ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 𝟐𝟔 - ᴛʀᴀ ᴅɪ ɴᴏɪ

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𝐆𝐡𝐨𝐬𝐭 || 𝕹𝖆𝖒𝖏𝖎𝖓

'𝐊𝐈𝐌 𝐍𝐀𝐌𝐉𝐎𝐎𝐍'𝐒 𝐏𝐎𝐕'

Mi sento così... male.
Non saprei quale altra parola usare per descrivere come mi sento in questo momento.
E per quanto io ci provi, l'unica parola che mi viene in mente è proprio questa : 𝑚𝑎𝑙𝑒.

Come può farmi una persona questo effetto?
D'altronde io ci speravo che Seokjin si fosse anche lui innamorato di me - 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑖 -, ma ora che questa mia speranza è diventata realtà, non la considero una buona cosa.

E questo non lo dico per cattiveria, ma lo dico per il bene di Jin.
Come farà quando un giorno io dovrò andare per forza nell'aldilà?
Starà male, questo è sicuro.

E io non voglio che lui stia male.

Anche se già lui me lo disse che sta male per causa mia, mentre che era ubriaco fradicio.
Lui non se lo ricorda per colpa dell'alcool, ma io non dimenticherò mai quelle parole, perchè ormai mi rimarranno impresse sia nella testa che nel cuore.

Anche se fa fottutamente male.
Cazzo se fa male. Volevo solamente essere aiutato da Jin a scoprire come sono morto per poter finalmente andare nell'aldilà, e invece finì solamente per fargli del male.

L'ultima cosa che volevo era - 𝑎𝑝𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 - fargli del male.

Sospiro, scuotendo la testa in segno negativo più e più volte, come a voler scacciare via definitivamente questi pensieri dalla mia testa, che come a farlo apposta si presentano su di essa in continuazione, senza fermarsi neanche un attimo.

L'ultima volta che ho visto Seokjin è stata questa mattina davanti alla sua scuola, quando l'ho accompagnato nel grande istituto, per potermi così assicurare che lui arrivasse lì sano e salvo, dato che la sera prima non tornò a casa nelle migliori condizioni.

E a quanto pare, Jin ha parlato a Chunghee di me, correndo poi velocemente da me, per potermi poi così confessare i suoi sentimenti, e così lui ha fatto.
Anche se non so esattamente cosa Jin gli abbia detto di me, esattamente.

Però al solo pensiero che Jin ha piantato Chunghee in asso in quel modo, un pò mi dispiace.

Però questo non vuol dire che Chunghee mi piace, anzi.
Sono ancora molto arrabbiato con lui, dato che lui ha baciato Jin.
Anche se non so se la parola "arrabbiato" sia quella giusta da dover usare in queste situazioni.

In questo momento mi trovo ancora una volta davanti alla scuola di Jin, che aspetto impazientemente che lui esca da essa, cosicché possiamo affrettarci a scoprire come io sia morto esattamente, prima che passi ulteriore tempo prezioso.

La grande campana inizia a suonare, annunciando così la fine delle otto lunghe lezioni che tutta la scuola ha avuto, ed io mi sistemo in modo perfetto i capelli, aspettando che Jin esca dal grande istituto, così da poter tornare a casa insieme.

Spero che Jin non mi faccia delle domande del tipo : "di cosa abbiamo parlato ieri sera?".
Perchè onestamente, rispondere a quella domanda mi farà solamente più male.
Gli ho già spezzato il cuore ieri sera quando gli risposi che per noi non c'è futuro, e sinceramente non voglio spezzare il suo cuore una seconda volta.

Specialmente non ora che è sobrio, perchè finirebbe per ricordarselo a vita, e stare di conseguenza male a vita.
Ma questo almeno finchè non troverà quello giusto, che sia in grado di renderlo felice e di rimanere al suo fianco.

E quel qualcuno purtroppo, non sarò io.

I minuti passano, ed io tengo gli occhi puntati sul grande portone della grande scuola.
Tutti gli studenti stanno uscendo da essa, ed anche alcuni professori.

Tutti tranne Jin, almeno.

Corrugo le sopracciglia, e decido di fare alcuni passi avanti, avvicinandomi ancora di più alla grande scuola, così da poter vedere meglio, ma la situazione rimane la stessa di prima : Jin non sta uscendo da scuola.

Ma dove cazzo è andato a finire?
Perchè ci sta mettendo tutto questo tempo per uscire da scuola?
Non è che gli è successo qualcosa?

Preoccupato, decido di entrare dentro il grande istituto scolastico, cercando Jin con lo sguardo ovunque, anche dentro i bagni delle femmine, giusto per sicurezza - tanto nessuno può vedermi -, ma purtroppo non lo trovo.
Jin non c'è. Non è dentro la scuola.

Forse è uscito prima da scuola?
Perchè stranamente non vedo neanche Chunghee, e se non ricordo male loro due vanno nella stessa classe.
Quindi se Chunghee non c'è, vuol dire che sono usciti prima da scuola.

Credo che sia l'unica spiegazione plausibile.

Sospiro, e decido di andare a casa di mia madre, per andarla a trovare.
Penso che rimarrò un pò con lei, e le racconterò che cosa è successo con Jin in questi giorni, per poi andare a casa di quest'ultimo.

Abbiamo una morte su cui indagare a fondo, e non possiamo dimenticarci dei nostri doveri, per colpa dei nostri sentimenti che dovremmo solamente ignorare.
Ignorare, perchè tanto non potrà mai esserci niente 𝐭𝐫𝐚 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐢.

Cammino per alcuni minuti per le strade affollate di Seoul, dirigendomi verso quella che era casa mia a testa bassa, pensando a l'unica persona che ormai è entrata nella mia testa e nel mio cuore senza neanche chiedermi il permesso : Seokjin.

Ormai penso solamente a lui.

Cammino per altri secondi che potrei tranquillamente definire interminabili, finchè non mi trovo finalmente davanti la casa di mia madre, e non appena entro, ci trovo dentro il soggetto dei miei pensieri ; Seokjin.

Che cosa ci fa qui?
Mi avvicino a lui, guardandolo con sopracciglia corrugate, e lui infatti mi nota.
Però non mi dice niente, dato che sta parlando con mia madre.

<< ti ringrazio per avermi riportato la lettera. >>

Mia madre gli sorride, ed io allora capisco il motivo del perchè Seokjin è venuto qui, ovvero perchè le ha riportato la lettera. Spero che non gli abbia detto della parola in codice che abbiamo trovato, altrimenti mia madre si potrebbe stressare troppo.

Ma non credo che le abbia detto della parola in codice nascosta su quel pezzo di carta.
Perchè se così fosse stato, mia madre non sarebbe rimasta così tranquilla e serena come adesso.

<< di niente. Anzi mi dispiace di averla portata tardi. >>

<< nessun problema. >>

Mia madre gli sorride gentilmente, accompagnandolo poi alla porta di casa, cosicché Jin possa uscire da essa, dato che poco fa egli le disse che doveva andare.
Mia madre apre la porta, ed io e Jin la attraversiamo, uscendo poi da essa.

Jin e mia madre si salutano ancora una volta, finchè quest'ultima non chiude la porta di casa non prima di avergli fatto un'altro sorriso, lasciando poi Jin fuori di essa, insieme a me.

Io e Jin ci guardiamo per qualche secondo che potrei tranquillamente definire interminabile, finchè Jin non decide di rompere il silenzio che si è creato, dicendomi questa frase :

<< ho un piano. >>

- 🅣🅞 🅑🅔 🅒🅞🅝🅣🅘🅝🅤🅔🅓 -

𝐆𝐡𝐨𝐬𝐭 || 𝕹𝖆𝖒𝖏𝖎𝖓Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora