Capitolo 9

1.5K 112 2
                                    

Lucas p.o.v.

<< Perché io!
Perché devo farla io questa fine!
È tutta colpa tua!
Tu mi hai mentito!
Tu dovresti essere al mio posto!
Tu dovresti morire!
Io ti odio Lucas!
Che tu sia maledetto! >>

Ha ragione.
Lei non merita questo.
Non sono riuscito a proteggerla e ora lei mi odia.
Perché è dovuto succedere tutto questo?
Perché sono costretto a vedere il suo corpo bruciare tra le fiamme?
Perché devo sentire le sue urla?

Mi si spezza il cuore a sentire le sue grida di dolore.

Vorrei esserci io al suo posto.
preferirei morire piuttosto che vederla soffrire così.

Davvero,vorrei morire.

Toc toc

Quel piccolo suono mi fece svegliare e mi salvò dai miei incubi,o forse sarebbe meglio dire ricordi.

<<Lucas sono io, Tom mi ha raccontato >>

Ecco,perfetto adesso ci si metterà anche lei con questa storia.

Lucas non è colpa tua,Lucas eri ferito,Lucas di qua Lucas di la

Blah blah blah

Le solite frasi viste e riviste ,non ho nemmeno voglia di ascoltarla,tanto lo so già cosa vuole dirmi,per non sentirla ho addirittura interrotto il collegamento dei nostri pensieri.

È inutile,non possono capire.

<<so come ci si sente ad essere odiati>>

Come può minimamente pensare di saperlo, lei non ha visto morire davanti ai suoi occhi ciò che amava.

<<è una sensazione che ho sperimentato per quasi tutta la vita,sei sempre a chiederti il perché ,cosa hai sbagliato>>

Voi non capite,non posso tornare indietro, non posso più rimediare.

<<la mia migliore amica mia ha salvata,io voglio aiutarti, tu non meriti tutto questo>>

Perché parli ancora?
Perché credi che io sia meritevole di questo tuo gesto?
Perché vuoi aiutarmi?

Clopt clopt

Sento i suoi passi,se ne sta andando.

No

Prima deve spiegarmelo.

Deve dirmi perché è disposta ad aiutare uno come me!

Apro la porta e noto che si è fermata.
meglio così,ora non dovrò fermarla.

<< entra>>

Lei fa come ho detto.
Le faccio cenno di sedersi sul letto,mentre io mi accomodo sulla poltrona.

<<Avanti spiegami>>
<< spiegarti cosa?>>
<< spiegami perché mi vuoi aiutare,dopotutto dovresti odiarmi, io ti ho imposto un futuro che non sembra piacerti anzi oserei dire che lo detesti>>

<< non posso dire di essere felice ma neanche triste,non mi fate mancare niente e siete tutte brave persone,ed è per questo che voglio aiutarti>>

<< come puoi dire che sono una brava persona, non mi conosci per niente>>

<< è vero,io non ti conosco,ma mi sembra di si, è quasi come ti conoscessi da secoli.
Si potrebbe dire che sia il mio istinto>>

<< e cosa dice il tuo istinto?>>

<< che la persona che ho difronte è meritevole di fiducia e che non si merita questo dolore>>

<< se non la conosci questa persona non puoi fare certe affermazioni>>

<< allora lasciamela conoscere >>

Ha un sorriso radioso,mi ricorda molto Mery.
No,lei ha qualcosa di diverso.

è quel qualcosa che mi ha convito a raccontarle tutto.

<< 23 dicembre del IX a.C >>

<< come dici?>>

<< è la mia data di nascita >>
<< nacqui nell'antica epoca romana, da un mezzo demone è un demone completo.
mio padre si divertì con mia madre una notte e tempo dopo nacqui io.
Mia madre era bellissima e sempre dolce con me, da lei ereditai gli occhi verdi.
era una donna forte, ero fiero di poterla chiamare mamma.
Mio padre invece... Mi vengono in mente solo due aggettivi per descriverlo: bastardo e assassino.
Per lui mia madre valeva meno di un tappeto.
Quella notte non era contata nulla per lui.
L'aveva abbandonata  e se n'era ritornato al suo castello nel l'inferno come niente fosse.
Avevo 10 anni quando venne a conoscenza della a mia esistenza.
Fece portare me e mia madre al suo castello, non poteva permettere che gli inferi venissero a sapere del suo figlio mezzo sangue.
Ci torturò e dopo qualche giorno uccise mia madre centrando il suo cuore con una lancia,non potei fare altro che restare a guardare mentre cercavo disperatamente di liberarmi dalle mie catene.
L'ultimo ricordo che ho di lei è un sorriso e la sua mano che mi accarezza il viso.
prima di morire era riuscita a strisciare verso di me per poi bruciare e diventare cenere,mio padre decise che nessuno avrebbe dovuto pulire fino all'indomani, quindi passai la notte con le ceneri di mia madre di fianco a me.
Non ho idea di come fossi riuscito a dormire le notti seguenti.
Fatto sta che lui decise di tenermi in vita per avere un passatempo col cui divertirsi.
Per due anni rimasi incatenato ad una sedia.
Avevo i polsi e le caviglie viola.
Ogni giorno mi portavano a fare una passeggiata, sembravo un animale.
La routine era la stessa ogni giorno: la mattina mi portavano da mangiare e dopo a " passeggio".
Pranzavo,sempre da incatenato,e dopo arrivava la parte preferita di mio padre.

La tortura.

Ogni giorno alle due lui arrivava con un nuovo tipo di tortura e finiva alle 6:30 .

Ricordo che la sua preferita era usare una tronchese per tagliare le dita dei piedi e delle mani per poi ricominciare appena si fossero rigenerati.

Ricordo anche che non mi permetteva di mostrare i miei occhi smeraldo,dovevo mostrargli quelli scarlatti o ci avrebbe versato della pittura rossa.

Durò due anni.

Un giorno una cameriera lasciò mi liberò dalle mie catene durante la passeggiata e mi indicò l'uscita.

Pensai che ce l'avrei fatta, che sarei stato libero,ma lui mi trovò.
Da una torre del castello lo vidi trasformarsi nella sua vera forma.
Aveva un'armatura nera che gli copriva l'intero corpo, le corna appuntite è leggermente ricurve,le ali lucide e nere come la pece e per finire gli artigli spessi e affilati, con i quali mi infilzò.

Pensando di avermi ucciso mi butto verso l'entrata dell'inferno dalla quale riuscì a fuggire.

Barcollavo e sentivo che le forze mi stavano abbandonando,ma riuscì a camminare fino a una piccola prateria dove caddi in un fosso.

Rimasi lì per ore, finché Mery e Tom mi trovarono, da qua in poi penso che tu conosca la storia.>>

Ecco, ora le farò pena. Mi dirà cose del tipo" poverino mi dispiace tanto" oppure non saprà cosa dire.

<< bene adesso tocca a me>>

<< come dici?>>

<< tu mi hai raccontato la tua storia, ora tocca a me >>

Non me lo aspettavo

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora