Qualcuno Sta Entrando In Casa

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È notte e sei nel tuo letto.
Il caldo è soffocante perciò hai deciso di dormire in canottiera e mutande ed il ventilatore è acceso alla massima potenza. Ti verrà un bel raffreddore con quel coso puntato addosso tutta la notte, ma te ne freghi. Il caldo è troppo.

Ti stai addormentando, sei in quella fase in cui non capisci più se stai pensando tu o sono già sogni. Hai una vaga consapevolezza della stanza attorno a te, ma ormai sei sempre più dentro i tuoi sogni.

Improvvisamente senti un rumore strano. Qualcuno sta aprendo la tua porta di casa!
Ti preoccupi un po', ma poi capisci che probabilmente le pareti sottili hanno fatto sembrare il suono proveniente da casa tua mentre magari è il vicino che ha fatto le ore piccole.

Senti chiaramente che qualcuno sta entrando in casa, ma ti ripeti che sono sempre le pareti sottili e la dormiveglia ad illuderti.

La porta si richiude, dolcemente, un TLACK lieve e poi silenzio.

Ti addormenti definitivamente.

Improvvisamente ti svegli sentendo un dolore lancinante alla gamba. Urli, ma qualcosa ti blocca le labbra. Nastro isolante. Guardi spaventato verso la gamba dolorante e le urla che vorresti lanciare sembra quasi che vogliano farti esplodere la testa.

Un uomo ti sta strappando il muscolo a morsi!

Tenti di liberarti, ma lui ti afferra con mani salde e forti. Ti guarda e sorride malignamente, la bocca grondante del tuo sangue e pezzi della tua carne.

Il pazzo comincia ora a mordere con più vigore, ha afferrato qualche nervo e la scossa elettrica che ricevi ti stordisce per qualche attimo. Tenti di prenderlo a pugni, ma le tue mani sono legate alla testata del letto.

Inizi a piangere, a tentare di implorare pietà, ma quello non sembra minimamente accorgersi dei tuoi versi e pianti.

Continua a mangiare la gamba. Ad un tratto comincia a dare fortissimi morsi salendo più in alto.
Ti morde la coscia e recide un'arteria e qualche nervo. Altra scossa elettrica terribile. La pancia, lì indugia un po' di che con la coscia. Morde con più gusto, sembra quasi che adori assaporare la tua ciccetta. Un morso all'altezza del cuore impazzito. Vuoi farla finita, vuoi che mangi il tuo cuore come pensi che voglia fare così il dolore smetterebbe all'istante, ma no, lui continua più su. Un lieve morsetto nel collo. Non danneggia nulla di vitale, non vuole ucciderti subito, vuole divertirsi ancora con te e nutrirsi della carne più fresca che ci sia:
La carne viva.

Morde il tuo mento, stacca via tutta la cartilagine. Tu ormai sei inerme, non riesci a muovere le gambe, non ci provi nemmeno. Il tuo corpo è scosso da convulsioni involontarie. Che diamine sarà successo al tuo sistema nervoso? Il troppo dolore lo ha mandato in tilt?
Percepisci chiaramente ogni piccola goccia di sangue che fuoriesce copioso da tutti i punti in cui le fauci di quel maniaco hanno lacerato il tuo colpo.

L'uomo di guarda in faccia, il volto a pochi centimetri dal tuo. Il terrore, se possibile, cresce ancora di più. Gli occhi di quel pazzo sono euforici e spaventosi, se il diavolo esistesse avrebbe sicuramente quegli occhi e quella faccia intrisa di sangue.

I denti dell'uomo si conficcano nel tuo zigomo, staccandolo. Mastica la tua carne davanti a te, compiaciuto come un alunno che ha preso un buon voto in un compito in cui si aspettava un 3. Morde il tuo naso, ne stacca buona parte.

Col tuo viso ha finito, ora sembra nuovamente interessato al tuo cuore. Muove rapido una mano verso il tuo organo vitale e...

Ti svegli. Ti guardi attorno. Scoppi a ridere.

Hai di nuovo sognato quello che provano le tue vittime quando le vai a trovare.
Questo ti fa amare ancora di più quello che fai ogni secondo martedì del mese.

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