Capitolo 26

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Ero pietrificata.

Le mie labbra erano socchiuse e tentavano di far uscire un urlo, ma la paura mi aveva resa immobile lasciandomi osservare ,con occhi sgranati , una delle persone più importanti della mia vita venire uccisa sotto i miei occhi.

Ormai era troppo tardi, non saremmo riusciti a salvarlo.

Mi stavo preparando al peggio, ma Mery si fermò e si abbassò.

Con una mano afferrò il colletto della della felpa di Lucas , lo sollevò da terra e buttò il suo corpo verso di noi.

<< per questa volta potete tenervelo>>

Andai accanto al suo corpo ferito e malridotto.

Mi inginocchiai e gli feci appoggiare la testa sulle mie gambe.

Alcuni capelli gli offuscavano la vista, così, tentando di essere il più delicata possibile, glieli spostai liberando la fronte e gli occhi.

Era vivo e lo avevo tra le mie braccia, davvero non ci credevo.

Ero talmente felice che mi misi a piangere.

Lui mi fissava mentre io gli accarezzavo il viso, accennò ad un dolce sorriso prima di perdere del tutto conoscenza.

Lo abbracciai ancora più forte e comincia a sentire scanditi passi avvicinarsi sempre di più.

Prima ancora che potessi alzare il viso, Tom fece uno scatto improvviso e si mise davanti a noi due, come se avesse voluto proteggersi dall'avanzata di Mery.

<< tranquilli, non ho più intenzione di combattere, anzi voglio aiutarvi >>

Disse prendendo una boccetta da un mobile lì vicino.

<< non ti avvicinare...>>
Continuò Tom in tono minaccioso.

<< te l'hanno mai detto che sei davvero noioso a volte?>>

In un attimo, Mery, prese Lucas dalle mie braccia ,gli fece bere il contenuto della boccetta e me lo riportò.

Notai subito come le ferite si rimarginavano sempre di più , fino a diventare leggeri tagli.

<< cosa gli hai dato?>>
Chiesi incredula

<< uno speciale rimedio di noi demoni.adesso andatevene ,sono abbastanza stanca e ho voglia di riposare>>

Tom prese sulle spalle Lucas e facemmo come ci era stato detto.

Riposammo qualche ora sulla montagna, giusto il tempo che Lucas si riprendesse e riuscisse a correre, poi Tom mi prese in braccio e tornammo a casa.


appena tornati accompagnai Lucas in camera sua e lo aiutai a stendersi nel letto.

era ancora debole e si era affaticato troppo.

mi assicurai che avesse ogni tipo di comodità,poi mi diressi verso la porta,ma la sua stretta mi fermò.

<< rimani ancora un po' >>

Mi fece cenno di sdraiarmi accanto a lui e così feci.

mi misi comoda e mi voltai verso il suo viso.

<< perché sei andato da Mery>>

<< volevo finire questa storia una volta per tutte >>

<< e dovevi per forza ridurti in questo modo?>>

Dissi per poi voltarmi irritata.

<< se lei fosse morta non ti avrebbe ferito>>

Sentii, prima di sentire le sue forti braccia stringermi.

Restammo così per un tempo indeterminato, era una sensazione indescrivibile, come se fosse tutto quello che avessi sempre desiderato.

Solo dopo realizzai le sue parole.

Di scatto mi voltai.

<< aspetta un secondo, cosa intendi?>>

dissi strabiliata, ma "stranamente "si era addormentato e non sembrava avesse voglia di rispondere.

<< lo so che sei sveglio >>
Lo strattonai un pochino, ma visto che non dava segni di cedimento mi arresi sussurrando un "buona notte " per poi venire di nuovo avvolta dalle sue braccia appena mi ero accoccolata nel letto.

La mattina seguente ebbi il miglior risveglio della mia vita.

Fui la prima a svegliarmi e mi ritrovai stretta dalle braccia di Lucas con la testa appoggiata al suo petto.

Non volevo alzarmi, stavo troppo bene, mi dava una sensazione di sicurezza totale.

Chiusi gli occhi per godermi al meglio il momento, ma in quel momento mi accorsi di essere osservata.

<< da quanto sei sveglio?>>
Chiesi

<< più o meno venti minuti >>

<< ti diverti a fissare la gente che dorme >>

<< no, solo te>>
Disse per poi darmi un bacio sulla fronte.

<< io non ci capisco niente...>>
Dissi
<< fino a due settimane fa mi ignoravi completamente e adesso che ti sei quasi fatto uccidere mi tratti da principessa...>>

<< ti basta sapere che d'ora in poi sarà sempre così >>
Continuò stringendomi ancora di più a se.

Ormai lo conoscevo,non aveva senso continuare a fargli domande, non mi avrebbe risposto, quindi mi arresi e mi riaddormentai con un sorriso da ebete stampato sulla faccia.

That day [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora