Capitolo 16

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Faceva sempre più freddo con il passare delle settimane.

"Presto ci sarà il gelo sul terreno" le sorrise una mattina Lexa. Clarke stava fuori con lei mentre lavoravano all'addestramento dei cuccioli. C'era molto più lavoro di quanto pensasse, ma era disposta a impegnarsi. Finora, Lucky e Hope sapevano come sedersi e restare e stavano lavorando sul comando 'vieni'.

"Quindi li premiamo ogni volta che fanno qualcosa, giusto?" chiese Clarke, cercando di ricordarsi tutto ciò che Lexa le aveva detto.

"Esatto, rinforza il comportamento positivo" Lexa sorrise. "Vieni qui, Skip, andiamo" lo fece vedere e diede una pacca sulla testa di Skip quando lui si avvicinò. "Bravo ragazzo".

Sorrise mentre i cuccioli seguivano Skip. Clarke notò che lo seguivano ovunque e poteva quanto lui fosse protettivo nei loro confronti.

"Ok" indietreggiò di qualche metro. "Lucky, vieni" ordinò e lo guardò guardarsi avanti e indietro prima di trotterellare verso di lei. Si chinò, gli diede il suo premio e lo prese in braccio. "Che bravo ragazzo" Clarke lo baciò sulla testa prima di rimetterlo giù.

Erano già cresciuti molto e Clarke sapeva che non sarebbe stata in grado di prenderli in braccio per sempre.

"Vedi, ci stanno prendendo la mano" Lexa grattò dietro l'orecchio di Hope e alzò una mano e Hope si sedette, scodinzolando velocemente. La bruna fece un passo indietro e la cucciola rimase dov'era anche se stava piagnucolando e praticamente vibrando. "Brava ragazza, vieni".

Hope caricò e sembrò che volesse scontrarsi con le gambe di Lexa, ma la padrona alzò di nuovo la mano e Hope si sedette obbediente mentre la bruna le dava un dolcetto.

Clarke applaudì e era così grata che Lexa fosse lì per aiutare. Sapeva che erano i suoi cani, ma sembravano più i loro. Aveva odiato non aver mai nulla di suo con Finn, ma con la ragazza desiderava condividere tutto.

Pensava do aver conosciuto l'amore quando lei e Finn si erano incontrati per la prima volta, ma non era niente in confronto ai sentimenti che Lexa evocava in lei.

"Ben fatto, ragazza" gridò Clarke e Lexa le sorrise. "Stavo parlando di Hope, ma anche tu hai fatto bene" rise quando la ragazza fece un ampio inchino. "Nerd".

Lexa coprì la distanza tra loro e le avvolse le braccia intorno alla vita. "Stupida" sussurrò prima che le labbra della bruna fossero sulle sue in un bacio dolce e tenero che Clarke desiderò continuare in un posto privato.

Voleva Lexa e non era sicura di quanto ancora avrebbe potuto aspettare.

"PDA!!!!" Raven urlò mentre lei e Anya camminavano verso di loro. Lexa interruppe il bacio ma continuò a tenerle un braccio intorno alla vita mentre entrambe si guardavano. Amava stare tra le braccia della bruna e amava ancora di più il fatto di non vergognarsi di stare con lei.

"Stai zitta, Rae," gridò Lexa mentre i cani abbaiavano e correvano in cerchio attorno ad Anya e Raven.

"Lo sai che non lo farà," Anya portò le loro mani giunte alle labbra, e Clarke era leggermente gelosa della loro intimità. Si chiedeva se sarebbe mai arrivata al punto in cui si sarebbe sentita completamente a suo agio con tutto, come Raven.

"Ha ragione," Raven alzò le spalle e la guardò, "Possiamo parlare?"

La presa di Lexa si strinse leggermente sul suo fianco, ma lei la baciò sulla guancia e fece un passo indietro.

"Umm, ci stavamo allenando...." Si interruppe, insicura di voler avere questa conversazione ma sapeva di doverla fare. Clarke era riuscita ad evitarlo per settimane, ma sapeva che non poteva continuare a farlo.

LA CADUTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora