Jimin gemette alle parole di Yoongi, mentre lo vedeva avvicinarsi con un sorrisetto sulle labbra alla sua entrata, ma sempre gentile, sempre Yoongi, sempre lui. Jimin pensò che c'erano tante cose che dovevano ancora dirsi, tante cose da chiarire, ma il suo corpo chiedeva Yoongi e non avrebbe smesso fino a che non lo avrebbe avuto.
«Yoongi... ah, Yoongi.»
Yoongi si fermò, la punta del suo sesso praticamente toccava l'entrata di Jimin, e lo guardò con sguardo allarmato. Jimin quasi rise della sua espressione, sembrava terrorizzato.
«Cosa ridi, angioletto? Mh?»
Jimin ridacchiò, la mano che gli copriva il viso spostata prontamente da Yoongi, l'espressione più dolce che gli avesse mai visto fare sul volto.
«Scusa, sembravi terrorizzato.»
«Dimmi. Sarei nel mezzo di una cosa, qui, se non ti dispiace.»
«Dobbiamo parlare.»
«Ora?»
«No, no. Dopo.»
«Bene. E allora non pensarci.»
Chinandosi su di lui per scontrare le loro labbra, Yoongi si assicurò di avvolgere una mano intorno al pene di Jimin, riverso sulla sua pancia, e pompare un paio di volte, inaspettatamente. Jimin si strinse al suo corpo, le mani che trovavano i suoi capelli e dei gemiti che sfuggivano dal rumore dei loro baci e schiocchi.
«Stro-mghh... stronzo!»
Yoongi gli mandò un bacio volante e si riallineò con la sua entrata, guardandolo mentre il suo sesso cominciava a penetrarlo. Se Jimin aveva avuto pochi problemi con le sue dita, forse accogliere la lunghezza di Yoongi sarebbe stato più difficile. Strinse i denti quando metà del pene di Yoongi era dentro di lui, un sibilio che gli graffiava la gola. Yoongi avanzò piano dentro di lui, facendolo abituare con gradualità alla sua grandezza, ma Jimin si trovò a dover conficcare nelle sue spalle le unghie per non far uscire un lamento di dolore. Quando ebbe fatto spazio per tutta la sua lunghezza con un paio di spinte, Yoongi si chinò su di lui e baciò il suo viso dove strisce salate rigavano la sua pelle.
«Shh, stellina. Scusami. Dimmi se devo fermarmi.»
Con le gambe avviluppate attorno ai suoi fianchi e le mani che lo tenevano per le spalle vicino a lui, Jimin sentì i brividi che il sussurro roco di Yoongi mandò per la sua pelle e sospirò, cominciando a rilassarsi nelle braccia di Yoongi, avvolte intorno alla sua vita. Cercò i suoi occhi e li trovò ad aspettarlo, le pupille dilatate ma gentili. Come se Jimin fosse in grado di dire di smettere e sarebbe stato ascoltato. Scosse la testa e Yoongi gli baciò di nuovo le gote per rimuovere ogni traccia delle lacrime prima di posare sulle sue labbra baci leggeri come carezze. Jimin, distratto dalla sua pelle, dalle sue carezze, dai suoi baci e sussurri, neanche si rese conto che il dolore cominciava a lasciare spazio a un formicolio simile a quello che le sue dita gli avevano procurato, ma più intenso, più profondo. Ben presto, si trovò a gemere leggermente, gli occhi ancora lucidi che non riuscivano a staccarsi da Yoongi, la fronte imperlata da leggere gocce di sudore, le labbra secche.
«Yo-ongi...»
Uscì come un singhiozzo, una richiesta strozzata di aumentare il ritmo mentre si contorceva sotto di lui, vicino al suo volto le sue braccia piegate che reggevano il suo peso. Sentiva il suo bacino che si muoveva sotto i suoi polpacci e non fermò le mani che si strinsero intorno ai suoi bicipiti.
«Dimmi, stellina-»
La sua voce era rotta da leggeri grugniti quando si trovava di nuovo completamente dentro Jimin, accompagnati da gemiti acuti, sempre più lamentosi, l'imbarazzo di chiedere che portava Jimin a cercare di comunicare la sua voglia senza doverlo dire a parole vere e proprie.
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heartthrob
Fanfiction𝖒𝖎𝖓 𝖞𝖔𝖔𝖓𝖌𝖎 + 𝖕𝖆𝖗𝖐 𝖏𝖎𝖒𝖎𝖓 Non ci vuole un genio a capire perché l'intera scuola sbavi dietro Min Yoongi, a questo arriva anche Jimin. Sarà lo stile da fuckboy, il fatto che abbia quei piercings agganciati alla pelle, i capelli sbara...