Sei sotto le coperte al caldo mentre fuori imperversa un brutto temporale.
Un tuo amico d'infanzia ti ha invitato a passare qualche giorno con lui nella sua casa in montagna. Hai accettato, tuttavia il viaggio è stato stancante e avete deciso che sarebbe stato meglio riposare. Così il tuo amico ti ha accompagnato in camera tua e poi si è diretto in camera sua a pochi metri di distanza. Ti ha invitato a comportarti come se fosse casa tua... a patto che non avessi aperto la porta che si trova di fronte al tuo letto, è vecchia e ha i cardini rotti e porta a uno stanzino vuoto.
Questo è quello che il tuo amico ti ha detto.
Ora che la guardi meglio la porta non sembra affatto vecchia. Immagini che la stanza del tuo amico e la tua siano comunicanti e che il tuo amico voleva farti uno scherzo ma sei troppo stanco per controllare, quindi spegni la luce, abbassi le persiane e provi ad addormentarti.
Durante la notte senti dei rumori, qualcuno sta bussando alla porta che si trova nella tua stanza capisci subito che quello che avevi immaginato è vero, lo riconosci in quel bussare. È il codice che avevate inventato e che usavate da ragazzi. Il tuo amico ti sta chiedendo se vuoi giocare. Rimani stupito. È tardi e non hai voglia di alzarti, e rispondi da sotto le coperte che non ti va. Il tuo amico insiste e quel bussare è troppo rumoroso per ignorarlo. Allora decidi di alzarti e di rispondergli faccia a faccia. Ti dirigi verso la porta che separa le vostre camere completamente immerso nel buio, l'unica fioca luce proviene dal tuo cellulare che usi come torcia. Abbassi la maniglia e tiri con forza.
Ciò che vedi è uno stanzino vuoto ma la tua nuca viene colpita da un caldo sospiro, alle tue spalle c'è qualcosa.
Qualcosa che ha voglia di giocare.