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Due mesi. Questo il tempo che è servito a Charles per farsi vivo di nuovo, ed io nonostante mi trovi in Italia, sto vivendo nella costante ansia di poterlo beccare da qualche parte.

Sono a Milano da una settimana e sto cercando di non far vedere la mia ansia a mio padre, a Niall che si trova dall'altra parte del mondo e soprattutto a Grace. Quando sono con lei devo cercare di mettere da parte tutte le preoccupazioni ed agitazioni, mandando solo energie positive.

Non nego di aver guardato più volte il messaggio che ho mandato a Charles una settimana fa, mentre ero seduta sul divano dell'appartamento di Niall, ovviamente non ho ricevuto una risposta ma è stato visualizzato.
Continuava a confermarsi un grandissimo stronzo.

Ho lasciato Grace con mio padre, mentre io mi sono concessa una mezza giornata per me, andando dal parrucchiere a sistemare il casino che ho in testa.
Nel mentre che aspettavo che la decolorazione facesse il suo lavoro, ho scritto anche a Laura, dicendole che sono tornata in Italia per un po' e che avremmo potuto vederci quando lei sarebbe stata libera.

Tornata a casa, mi sono dedicata tutto il tempo a Grace mentre mio padre é andato a fare la spesa.
Ho fatto un bagnetto alla piccola, l'ho cambiata ed abbiamo giocato, finendo poi per farci le coccole.
Se pensavo che Niall viziasse troppo nostra figlia, bhe, non avevo ancora passato del tempo con i nonni. Ogni volta arrivano con qualcosa oppure ce lo spediscono a casa. Siamo pieni di vestitini, tutine e giochini, forse dovrei iniziare a mettere un freno a tutti, altrimenti ci servirà una stanza solo per mettere tutte le cose di Grace.
E di nuovo, la mia felicità viene spazzata via in un secondo, solo con un semplice messaggio da parte si quello stronzo.

Chas: dolcezza, pensi che scappare da Londra sia un problema per me?
Forse non mi conosci ancora...
Comunque sai, Milano é proprio bella

É qui. Questo é davvero troppo.
Come ha fatto a trovarmi? Come ha fatto a sapere che sono in Italia? Onestamente non so più cosa fare, forse mi salverebbe solo trasferirmi su un'isola deserta, senza connessioni e senza interagire con altri esseri umani.

Ale: sai Charles, mi hai veramente rotto il cazzo.
Credo che tu non abbia ben compreso il messaggio che ti ho mandato... Devi lasciarmi in pace.
Cosa non ti è chiaro? Perché mi stai facendo questo?

Chas: bada bene a come parli, sai non ci metterei molto ad arrivare a casa tua, carina la villetta...
È inutile che tu mi mandi messaggi lunghissimi e poetici, io ho un solo obiettivo, riprenderti.
Con me vivresti molto meglio. IO saprei amarti molto meglio di Horan. Quel coglione ti ha tradita, ma tu gli hai dato una seconda possibilità. Sai che lo rifarà di nuovo, vero? IO ti tratterei come una regina, amandoti incondizionatamente. IO potrei essere un ottimo padre per tua figlia, non come lui, che preferisce il lavoro alla famiglia. Magari ora si starà scopando un'altra e domani mattina si sveglierà scrivendoti ti amo e sperando che tu non lo venga a scoprire mai.

Ale: sei malato cazzo!
Non provare ad avvicinarti a casa mia. Davvero Charles non farlo. Lasciami in pace, non te lo dirò un'altra volta.
Cosa dovresti offrirmi tu? Un amore tossico e malato? TU non sai nemmeno casa significa la parola amare, credimi. Lascia MIA figlia fuori da tutto questo, qualcosa che tu non potrai mai avere. Niall è un padre meraviglioso ma io non devo dare spiegazioni a te. Fatti una cazzo di vita, lasciami stare

Chas: io non sono malato dolcezza.
Perché non mi dai una possibilità? UNA!
Se stessi con me per un po', lasceresti quel coglione seduta stante.
Comunque fossi in te, mi guarderei bene le spalle... a presto

Stavo piangendo, di nuovo. Piangendo di rabbia, cosa ho fatto di male nella mia vita per meritare tutto questo? Perché a me? Non ho già sofferto abbastanza?
Cosa posso fare per far si che Charles mi lasci stare una volta per tutte?
-Ale che succede?- mi spavento sentendo la voce di mio padre. Talmente presa dal tutto che non mi sono nemmeno resa conto che fosse tornato a casa.
Lo guardo lasciare subito le borse della spesa e correre verso di me sedendosi al mio fianco sul divano.
Mi lascio andare fra le sue braccia, che mi accolgono come il mio posto sicuro, il mio rifugio dove andare ogni volta che qualcosa non va. Mio padre mi stringe a se, con tutte le sue forze, portando una mano sulla mia testa e l'altra ad accarezzare la mia schiena mentre io continuo a piangere senza sosta. -qualcosa con Niall?- chiede ma scuoto la testa.
-Charles- dico quasi sottovoce. Mi basta solamente dire il suo nome per far irrigidire mio padre -è qui. Ho paura- ammetto
-Ale, andrà tutto bene. La casa è sicura, non potrà entrare in nessun modo- lo spero. Mi allontano leggermente da mio padre, in modo da potermi asciugare le lacrime e guardarlo negli occhi, il suo sguardo è preoccupatissimo.
-sono scappata da Londra perché l'ho incontrato. Ha avuto il coraggio di presentarsi nella clinica, mentre dovevo fare le visite di Grace. Ed ora a distanza di una settimana, è qui, e non so come ha scoperto dove abito. Mi sta seriamente spaventando, ho paura che possa fare qualcosa alla piccola e non me lo perdonerei mai. Io voglio vivere la mia vita, essere libera e spensierata. Lui mi sta portando a chiudermi in casa, con la paura di uscire e che possa succedermi qualcosa-
-piccola mia, questo non succederà. Non fino a quando ci sarò io al tuo fianco. Te lo prometto. Deve solo azzardarsi ad avvicinarti a te o alla mia nipotina- sorrido, mentre ci abbracciamo di nuovo tenendoci stretti. Odio questa situazione perché non tocca solo me ma anche le persone che mi circondano. Non voglio far soffrire mio padre, mio fratello e Niall, non se lo meritano.

Must be Love [2] | Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora