LA CADUTA

Capitolo 28

Abby era tornata a casa all'inizio di dicembre, ma aveva promesso che sarebbe tornata per Natale. Vide il sollievo e la felicità sul volto di Clarke cosa che la rese felice. A Lexa era piaciuto conoscere Abby e non vedeva l'ora di passare più tempo con lei. Si era adatta a tutti e aveva aiutato anche nei lavori del ranch, il che era stato un vantaggio. Non vedeva l'ora che tornasse.

Era stata fissata una data in tribunale per il tre e Lexa non poteva fare a meno di essere nervosa per Clarke. Sperava che Finn non si facesse vedere, ma giurò che l'avrebbe protetta a tutti i costi se di fosse presentato. Era notte fonda e la bionda non era ancora andata a leto perché stava dipingendo. Il fatto che le piacesse il suo regalo la fece sorridere. L'eccitazione negli occhi azzurri fece danzare le farfalle nel suo stomaco. L'aveva controllata un'ora prima, ma Clarke non l'aveva notata, il che per lei andava bene.

Era interessane vedere Clarke così assorbita da qualcosa che amava. Sorrise quando vide Skip e Lucky oziare nella stanza con lei, ma Hope era rimasta al suo fianco questa volta e al momento era raggomitolata accanto a lei mentre cercava di leggere un nuovo libro di uno dei suoi autori preferiti. Lexa continuava a distrarsi pensando alla sua ragazza. Anche se amava avere Abby lì, era passata più di una settimana dall'ultima volta che avevano fatto l'amore. Non vedeva l'ora di stare di nuovo con lei. Il libro che aveva tra le mani non le fu d'aiuto in quanto c'era una scena d'amore tra i due personaggi principali, che l'ha fatta eccitare e infastidire.

Pensò brevemente di prendersi cura di se stessa, ma avrebbe preferito avere le mani di Clarke su di lei piuttosto che le sue. Lexa alzò lo sguardo e vide la sua ragazza indugiare sulla soglia con delle vecchie magliette bianche sfilacciate attorno al colletto, quasi come se lo desiderasse. I capelli biondi erano raccolti in uno chignon disordinato e non indossava nient'altro. Il suo sguardo vagò su di lei e Lexa si leccò le labbra mentre osservava la visione davanti a lei. Clarke era la donna più bella che avesse mai visto e, in quel momento, quando la bionda incontrò il suo sguardo, si innamorò ancora di più di lei, se possibile.

"Ciao" Clarke si appoggiò alla porta con un piccolo sorriso. Le sue gambe nude erano incrociate alle caviglie mentre Lexa sentiva il suo sguardo su di lei. Al momento si stava rilassando in boxer e canottiera nonostante il freddo fuori, ma con il fuoco acceso nella stanza, non aveva freddo, ma i suoi capezzoli si indurirono allo sguardo accaldato della bionda.

"Ciao" puntò il dito verso Clarke. Aveva bisogno di toccarla, baciarla, sentirla e ne aveva bisogno adesso. Non poteva più aspettare.

Il sorriso di Clarke si allargò mentre faceva passi lenti e deliberati verso il loro letto. Al pensiero, il sorriso di Lexa sbocciò sul suo viso perché considerava la stanza e il letto come il loro. Dopotutto la sua ragazza aveva trasformato la sua stanza in uno studio mentre passava ogni notte con lei.

"Ho perso la cognizione del tempo" Clarke salì sul letto mentre Hope saltò giù e attraversò la sanza fino alla pila di coperte su cui si trovavano Skip e Lucky dopo aver seguito la bionda. Lexa gettò da parte il libro, afferrò i fianchi della sua ragazza e se la mise in grembo.

"Va tutto bene. Hai finito?" chiese Lexa, tracciando con il dito il collo di Clarke fino alla clavicola. Sapeva che stava lavorando a questo pezzo come regalo di Natale per sua madre.

"Sì" Clarke si abbandonò al suo tocco, chiudendo gli occhi con un sospiro rilasciato dalle labbra.

"Posso vederlo?" Lexa fece scorrere il pollice sulle labbra di Clarke, sentendo la loro morbidezza prima che la bionda la baciasse.

Clarke annuì e mosse i fianchi un paio di volte contro gli addominali. Lexa trattenne un gemito. Voleva stuzzicarla ancora un po'. Poteva dire che la sua ragazza era un po' agitata. Poteva sentire l'eccitazione dipingerle lo stomaco attraverso la biancheria intima.