song 4: can i have his number?

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11:27

ti aspetto?

[foto]

ho due caschi :)

Jimin sospirò, la mano che bloccò subito lo schermo quando qualcuno passò vicino al suo posto, l'immagine di Yoongi con due caschi sulla moto che spariva nei pixel. Passandosi una mano fra i capelli, Jimin controllò che nessuno avesse visto o stesse guardando quando lo riaccese, un sorrisetto che gli curvò le labbra all'insù mentre rispondeva al sorriso smagliante di Yoongi e al suo segno a due dita nella foto.

11:30

smettila di venire tardi a scuola

11:31

non è colpa mia, ieri notte sono stato trattenuto

;)

Arrossendo, Jimin nascose un sorrisetto dietro una mano a pugno e un colpo di tosse. Guardò l'insegnante, impegnata in una spiegazione appassionata sulla storia moderna, e tamburellò con la matita sul legno del banco, la gamba incrociata che nascondeva il telefono. Lo riaccese.

11:32

neanche mia. non so di che parli.

sì invece che lo sai

oppure non eri tu?

non so, ora sono confuso

11:33

trova qualcun altro da portare la sera a casa allora

potrei

saresti single, poi

no jiminie per favore resta con me

[foto]

L'immagine di Yoongi che si riprendeva dal basso, una mano a sostenere la sua testa da un lato e un mezzo sorrisetto di scuse sul volto si aprì sul telefono di Jimin, che si morse il labbro per reprimere un sorriso. L'idea che fosse così debole per Yoongi non gli andava molto a genio, ma purtroppo non era facile resistere al suo broncio con quel piercing attaccato al labbro. Soprattutto quando aveva gli occhi luminosi come in quelle foto. Jimin scrisse qualche parola stentata sul foglio (y, bf, <3, cat, un disegno di un gatto).

11:35

non dirmi chi ti porteresti a letto, allora

non ho fatto nomi

stai testando la mia pazienza

11:36

chi se non io dovrebbe farlo?

mh...

i call center insistenti?

ci hai dovuto pensare bene

yoongi

scusa <3

vieni con me a casa?

di taehyung. non tua.

11:37

:(

non fare il bambino

:((

dai yoongi. ci vediamo stasera a casa tua

:(

questo è meglio di :((

quindi va bene così?

:(((

11:38

hyung, non possiamo non andare da taehyung

si insospettirebbe

ci mettiamo dieci minuti giuro giuro

prometto

solo un po' di baci?

magari senza maglia?

sul mio letto?

:)

Jimin bloccò il telefono, deglutendo, cercando di eliminare le immagini che Yoongi stava cercando di fargli entrare in testa. La sua matita cancellò con una striscia grigia bf, incattivendo il muso del gatto con due sopracciglia arrabbiate.

«Hey, Jimin-ssi.»

Saltando sulla sedia, Jimin si girò verso la ragazza che sedeva al posto vicino al suo. Lei gli sorrise, timida, e Jimin cercò di capire cosa volesse da lui, un sorriso di cortesia stampato sul volto. Quando lei allungò verso il suo banco la mano, lui seguì il movimento con gli occhi, confuso, una mano ancora aggrappata al telefono come una garanzia. Quando lei ritrasse la mano, lui vide un bigliettino piegato in quattro giacere sul suo banco. Lo fissò per un attimo, fermo immobile, girandosi verso di lei per capire cosa fosse.

«Cos'è?»

«Aprilo.»

Seguendo il gesto della sua mano, Jimin raccolse il bigliettino con le dita, aprendolo.

La carta piegata lasciava vedere le parole scritte in penna blu (Jimin preferiva la nera), le lettere tutte dritte e curve, le pance delle d e delle b identiche, la n e la m scritte in corsivo anziché in stampatello (Jimin odiava la m fatta con tre creste).

«Che vuol dire?»

«Beh, sai, ho visto che ultimamente...»

«Io e Min Yoongi non siamo amici e sicuramente l'ultima cosa che farei se lo fossimo sarebbe darti il suo numero.»

La sua voce uscì gelida, e forse non proprio al volume desiderato, ma il sorriso che scivolava via dal viso della ragazza ne valse la pena. La classe si ammutolì mentre lei si nascondeva dietro lunghe ciocche di capelli neri. Jimin si guardò intorno, scrutato dai suoi compagni. Era questo quello che non voleva. Deglutì a fatica.

«Che succede lì?»

Jimin si girò verso la professoressa, stringendo forse con troppa forza il pugno dove era nascosto il biglietto della ragazza. Con un sorriso forzato sul volto, Jimin si costrinse ad un tono pacato, anche se aveva il cuore nel petto che batteva tre volte più forte del dovuto.

«Nulla. Avevo fatto cadere la matita.»

Sollevandola oltre la schiena del ragazzo davanti a lui, Jimin mostrò la matita all'insegnante, che borbottò qualcosa che lui non colse. Quando si girò, il sorriso di Jimin cadde.

Quindi qualcuno si accorgeva che erano vicini? Come? Era Hoseok? Era stato il bagno? Forse Namjoon aveva detto qualcosa. E se aveva sparso la voce perché non gli andava a genio Jimin? Forse il fatto che Yoongi salutasse anche lui, di sfuggita, quando salutava Hoseok? Forse era la moto? Qualcuno li aveva visti insieme sulla moto?

Jimin aveva le dita tremanti sulla matita, e quasi non si accorse della campanella. Per fortuna, il turbinio di persone davanti a lui che si alzava per andarsene lo avvisò. Raccogliendo le sue cose in fretta e furia, Jimin le infilò con poca grazia nello zaino, alzandosi per andarsene, il biglietto stretto nella mano. Una stretta sul braccio lo fermò. Girandosi, vide la ragazza del biglietto che lo tratteneva.

«Non ho il suo numero. Lasciami andare.»

«So che sei amico di Hoseok-ssi e Hoseok-ssi è amico di Yoongi-ssi. Puoi chiederlo per me?»

Jimin si liberò con uno strattone, cominciando a camminare all'indietro verso l'uscita della classe ora semideserta.

«No! Vai da lui se vuoi il suo numero. Non lo conosco e non lo voglio conoscere. Lasciami in pace!»

Aggiustando la fascia della sua borsa sulla spalla, Jimin camminò a grandi falcate verso l'uscita della classe. Doveva parlare con Yoongi. Subito.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 16, 2024 ⏰

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