8.

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Niall's POV

L'ansia mi sta divorando vivo, letteralmente, spero solo non mi venga un altro attacco di panico.
-quindi tu come stai?- chiedo, cercando di smorzare la tensione, che probabilmente sentiamo entrambi.
-sto bene- sorride -tutto procede nel migliore dei modi- sorrido anche io mentre guardo Ale portarsi una mano sulla pancia ed accarezzarla.
-come va con le nausee?-
-meglio, decisamente- ride -ora mi capita ogni tanto, magari dopo aver sentito degli odori particolari, nulla a che vedere con qualche mese fa- dice
-bhe sono contento che vada bene ora. Sappi che se hai bisogno ora sono qui-
-grazie, lo apprezzo- Ale sorride e poi porta una mano sulla mia gamba, in segno di conforto.
-a proposito, dovrò parlare con i miei manager, voglio spostare le date in Australia e Giappone-
-perché?- chiede corrucciando la fronte
-perché sono programmate per settembre, tu dovresti partorire, di certo non mi va di andare dall'altra parte del mondo e lasciarti sola-
-quindi dovremmo dirlo pubblicamente? Intendi la gravidanza-
-no, diremo per motivi personali senza specificare, per questo non preoccuparti- in un attimo però vedo Ale incupirsi ed iniziare a giocare nervosamente con il bordo del suo vestito. -che succede?- chiedo
-nulla- risponde senza alzare lo sguardo.
-non è vero, dimmi che ti prende- e delicatamente porto due dita sotto il suo mento, facendole alzare la testa e facendo in modo che i nostri occhi si incontrino, ma lei subito distoglie lo sguardo. -Ale...-
-é che...- fa una pausa -...mi sento in colpa. Mi sento come se ti stessi allontanando da ciò che ti rende felice- tira leggermente su con il naso ed io chiudo gli occhi per un secondo, per poi inspirare lentamente.
-che dici?-
-non sei più realmente felice e la colpa é mia, Niall. Hai di nuovo gli attacchi di panico, ti sforzi a stare sul palco per cercare di non deludere i tuoi fans, ora vuoi spostare il tour...-
-sei impazzita? Non dire mai più queste cose!- la mia voce si alza appena -non azzardarti ad incolparti, tu non hai colpe qui e non mi stai allontanando da nulla. Non sto attraversando un periodo semplice, é vero, ma stare sul palco é l'unica cosa che mi fa stare bene ora. Sarebbe dieci volte peggio se fossi chiuso in casa, costantemente con i miei pensieri- dico. Forse non sono al cento per cento me stesso, non sono felice e spensierato come sempre ma stare sul palco è l'unica cosa che mi tiene lontano dai pensieri negativi, che mi fa continuare ad andare avanti.
-ora ci si mette anche la gravidanza, forse avrei dovuto prendere una decisione diversa, io non voglio ostacolarti Ni-
-Ale...- prendo il suo viso fra le mani, incastrando i nostri occhi, mi si spezza il cuore vederla piangere, mi fa male sapere che si stia incolpando per tutto questo. -...che cosa stai dicendo? Perchè pensi a tutte queste cose? Non mi stai ostacolando, non mi stai allontanando dalla musica, mi stai solo rendendo felice- sorrido, cercando di confortarla -hai preso la decisione giusta, nel proseguire la gravidanza, non vedo l'ora di stringere fra le braccia la nostra piccola- sorrido di nuovo -voglio solo rimandare una parte di tour per poter stare con te, almeno nei primi mesi, non voglio lasciarti sola a farti carico di tutto- le accarezzo delicatamente i capelli, per poi poggiare nuovamente la mia mano sulla sua guancia. -quindi ti prego, non sentirti in colpa, ok?- Ale annuisce, per poi asciugarsi alcune lacrime. Le nostre mani si sfiorano e solo con questo contatto, mi sento bruciare. Quanto mi manca stringerla a me, quanto mi manca dirle che la amo, quanto mi manca chiamarla principessa.
Mi manca tutto di lei.

Abbiamo aspettato un po' prima di riprendere la conversazione, volevo che Ale si calmasse e si riprendesse, poi inaspettatamente afferra la mia mano e la posiziona sulla sua pancia, in un punto specifico. La guardo stranito, ma solo pochi secondi dopo, i miei occhi si riempiono di lacrime ed un sorriso si stampa sulle mie labbra. Sto sentendo mia figlia muoversi leggermente, dopo aver sentito il battito, questa è la seconda cosa più bella in assoluto.
Mi abbasso leggermente con la testa verso la pancia e l'accarezzo -ciao piccolina, è papà qui fuori- alzo lo sguardo verso Ale, notando che mi sta guardando con occhi sognanti mentre si morde il labbro inferiore. -da quanto la senti muoversi?- chiedo appena torno all'altezza della ragazza seduta al mio fianco
-ha iniziato questa settimana- sorride -all'inizio mi sono spaventata, pensavo ci fosse qualcosa che non andava, invece poi dopo aver chiamato la mia dottoressa, mi ha tranquillizzata-
-a volte mi fermo e penso a quanto sia spettacolare il corpo umano, tutto questo è fantastico- dico -hei, sentila di nuovo!- io ed Ale ridiamo quando sentiamo nuovamente nostra figlia scalciare. Quanto è bello sentire la sua risata, vorrei poterla sentire ogni giorno.

Ale's POV

Vedere l'emozione sul volto di Niall quando gli ho preso la mano ed appoggiata sulla mia pancia, è stato qualcosa di indescrivibile.
Alla velocità della luce ho dovuto asciugare alcune lacrime solitarie che hanno deciso di scendere lungo le mie guance, cercando di non farmi beccare da Niall.

Prima sono un po' crollata davanti a lui, e probabile sarebbe successo anche tra poco, di nuovo mi sono sentita in colpa, nonostante Niall mi abbia tranquillizzata, così come aveva fatto Laura. Mi sento come se lo stessi davvero allontanando da ciò che gli piace di più: la musica ed i suoi fans. Quando mi ha detto che avrebbe parlato con i manager per spostare i prossimi concerti, ho sentito una stretta al cuore. Dio, perchè sono così?
Entrambi stiamo rimandando la chiacchierata, io non ho il coraggio di dare finalmente risposta a Niall quanto la sua lettera che mi ha dato a Milano, mentre lui probabilmente vuole tenere il più possibile questo momento, con la paura che io passa rifiutarlo, che possa mettere fine alla nostra storia.
Il problema è che anche se volessi mettere una fine, sarebbe praticamente impossibile da fare visto che tra qualche mese nascerà nostra figlia. Come faremo a stare distanti? Davvero impossibile.
Solo che continuo ad avere questa paura fottuta, paura di soffrire di nuovo e non credo di poterlo reggere onestamente.
-Ale..-
-mh?- giro leggermente la mia testa verso Niall, facendo incontrare i nostri occhi. Non mi stancherò mai di guardare l'azzurro così puro, così meraviglioso ed unico dei suoi occhi. Un paio di iridi che non scorderei mai per il resto della mia vita. Occhi che riconoscerei in un mare di altri occhi.
-sto male...- a quelle due parole mi tiro a sedere dritta di scatto -...senza di te. Sto davvero male. Mi manchi da morire- dice a bassa voce, quasi in un sussurro, con gli occhi che gli si riempiono di lacrime -e mi dispiace tanto per essere stato un coglione, per averti fatta soffrire così tanto- mi ha fatto prendere un colpo! Pensavo si stesse sentendo male, ma mentalmente lo ringrazio per aver rotto il ghiaccio ed iniziato la conversazione.
-anche tu mi manchi, Ni...- dico abbassando lo sguardo e tornando a giocare nervosamente con le mie mani. -...tanto- ammetto in fine.
La voglia che ho di stringerlo di nuovo fra le mie braccia o di appoggiare le mie labbra sulle sue, è davvero alta. Ogni volta che vedo Niall, qualcosa dentro di me si scatena, qualcosa che nemmeno io so spiegare.
Vengo distratta da Niall, che prende le mie mani nelle sue e le stringe con tutta la sua forza.
-ti prego, dammi un'altra possibilità- dice -ho commesso un errore, ho ferito i tuoi sentimenti, ti ho delusa e mi dispiace tanto- sospira -ma ti prometto che questo non accadrà più-
-Come posso essere sicura che stavolta sarà diverso? Che non farai mai più una cosa simile?- chiedo ormai con le lacrime che scendono da sole ed incontrollate lungo il mio viso.
-non accadrà, ti amo e voglio costruire qualcosa di solido e duraturo insieme a te- sorride leggermente -tra poco diventeremo una famiglia, questo significa che non ti libererai mai di me, italiana- aveva ragione, non mi sarei mai liberata di lui -tornando seri, voglio solo che tu sappia che sono qui, sinceramente pentito e pronto a impegnarmi per te e per noi-
-Niall, le tue parole suonano sincere, ma ho paura di essere delusa ancora una volta- questa è la verità, questo è ciò che mi spaventa di più di ogni altra cosa.
-capisco i tuoi dubbi, Ale, ma ti prego dammi un'ultima possibilità, farò tutto il possibile per non deluderti più, potrai fidarti di me- prendo non uno ma ben due respiri profondi prima di parlare di nuovo. Spero solo di non pentirmi delle parole che sto per far uscire dalle mie labbra.
-è ovvio che io ti ami ancora, che provi dei sentimenti per te, non posso di certo dimenticare tutto da un momento all'altro. Ti do un'ultima possibilità, fai di nuovo qualche altra cazzata e finisce sul serio, ti prego di non farmi soffrire di nuovo-
-grazie...ti dimostrerò quanto ti amo, quanto tengo a te, non vedo l'ora di costruire insieme a te la nostra famiglia- senza darmi tempo nemmeno di realizzare, le mani di Niall si poggiano ai lati del mio viso e le sue labbra morbide, sulle mie.
Mi sento viva, di nuovo.

Must be Love [2] | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora