Capitolo 15

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Nella foto la collana di Erin

Entrammo nel portale e pochi secondi dopo arrivammo davanti ad un enorme villa.

Simon ci accompagnò al suo interno e ci portò nella sala principale, dove trovammo Mery, seduta a capotavola di un lungo tavolo.

Si alzò e camminò fino ad arrivare davanti a noi.

<< signora vi ho portato i vostri ospiti>>

Disse Simon inchinandosi.

<< Ben fatto Simon, torna nelle tue stanze, io e i miei ospiti dobbiamo parlare>>

Lo " schiavetto " fece come gli era stato detto.

<< ciao Tom>> disse

Guardai Tom.

non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa.

<< Mery, dov'è Lucas ?>>

<< non mi saluti nemmeno, come sei diventato scortese>>

<< cosa ti aspetti che faccia dopo aver visto il tuo servo picchiare Erin>>

<< come sei noioso, stava solo giocando un po' >>

<< e tu lo chiami giocare questo!>>

<< sisi come vuoi, non credi di dovermi presentare qualcuno?>>

Disse indicando Ann

<< lasciala stare >>

Disse, spostandosi davanti a lei, in modo protettivo.

<< hooo adesso capisco, tu sei la ragazza di Tom, di conseguenza devi essere anche la sua Ejiki >>

<< ma come diav->>

<< allora lo volete vedere Lucas o no?>>

Disse Mery interrompendo Ann.

Ci fece cenno di seguirla, e così facemmo, fino a quando non sentii qualcuno.

" Erin sono io Lucas "

" Lucas stai bene ti ha fatto qualcosa?"

" no io sto bene, ma sbrigati, devi raggiungermi"

"ok dimmi dove ti trovi "

" sei nella sala principale vero?"

" si ,dove devo andare "

" alla tua sinistra dovrebbe esserci un lungo corridoio, alla sua fine troverai una grande portata nera, sono lì dentro>>

" va bene ora arriviamo "

" no, vieni da sola, Mery potrebbe insospettirsi se venite tutti "

" ok arrivo "

Mi staccai dal gruppo e lasciai Ann e Tom seguire Mery, mentre io mi dirigevo verso Lucas.

Arrivai davanti all'enorme porta di cui parlava Lucas.

Mi ritrovai in una grande stanza oscurata dalle tende che coprivano delle enormi finestre ai lati della stanza, poi ,al centro di essa ,vidi una figura che conoscevo benissimo, Lucas.

Gli corsi in contro ,lo abbracciai e lui fece lo stesso.

Gli presi la mano e comincia a dirigermi verso la porta, ma di colpo, Lucas mi fermò.

Mi girai e lo guardai meglio in volto.

I suoi occhi erano spenti e aveva un'espressione triste.

In quello stesso momento mi accorsi che si preparava ad attaccarmi con i suoi artigli.

Riuscì a schivare l'attacco e notai che la sua trasformazione era completa, gli occhi erano diventati rossi, le zanne erano spuntate e per la prima volta vidi le sue corna, simili a quelle di un toro.

<< Lucas ma che cazzo hai!>>

Dissi aspettandomi una risposta, ma non la ricevetti.

In quel momento capii.

Lucas era ancora controllato da Mery.

No merda, se continua di questo passo mi ucciderà, devo fare qualcosa.

<< Lucas ,ti prego, ascoltami, sono io, Erin, noi siamo amici ti ricordi?>>

Dissi disperata, ma come risposta ricevetti un colpo d'artigli, che mi ferì una spalla e mi fece perdere l'equilibrio, scaraventandomi a terra.

Con passi lenti si avvicinava sempre di più al mio corpo.

Le lacrime cominciarono a solcarmi il viso, sempre di più, arrossando i gli occhi.

Non volevo morire.

Volevo continuare a stare con Ann, Tom e Lucas, vivere al loro fianco per l'eternità.

Volevo ringraziare Ann per la sua gentilezza, Tom per essermi stato vicino e Lucas.

Forse è lui quello che mi dispiacerebbe salutare più di tutti.

È la persona più infantile, permalosa e gelosa che conosca, ma sa essere anche altruista, premuroso, gentile e dolce.

Per non parlare di quegli occhi che sembrano due smeraldi, capaci di mutare in rubini.

E quei sorrisetti provocatori da bastardo che solo lui sa fare.

Sono arrivata al punto di non poterne fare a meno di lui.

Un giorno senza di lui sarebbe noioso, monotono.

Ma ormai credo dovrò farci l'abitudine.

Anche se involontariamente, sta per uccidermi.

Ma una cosa voglio che la sappia, voglio dirglielo prima della mia fine.

Con le ultime forze che mi erano rimaste, feci uno scatto e mi buttai addosso a Lucas, riuscendo a stringerlo in un abbraccio.

Gli guardai il volto e lui fece lo stesso.

Poi alzò lentamente il braccio, pronto a darmi il colpo di grazia con i lunghi artigli.

Con le lacrime che sgorgavano dai miei limpidi occhi, feci un sincero sorriso e pronunciai le mie ultime parole , fissandolo negli occhi.

<< ti amo >>

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora