Askin' how I managed to end up in this place

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Gone a little far
Gone a little far this time with something
How could I have known?


-Sei in grado di descrivere l'uomo che ha lasciato lo zaino? Era da solo o con altre persone?-

-Ha detto qualcosa, fatto qualcosa che ti ha messo in allarme?-

-Come facevi a sapere che c'era qualcosa nello zaino?-

Deglutii piano e tenni lo sguardo basso, senza aprire bocca, esattamente come mi era stato detto. Il piccolo furgone, su cui mi avevano caricata, continuava il suo viaggio a ritmo sostenuto e io mi ritrovavo stipata, nel retro, seduta in mezzo a due grossi uomini armati su di una scomoda panca incastonata nel telaio del veicolo. Al più lieve scossone mi ritrovavo sballottata prima contro la spalla di uno, poi contro l'avambraccio dell'altro, in un costante tiro alla fune  col mio corpo.

Di fronte a me altri due uomini, uno dai capelli chiari, le basette ingrigite e uno sguardo per nulla amichevole, che continuava, senza sosta, dal primo momento in cui ero stata prelevata di peso nel vicolo, a farmi domande. L'altro indossava un berretto da baseball, la pelle color cioccolato e un accenno di barba, dai lineamenti più gentili e giovanili, lui non aveva aperto bocca.

Non era facile non rispondere a quella pioggia di domande, ad ogni mia mancata risposta potevo sentire la pazienza dell'uomo dai capelli chiari venire meno, ma Simon mi aveva ripetuto le istruzioni, finché avevo potuto tenere in mano il mio telefono, che mi era stato istantaneamente tolto di mano appena ero salita sul furgone.

Non dovevo rispondere a nessuna domanda.

Il motivo di quell'esigenza si era fatto lampante con il tono sempre più sospettoso dell'uomo. Non ero ingenua, non potevo pretendere che non si sollevassero dei dubbi davanti al mio "miracoloso" intervento, nessuno ci avrebbe mai creduto. Quegli uomini probabilmente neanche sapevano della mia relazione con Simon, per cui a tutti gli effetti, apparivo sospetta.

-Rispondi alla mia domanda- Abbaiò l'uomo, richiamando bruscamente la mia attenzione, cercai di mettermi più dritta, ma  avvertii i due uomini accanto a me irrigidirsi al primo accenno di movimento, come se fossero pronti a placcarmi come giocatori di rugby al primo segnale. 

-Come facevi a sapere che c'era qualcosa nello zaino? Allora?-

Mi strinsi nelle spalle, decisa a non aprire bocca, anche se ero sempre più intimorita dal tono minaccioso dell'uomo, che sembrava più che lieto di togliersi i guanti di velluto per ottenere le risposte che cercava.

Anche se mi era impossibile sapere quanto tempo avrei dovuto passare in quella amabile compagnia, avevo provato a chiedere dove mi stessero portando, ma si erano rifiutati di rispondermi. Non avevo modo di sapere quanto sarebbe durato quel viaggio, non c'erano finestrini sul retro del furgone, nulla che potesse darmi una vaga idea di dove mi stessero portando.

Potevano passare ore, come minuti. L'unica cosa a cui potevo aggrapparmi era Simon, alle sue indicazioni e alla speranza che, mosso da un rimasuglio di affetto per me, mi stesse aspettando ovunque mi stessero portando.

-Sto finendo la mia pazienza, se non inizi a parlare...-

Le parole dell'uomo, che trascinavano con sé il peso di una rinnovata minaccia, vennero interrotte bruscamente dal proprio compagno di seduta.

-E' chiaramente sotto shock, non lo vedi?- Gli disse l'uomo col berretto da baseball, facendo un cenno col capo verso di me. Oer un momento i nostri occhi si incontrarono, li scoprii gentili, comprensivi. -E poi lo sai, verrà interrogata una volta arrivati alla base- Aggiunse riportando il suo sguardo sull'uomo più anziano.

Little Nightingale - Simon Riley "Ghost" (Call Of Duty) x reader CivilianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora