Capitolo 40

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Lexa sbatté le palpebre a aprì lentamente gli occhi. Era sempre davanti al sole. Era stato radicato in lei da quando aveva comprato quel posto. Era la vita di gestire il proprio ranch. La vita era diventata ancora migliore dopo che Clarke era entrata in scena. Non poteva credere che fossero passati tre anni dal giorno in cui la bionda era entrata nella sua vita. Ogni giorno con lei era una benedizione e si innamorava ancora di più ogni giorno che passava.

"Tesoro, Clarke..." scostò i capelli biondi dal viso. Clarke era dalla sua parte con il braccio gettato sullo stomaco sul suo stomaco e le loro gambe erano intrecciate. Amava quanto fosse tenera soprattutto quando aveva sonno.

"No!" Clarke piagnucolò. Un sorriso le attraversò il viso quando la bionda si avvicinò e seppellì la testa nel collo. Clarke coprì entrambe con la coperta. "Non ancora".

"Amore, è ora di alzarsi" Lexa accarezzò il dorso nudo di Clarke, godendosi la pelle liscia e setosa sotto la punta delle dita.

"Ancora cinque minuti" mormorò Clarke assonnata. "Ci siamo appena addormentate".

"Di chi è stata la colpa?" Lexa inarcò un sopracciglio quando Clarke spostò la testa indietro per guardarla.

"Ehì" ringhiò rocamente, ma non calorosamente. "Non è stata colpa mia".

Lexa rise. Amava la loro routine mattutina. Quella mattina, però, fu più dura del solito. Clarke non era l'unica a sentire gli effetti di sole tre ore di sonno. Sarebbe stata una lunga giornata.

"Ok, amore" baciò la sommità della testa di Clarke. "Vado a prendere il caffè".

"Ti amo" Clarke si lasciò cadere sul letto quando Lexa si alzò. "Sei la migliore" mormorò.

"Ti amo anch'io" afferrò la vestaglia. "Torno subito".

Il russare sommesso di Clarke fu la sua unica risposta. Lexa sorrise affettuosamente quando la moglie si mosse e la sua mano sinistra si allargò sul suo cuscino. Fece scorrere il pollice sull'anulare della bionda e sulla fede nuziale. Ricordava ancora il giorno del matrimonio come se fosse ieri. Si erano sposate lì nel ranch in autunno, con le foglie che cambiavano e il sole che tramontava. Era stata una giornata perfetta, alla quale erano stati presenti solo i loro amici più cari e la famiglia.

Lanciò un'occhiata alla foto del loro matrimonio sul comò. Lexa indossava uno smoking e Clarke era splendida in un abito da sposa semplice, ma elegante. Era stata una visione da vedere. Era una foto sincera: Clarke le tirava la cravatta per un bacio. Entrambe avevano grandi sorrisi sui volti mentre le loro bocche erano a pochi centimetri di distanza. Per lei, era ovvio quanto fossero innamorate e anche per tutti gli altri che avevano visto la foto o loro insieme. Fu uno dei giorni più belli della sua vita e uno che non avrebbe mai dimenticato. Raven e Anya le chiamavano ancora follemente innamorate come se proprio loro potessero parlare.

Entrò a piedi nudi nella cucina che non era cambiata molto, a parte alcune opere d'arte di Clarke adiacenti alle pareti e altre foto. La casa era molto più di una casa adesso e Lexa ne amava tutto. Poteva sentire il delizioso aroma di caffè appena preparato. Avere una caffettiera automatica era una benedizione e su cui aveva fatto sicuramente una pazzia. Dopo aver preparato il caffè di entrambe con panna e zucchero per Clarke, bevve il suo primo sorso della giornata.

"Buongiorno, Lex" la voce di sua sorella le fece alzare lo sguardo con un sorriso.

"Buongiorno, An" Lexa si appoggiò al bancone mentre Anya si serviva una tazza. "Dov'è Rae?"

"Sta ancora dormendo" sorrise. "Clarke?"

"Uguale" Lexa guardò sua sorella per un momento. "Hai qualcosa in mente, di cosa si tratta?"

LA CADUTADove le storie prendono vita. Scoprilo ora