Capitolo 20

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Passai la notte sveglia a guardare il soffitto.

Non era certamente l'attività più eccitante che potessi fare, ma mi rilassava ed era quello di qui avevo bisogno.

La mattina arrivò presto e andai a fare colazione.

Di sotto trovai trovai Ann , ancora un pigiama, farsi il caffè mentre Tom si gustava una fetta biscottata.

<< buongiorno >>
Dissi assonnata

<< giorno Erin, hai delle occhiaie che fanno paura, non hai dormito bene?>>

Chiese Ann

<< non ho dormito,  non avevo sonno >>

Mi guardai in torno e una domanda mi venne subito spontanea.

<< dov'è Lucas?>>

<< sta ancora dormendo, anzi potresti svegliarlo?>>

Chiese Tom

mi limitai a dire un semplice ok per poi dirigermi al piano di sopra.

Bussai alla porta, ma non ebbi alcuna risposta.

Decisi di entrare e trovai Lucas nel suo letto a dormire pacificamente rivolto verso il bordo del letto.

Lo chiamai un paio di volte senza ottenere risposta, mi avvicinai per scuoterlo, ma venni rapita dalla bellezza del suo viso così sereno e tranquillo.

Non riuscii a trattenermi e mi sedetti sul bordo del letto.

Avvicinai cautamente la mano al suo viso, ma prima che potessi toccarlo mi ritrovai sdraiata sulle lenzuola con Lucas sopra di me che mi teneva ferma per i polsi.

Aveva una maglia a maniche corte completamente bianca che lasciava in mostra le muscolose braccia, dei boxer neri lunghi fino al ginocchio e i capelli completamente disordinati e arruffati che lasciavano intravedere gli occhi, diventati rossi.

<< cosa stavi facendo >>

Chiese ancora un po' assonnato

<< niente, Tom mi aveva chiesto di svegliarti e se mi fai il favore di lasciarmi , tornerei volentieri di sotto >>

Dopo le mie parole, dette con tono severo, mi lasciò e ritornai a fare colazione, con la faccia completamente rossa per imbarazzo.

Poco dopo anche Lucas scese e si preparò una tazza di latte con i cereali.

Lui mi fissava e io lo ignoravo, la situazione non era delle migliori.

Per sdrammatizzare la situazione, Tom cominciò a dire qualche triste barzelletta, che invece di aiutare peggioravano la situazione.

<< sentite, perché non andiamo al luna park che ha aperto fuori città?>>
Propose sperando in un miglioramento.

<< ok va bene>>

Disse Lucas per poi andare fuori a fare una telefonata.

<< dai Erin vieni, sarà divertente >>

Cercò di convincermi Ann

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora