Le porte della stalla erano ancora visibili mentre correva verso di esse, ma le fiamme lambivano i lati. Lexa si fece strada attraverso l'inferno. Tutto ciò che poteva vedere era il fuoco che si stava diffondendo rapidamente. Sapeva che il fieno e il vecchio legno sarebbero stati un'ottima legna da ardere, ma la sensazione che fosse una cosa intenzionale la rodeva. Immediatamente, il calore e il fumo la avvolsero, ma non lasciò che questo la fermasse. Non poteva. Il sudore le imperlava la fronte e la schiena e cominciò a tossire, ma le grida dei cavalli la fece procedere. Non c'era modo che non salvasse i cavalli. Non poteva lasciarli morire, nemmeno se poteva farne a meno. C'erano dieci cavalli nella stalla e sapeva che alcuni di loro erano già scappati o erano stati liberati prima che l'incendio peggiorasse.
Guardando indietro verso la porta che non era ancora coperta dalle fiamme, Lexa si precipitò in avanti, ma poté sentire ancora le grida di Clarke sopra il ruggito del fuoco, che le straziò il cuore. Non voleva lasciarla da sola, ma sapeva che sarebbe stata al sicuro fino al suo ritorno. Una mano le afferrò il braccio, facendola fermare e girarsi. "Cosa?"
"Che cazzo stia facendo?" Anya strillò. "Lexa! Ti farai uccidere!" poté sentire il panico nella voce di sua sorella, ma non aveva tempo da perdere.
"Salvo i cavalli" Lexa tirò via il braccio. "Non li lascerò bruciare vivi".
"Non sono più importanti della tua vita!" sbottò Anya, allungandosi di nuovo verso di lei, ma Lexa fece un passo indietro fuori portata.
"Devo salvarli. Devo!" le lacrime le rigarono il viso a causa del fumo che usciva.
"Vengo con te!" Anya urlò mentre le fiamme ruggivano intorno a loro. "Non ti lascerò andare da sola!"
"No, torna da Raven, An!" Lexa scosse la testa. "Ha bisogno di te!"
"Accidenti! Ho bisogno di mia sorella!" ringhiò Anya. "Non posso perderti!".
"Tornerò fuori, lo prometto" Lexa guardò negli occhi sua sorella. "Per favore, assicurati che Clarke sia al sicuro e lontana dal fuoco" implorò. "Per favore, An".
"LO giuro su Dio se non esci..." Anya distolse lo sguardo e si schiarì la gola perché entrambe sapevano che non poteva fare nulla. "Assicurati di tornare!"
"Prometto! Vai!" Lexa si allontanò e vide Gustus piombare dentro e sollevare Anya da terra e portarla verso la porta. L'aiutò ad alleviare il suo senso di colpa il fatto che la sorella si sarebbe presa cura di Clarke. Si premette contro il muro evitando le fiamma che si stavano propagando velocemente. Spalancò i box, ma il fumo divenne così intenso che quasi non riusciva a vedere. Lexa cadde in ginocchi, tossendo forte prima di inciampare quando sentì un forte schianto sopra di lei.
Lexa alzò lo sguardo e vide che parte del tetto stava cedendo e cominciò a crollare proprio addosso a lei. si tuffò di lato e colpì violentemente la terra compattata, la sua spalla subì la maggior parte dell'impatto, facendola gridare di sorpresa. Schegge di legno, travi e braci ardenti piovvero intorno a lei mentre si copriva la testa, ma poté sentire i detriti colpire ovunque mentre cadevano.
Quando stabilì che era abbastanza sicuro muoversi, Lexa si tolse la maglietta e la usò per coprirsi il viso. Sentiva i vari tagli sul suo corpo e sapeva che dopo tutto questo avrebbe avuto dei lividi, ma se fosse riuscita a salvare tutti i cavalli, ne sarebbe valsa la pena. Sentì qualcosa scorrerle negli occhi, ma lo asciugò velocemente e continuò a muoversi. Aprì qualche altro box e cavalli scapparono velocemente. Era quasi alla fine della fila. Aveva un ultimo cavallo da liberare e poi anche lei avrebbe potuto sfuggire a questo inferno. Era solo un po' più lontano.
Ares era nell'ultimo box e Lexa riuscì a distinguere i suoi strilli sopra il fuoco furioso. Doveva tirarlo fuori. Clarke non l'avrebbe mai perdonata se non lo avesse salvato. Si fermò di colpo quando vide una trave caduta che bloccava il box del cavallo e lo teneva intrappolato. La bruna imprecò sottovoce, cercando disperatamente un altro ingresso o qualcosa che rompesse la trave. Si ricordò dell'ascia che teneva appesa al muro e la cercò a testoni. Il muro era caldo al tatto e le sue mani bruciavano, ma non si fermò finché non afferrò il manico.
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LA CADUTA
أدب الهواةStoria Clexa. Non l'ho scritta io, ma StormChaser1117 sul sito archieveofourown.org. Io mi occupo di tradurla in italiano, spero di farlo in modo corretto. Clarke ha avuto una storia con Finn per così tanto tempo, che si è dimenticata cosa vuol dir...