Must be Love [2] | Niall Horan

20.

Pensavo di finire la mia serata in modo diverso, invece mi trovo sdraiata  su un letto d'ospedale nella clinica privata dove sono seguita.
Appena Laura ha chiamato Niall dopo la prima fitta, l'irlandese, ha deciso senza esitazione di portarmi a fare un controllo, giusto per vedere che fosse tutto ok. Ho detto a Laura di rimanere a casa e cenare con i ragazzi ma nessuno di loro se l'è sentita. Così loro hanno deciso di tornare a casa propria mentre Laura é venuta con me e Niall.

Dopo vari esami, dai quali sto aspettando gli esiti, ora sono in stanza insieme a Niall e Laura.
Mi giro verso la mia amica e sorridendole le dico -mi dispiace-
-per cosa, Ale?- chiede lei avvicinandosi di più con la sedia al letto e non mi sfugge lo sguardo confuso che si scambia con Niall.
-per averti rovinato la serata con i ragazzi-
-spero tu stia scherzando!- dice lei ridendo -sei davvero incredibile, sai? Ti stai davvero scusando per questo?-
-succede qualcosa?- chiede Niall preoccupato avvicinandosi a noi. Ed ovviamente Laura non perde tempo per tradurre a Niall ciò che le ho appena detto.
-la tua amica é davvero incredibile- risponde lui -ma é sempre stata così?-
-purtroppo si! Ormai non mi stupisco più-
-vi ricordo che sono qui- dico guardando prima Niall poi Laura ed infine il medico che entra nella stanza e porta con se l'ecografo. Il cuore inizia a battere all'impazzata, spero vada tutto bene.
A Laura viene chiesto di uscire mentre Niall super nervoso inizia a mangiucchiarsi le unghie e mi tiene stretta una mano.
-gli esami sono tutti a posto- dice il medico -ma ora dobbiamo fare altri accertamenti, ho notato qualcosa dall'ecografia e se viene confermato anche dal primario, é possibile l'induzione al parto- non mancherebbe molto alla data effettiva della nascita, solo due settimane, l'importante però é che la piccola stia bene.
-c'é qualche problema grave?- chiede Niall
-al momento no, ma potrebbe diventarlo se non interveniamo- questo non mi stava tranquillizzando.
Appena collegato il macchinario, fa il suo ingresso in stanza un altro medico. Niall stringe ancora di più la sua mano alla mia senza togliere lo sguardo dal monitor che si é appena acceso.
Un brivido mi percorre appena il gel viene a contatto con la mia pelle e subito dopo l'ecografo si appoggia sulla mia pancia. I due medici parlano tra di loro, indicando in continuazione lo schermo. La cosa che mi riesce a tranquillizzare però é sicuramente il battito del cuore, fin quando c'è quello, tutto va bene.
Passano minuti interminabili prima che il medico si giri verso di noi.
-allora, vi dico che é tutto sotto controllo, soprattutto tu Alessandra, non agitarti- questo non porta a nulla di buono -la fitta che hai sentito é stata una contrazione, dall'ecografia però é emerso che la bambina ha il cordone ombelicale intorno al collo- merda. -non é in pericolo di vita, potrebbe anche riuscire a liberarsi ma onestamente non vogliamo prenderci questo rischio. Quindi secondo noi sarebbe il caso più opportuno quello di farla nascere ed evitare il peggio- io e Niall ascoltiamo attentamente senza emettere un suono, con le mani che si continuano a stringere per darci supporto e gli occhi pieni di lacrime. -la bambina é completamente formata, in ottima salute, quindi farla nascere ora non comporrebbe a nessun rischio- annuisco.

Niall's POV

L'importante é sapere che Ale e la piccola stiano bene. Ovviamente nessuno di noi pensava potesse succedere qualcosa del genere ma fortunatamente siamo venuti in clinica e credo che far nascere la nostra bambina sia la cosa migliore, senza avere complicanze o aspettare altro tempo che avrebbe potuto portarci al peggio. So che la fitta é stata dolorosa ma senza quella, non saremmo qui e non avremmo potuto sapere ciò che ha la piccola.
Ora hanno fatto uscire anche me dalla stanza mentre continuano a fare controlli ad Ale per prepararla al parto.
Quando il medico è arrivato a visitarla, ho sentito un dolore al petto lancinante, il panico che si è impossessato del mio corpo, pensando che potesse esserci qualcosa di grave e preoccupante. Se fosse successo qualcosa alla nostra bambina non so se mi sarei ripreso onestamente.
-Niall sta tranquillo, Ale sta bene ed anche la bambina, andrà tutto per il verso giusto- dice Laura appoggiando una mano sulla mia spalla mentre mi sorride dolcemente, cercando di confortarmi.
-lo so, é che sono ancora scosso dopo quello che ho sentito-
-lo capisco ma guardala dal lato positivo. Hai portato subito Ale qui, l'hanno visitata e scoperto un problema che si risolverà nel migliore dei modi. Tra poco diventerai papà- mi dice -oddio, fa strano dirlo- entrambi ridiamo. Fa strano anche a me sentirlo dire da qualcun altro ma é la realtà, tra poco sarò papà e la mia vita cambierà drasticamente. -non vedo l'ora di diventare zia!- dice Laura tutta entusiasta, facendomi sorridere come non mai.
-vuoi che ti accompagni a casa? Devo tornarci a prendere le cose di Ale. Sarai sicuramente stanca e qui la cosa sarà abbastanza lunga-
-se non é un problema vorrei rimanere- sorride
-assolutamente nessun problema, Lau- sorrido anche io -devo anche chiamare la famiglia di Ale e la mia. Quindi rimani qui mentre io torno a casa? Ovviamente chiamami per qualsiasi cosa-
-certo, rimango qui e se dovessero esserci aggiornamenti ti chiamo. Mi raccomando non passare con il rosso e rispetta i limiti di velocità!-
-ai suoi ordini signorina Laura- entrambi ridiamo -a parte gli scherzi, non preoccuparti, rispetterò ogni limite, in questo momento non abbiamo bisogno di incidenti-
-ecco-