Finirono le faccende mattutine giusto in tempo. Di sera sarebbe arrivato un temporale, ma Clarke era proprio dove voleva essere: a letto, sdraiata sopra Lexa, entrambe nude e alla luce della sera. Strofinò il naso contro il suo collo e aveva sfiorato con le mani i fianchi della bruna. "Sei meravigliosa, lo sai, vero?" avevano appena trascorso l'ultima ora facendo sesso. E Lexa stava facendo ancora del suo meglio per riprendere fiato.
"No, tu lo sei" Lexa mise una mano dietro la testa di Clarke e la tirò giù e iniziò a baciarla. La testa della bionda girò e l'eccitazione di diffuse in lei. "Dio, ti amo".
"Ti amo anch'io" Lexa la baciò di nuovo.
"Sono felice che mia madre non resti più qui" sussurrò Clarke. "Non dobbiamo più stare zitte".
"Mi dispiace dirtelo, amore, ma sei tutt'altro che silenziosa" rise Lexa quando Clarke le pizzicò il fianco.
"Touche" concordò Clarke. "Sono contenta che si trasferirà qui tra un paio di settimane per sempre. Non me l'aspettavo". Erano passate alcune settimane da Natale e sua madre se n'era andata per tornare a lavorare con il preavviso di due settimane.
"È una cosa buona, vero?" chiese Lexa, scostando i capelli di Clarke.
"Sì, lo è" Clarke sorrise. "Ora avrò tutte le mie persone preferite in unico posto" si rilassò accanto a Lexa, godendosi l'intimità del momento. Erano momenti come questi che la bruna assaporava.
"Sei proprio una romantica" scherzò Lexa. "Ma mi piace".
"Come vuoi, comandante occhi a cuoricino" ribatté Clarke, riferendosi al soprannome che Anya e Raven le avevano dato.
"Le odio" Lexa mise il broncio, ma Clarke si affrettò a scacciarlo con un bacio.
"Stai dicendo che non è vero?" Clarke sbatté le ciglia. "Non hai gli occhi a cuore quando mi guardi?"
Lexa scosse la testa. "Lo sai che è così. Odio che mi prendano in giro per questo".
"Ci prendono in giro su tutto, tesoro" Clarke alzò le spalle. "Ormai dovremmo esserci abituate".
"Penseresti" Lexa rise e le fece rotolare, ma rimase librata sopra Clarke. Sembrava che la bionda non fosse più spaventata dall'essere bloccata, almeno non da lei.
Fece scorrere un dito lungo il fianco di Lexa fino all'interno della coscia. "Siamo pronti per un altro giro?"
Un colpo alla porta le interruppe.
"Meglio che sia una cosa bella" mormorò Lexa. "Che c'è?" urlò, ma posò i fianchi contro Clarke.
Clarke trattenne il gemito mentre il sesso della sua ragazza scivolava contro il suo e le afferrò il culo piccolo per farlo restare al suo posto. Lexa sorrise diabolicamente e colpì la bionda così tanto che dovette morderle la spalla per rimanere in silenzio mentre raggiungeva l'orgasmo.
"Cazzo..." sussurrò. "Sarai la mia morte".
"In senso positivo, spero" sorrise Lexa.
La porta si spalancò, facendole sobbalzare. Lexa sentì Clarke irrigidirsi sotto di lei, ma notò che si rilassò quando sentirono la voce di sua sorella. "Oh mio Dio!" Anya strillò. "Non volevo vedere il culo nudo di mia sorella oggi" si coprì il viso.
"Beh, la prossima volta non irrompere" si irritò Lexa.
Anya fece segno loro di coprirsi. "Beh, questo è importante e non può aspettare".
Lexa sospirò, si allontanò da Clarke e le coprì con la coperta. "Siamo coperte".
"Bene" Anya passeggiava avanti e indietro. "Abbiamo un problema".

STAI LEGGENDO
LA CADUTA
FanfictionStoria Clexa. Non l'ho scritta io, ma StormChaser1117 sul sito archieveofourown.org. Io mi occupo di tradurla in italiano, spero di farlo in modo corretto. Clarke ha avuto una storia con Finn per così tanto tempo, che si è dimenticata cosa vuol dir...