04.

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"Quando sento il tuo nome pronunciato da altre persone giro la testa come se mi appartenesse"

«Thomas, hai una riunione tra due ore svegliati!»
«Isabelle!» Thomas si svegliò da un traumatico sogno con il suo nome sulle labbra.
«Thomas tutto okay?» chiese preoccupato Patrick poggiando il retro della mano sulla sua fronte.
«Si..» disse Thomas scendendo dal letto, ormai gli incubi facevano parte della sua routine giornaliera, la sognava sempre.
«Hai un po' di febbre, ti vado a comprare le medicine. Ci vediamo in ufficio» disse Patrick prima di andarsene. Thomas aprì la porta della sua cabina armadio e scelse una camicia bianca e un classico pantalone nero senza giacca, faceva troppo caldo per mettere la giacca.

«Buongiorno Consuelo, una camomilla grazie» disse il ragazzo prendendo posto al bancone.
«Non vuoi da mangiare?» chiese preoccupata la governante
«Mh no.» disse Thomas sospirando.
Silenziosamente bevve la sua camomilla poi si diresse verso il suo abitacolo, McDonald lo aspettava.

«Buongiorno signore» disse Victor aprendo la porta a Thomas. «Victor» ricambiò il saluto col cenno della testa.
Il viaggio fu silenzioso, non aveva tanta confidenza con Victor o meglio non aveva rapporti stretti con lui, era solo un autista.
Arrivò in ufficio in ritardo ma ultimamente non gli importava tanto, da quando Isabelle se ne era andata non gli importava più di niente.
«Buongiorno Thomas! Ho una cosa da dirti» disse Lola la receptionist.
«Giorno. Dimmi.»
«Abbiamo bisogno di nuovi dipendenti, tredici persone si sono licenziate nel giro di tre mesi e secondo Backster i profitti sono calati del 0.9%» disse preoccupata Lola e Thomas si mise le mani tra i capelli. Era troppo occupato a pensare ad una ragazza che se ne era andata perché come Hilary, come la sua famiglia, nessuno lo voleva.
«Okay, grazie ne parlerò con Lee» fu l'unica cosa che riuscì a dire. Velocemente salì all'ultimo piano e dopo aver salutato Joshua andò nel suo ufficio.
«Ei' Pat, abbiamo un problema» disse Thomas buttando la sua ventiquattrore sul divanetto.
«Si ho saputo tieni queste..» replicò Patrick passandogli le medicine appena comprate.
«E ora?» chiese preoccupato Thomas. «Dobbiamo agire. Faremo colloqui e troveremo nuovi soci. Oggi abbiamo un colloquio con una certa Iliana Brench, segretaria di...» Patrick tirò fuori da un cassetto nero un file con scritto sopra Bernard. «Franca Bernard, proprietaria di una catena di negozi» disse per poi guardare Thomas.
«D'accordi, dobbiamo concludere l'affare e firmare il contratto con loro» Thomas si incoraggiò e si sedette sul divanetto.
«Tra mezz'ora sarà qui» lo informò Patrick navigando nel web.

                      ***

«Insomma cosa cercate» chiese irritato Thomas, era più di un'ora che la signorina con girava intorno all'argomento.
«Vorremmo firmare il contratto ma a due condizioni» disse la signorina castana dagli occhi color nocciola con delle labbra piccole e piene e un sorriso sensuale che attirò molto Patrick, era paca nel parlare e molto seducente. «Ovvero?» chiese Patrick lanciando occhiatine alla signorina. «Vogliamo lo sconto del trenta percento e diventare soci della società» disse la signorina accavallando le gambe. «È fuori discussione» sentenziò Thomas. «Thomas...» lo rimproverò Patrick. «No. Lo sconto se lo vuole sarà del quindici percento e io.non.divido.la.mia.società con delle donne» disse fulminando con lo sguardo Iliana.
«Quindi penso che non firmeremo un bel niente» concluse la ragazza facendo per alzarsi. «Ma no! Possiamo ancora concluderlo, le proponiamo uno sconto del venti percento e materie di ottima qualità» disse Patrick e la ragazza ci pensò.
«Venticinque» disse Illana «È assurdo» replicò Thomas irato uscendo dallo studio.
«Un attimo» disse Patrick correndo dietro all'amico. «Tom che cazzo stai facendo? Ci servono soldi!» gli urlò contro. «Vaffanculo Patrick, ti cedo parte dell'azienda e tu ora ti senti il capo? Il capo sono io e non voglio cedere la mia società a una troia qualsiasi, okay? No. Se non le stanno bene le mie proposte può anche andare a farsi fottere» Thomas gli sputò tutto in faccia, non ne poteva più. «Okay, farò finta di non aver sentito tu tutte le offese ma seriamente dobbiamo venirci incontro, in meno di due mesi questa azienda crollerà!» Patrick provò a farlo ragionare, non era più il Thomas di una volta, da quando quella rossa era entrata nella sua vita era diventato un rammollito ubriacone, forse preferiva il Thomas di un tempo, freddo e terribilmente malvagio.
«Okay» Thomas si arrese perché infondo sapeva che Patrick aveva ragione, avevano bisogni di soldi.

«Scusi signorina, non ha preso la camomilla mattutina» disse Patrick una volta tornato in ufficio per rompere il ghiaccio e questa cadde in una risata isterica che irritò molto Thomas
«D'accordo, passiamo agli affari» disse Thomas sedendosi davanti alla ragazza.
«Vi facciamo il venti percento di sconto, non di più e un contratto di ventiquattro mesi con pubblicità di un mese» disse Thomas in modo professionale rigido e sicuro. «Ampli» lo invintò la signorina. «Vi diamo le materie a duecentomila dollari e vi facciamo pubblicità a spese nostre per un mese» disse Thomas facendo roteare gli occhi. Patrick prendeva appunti e Iliana valutava l'offerta. «E un'altra cosa» «Un pranzo con lei?» chiese Iliana guardando maliziosamenteThomas che indifferente accettò; non gli importava, se ciò l'avrebbe aiutato a farle firmare il contratto l'avrebbe fatto.
«Perfetto quindi è andata!» disse felice Patrick. «dopo il pranzo firmerò il contratto» disse la ragazza facendogli l'occhiolino.

                        ***

«Signor Willows questa camicia le sta d'incanto» disse Iliana sbattendo le ciglia e Thomas annuì con la testa sorseggiando un bocchiere di Bolgheri.
«Vedo che non parla molto» disse la donna strusciando il suo piede sulle ginocchia di lui da sotto il tavolo.
Thomas sobbalzò dallo spavento e si avventò sull'insalata condita davanti a lui.
«Sa, a me eccitano gli uomini dalle poche parole» disse con voce rauca la ragazza.
«Questo vino è ottimo» disse Thomas cercando di cambiare discorso evidentemente nervoso.
«Be' botte piccola vino buono» disse la ragazza toccandosi vanitosamente i capelli. «Mh... punti di vista» disse con nonchalance Thomas, aveva capito il doppio senso; la ragazza era bassa e quella frase era una esplicita offerta di prestazioni.
«Senta signor Willows, se lei mi darà ciò che cerco firmerò il contratto e parleremo bene di lei ovunque» disse la ragazza a bassa voce.
Era sensata quella richiesta, avrebbe fatto milioni solo perché ha scopato con una gallina dalla vagina bollente.
«Quando?» chiese Thomas. «Quando vuole, sarò in città per due giorni» disse la ragazza alzandosi dalla sua sedia per mettersi in braccio a lui. «Sai, le tue labbra sono così rosa e invitanti» disse la ragazza strofinandogliele con l'indice, Iliana si era seduta sul suo pene e ci si strusciava sopra, Thomas si stava innervosendo perché dopo Isabelle non aveva toccato nessuna donna.
«Vieni da me stasera alle dieci» disse la ragazza mettendo un biglietto da visita nel taschino della camicia di Thomas.
«Grazie per il pranzo» disse Iliana prima di lasciargli un bacio sul mento e alzandosi per andarsene.
Thomas batté il pugno sul tavolo, per far firmare un foglio ad una cagna ci doveva anche andare a letto, una volta non era un problema per lui, se la faceva con tutte ma da quando Isa.. okay doveva solo dimenticarla.
Dopo aver pagato uscì dal ristorante e decise di tornare in ufficio a piedi, accese una sigaretta e con fare molto elegante si avviò per le strade di Manhattan.
«Isabelle!» Thomas senti quel nome urlato provenire dalla sua destra e di scatto si girò, la cerco con gli occhi ovunque, corse verso quella parte.
«Isabelle amore mio fai più attenzione» era una signora che rimproverava sua figlia. Ci aveva creduto, sperato ma niente, non sarebbe mai tornata.
Sbuffò e riprese a camminare fino a quando non arrivò alla Willows Entrrprise.

N/A

Che ne pensate di Thomas senza Isabelle? È così triste... ora c'è di mezzo anche quella gallina di Iliana Brench segretaria di Franca Bernard ovvero colei che sta organizzando un evento nel locale di Isabelle.. che succederà?
Commentate!

Ps: volevo informarvi che per qualsiasi domanda potete scrivermi su ask @CatiaNwabueze, risponderò alle vostre domande e critiche e su Instagram a nome di __LadyC__per gli extra delle varie storie... con questo mi dileguo :)

CAPITOLO REVISIONATO

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