non riuscivo neanche a camminare decentemente.

Mi diressi traballante verso l'uscita e cominciai a camminare verso casa.

Comincia a perdere il senso dell'orientamento e forti fitte cominciarono a colpirmi la testa.

Ritorna a casa, non farti più del male

Sentivo delle voci nella mia testa, doveva essere a causa dell'alcool .

Passai davanti a negozi , botteghe e ristoranti che non avevo mai visto prima d'ora.

Era tutto vago e buio.

Mi accasciai in un angolo e cominciai a massaggiarmi la testa.

Chiusi gli occhi per qualche secondo e quando li riaprì, trovai due smeraldi osservarmi.

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora