A fatica riaprì gli occhi e mi accorsi di essere stata incatenata da delle manette a una trave ,di quelle che sembravano le rovine di una cattedrale.
Mi guardai in torno per cercare di ricordare qualcosa, ma niente.
Vi erano solo macerie e resti di alcuni affreschi.
<< noto che ti sei svegliata>>
Una voce più che famigliare parlò, catturando la mia attenzione.
<< Simon cosa sta succedendo?!>>
Fece qualche passo, avvicinandosi al mio viso.
Mi prese bruscamente la faccia con una mano.
<< davvero non riesci a ricordare niente?, sei più ritardata di quanto pensassi.>>
La rabbia cominciò a diffondersi in tutto il mio corpo, ma non potevo permettermi gesti avventati in quel momento.
<< nel caso non ci fossi ancora arrivata ,ti ho rapita>>
Continuò con un'aria di superficialità,lasciando il mio viso.<< cosa vuoi da me?!>>
<< da te niente, non sopravvalutare la tua presenza>>
Continuò Mery, apparendo alle mie spalle.
<< sei solo un'esca, niente di più>>
Raggirò la trave e si fermò davanti a me.
Sembrava quasi scocciata dalla mia presenza.
Ma quello era il meno, la sua espressione annoiata non rifletteva alcuna sofferenza o rimorso per ciò che aveva fatto.
<< non sei nemmeno un po' triste?>>
Chiesi a denti stretti.<< huh? Di cosa stai parlando?>>
<< l'hai ucciso, hai ucciso la persona con cui sei cresciuta, colui che un tempo consideravi tuo fratello, come puoi non essere in pena!>>
Dissi alzando sempre di più la voce e stringendo i pugni.
<< ho ucciso un umano, non c'è bisogno di farne un dramma >>
Disse freddamente.
<< tu non hai ucciso un umano, hai ucciso Tom>>
<< Tom è cessato di esistere nel momento che ha sacrificato la sua immortalità>>Digrignai i denti e cercai di trattenere la rabbia.
Il suo sguardo si focalizzò su di me ed emise una leggera risata.
<< lo sai, mi piace la tua espressione.
Così infuriata e desiderosa di sangue, fa risaltare meglio la tua vera natura >><< SEI FORSE MALATA?! NON PARLARE COME SE MI CONOSCESSI>>
<< oh ma io ti conosco meglio di quanto pensi>>
Disse mentre si sedeva su una vecchia sedia alla mia destra.
<< ora voglio raccontarti una storia.
c'era una volta un valoroso demone e la sua bellissima compagna, erano molto innamorati e un giorno ebbero una figlia.
Costei sembrava essere in salute, ma poco dopo la sua nascita morì.
I genitori disperati, ricorsero al più grande taboo esistente e cercarono di riportare in vita la figlia, ma prima che potessero completarlo vennero scoperti e portati alla corte di Lucifero.
La pena per atti simili era la morte, ma dato che la demone ricopriva una carica molto utile al sovrano venne risparmiata e accecata,ma non fu lo stesso per il compagno, che venne decapitato e trascinato per tutto l'inferno.
La storia finisce qui, ma c'ho che molti non sanno è che , grazie al rituale, l'anima della figlia venne salvata e mandata sulla terra per reincarnarsi in un umano.
Non trovi curioso che questa creatura portasse il nome di Erin?>>
<< tu sei completamente pazza>>
Dissi con un filo di disgusto.<< non mi importa se decidi di credermi o no, peggio per te>>
Finì ,alzando le spalle.Però, questo potrebbe centrare qualcosa con la voce di quella donna.
Poco dopo mi concentrai sulla sua spalla e notai una grossa infezione arrossata nel punto esatto in cui Tom l'aveva trafitta.
Non si era rigenerata.
Poco dopo si accorse che stavo fissando la ferita e con tutta calma parlò.
<< non si rigenerà, le armi sacre hanno un effetto permanente su di noi, non guardarmi come se ti facessi pena>>
<< ma tu mi fai pena, sei una creatura penosa e solitaria.
Non vivi per niente e non sei mai riuscita a scoprire le gioie della vita.Hai sempre vissuto nell'odio e nella vendetta.
Mi fai davvero pena.>>
In quel momento, il suo sguardo si accese e i suoi occhi sanguinari si posarono si di me.
Si alzò dalla sedia e si avvicinò a me.
Mi afferrò il collo con una mano e cominciò a stringere.
<< sai, pensavo di tenerti in vita fino all'arrivo di Lucas, ma con il tuo atteggiamento da saputella del cazzo mi hai davvero stancata.
È ora di incontrare il tuo caro paparino Erin.>>
Strinse sempre di più e l'aria cominciò a mancarmi, ma quando pensai di essere spacciata sentimmo un forte tonfo e vidi una parte della parete venire distrutta dall' esterno.
<< ti giuro che se non la lasci immediatamente, le peggiori pene dell'inferno ti sembreranno carezze in confronto a ciò che ti farò >>.
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That day [in revisione]
ParanormalPrimo libro della trilogia una ragazza semplice di 20 anni con il sogno di scappare dalla monotonia della sua città e trovare un motivo per non essere dimenticata. Lui, una belva dall'aspetto di un bellissimo ragazzo senza sogni e aspettative. L'u...