Wish I could turn you back into a stranger

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If only there could be another way to do this
'Cause it feels like murder to put your heart through this
I know I always said that I could never hurt you
Well, this is the very, very last time I'm ever going to



Quando la persona che ami se ne va, una parte di te muore con lei.

A volte è un bene, per certe relazioni si lascia andare qualcosa che ormai non era più nostro o parti che si odiavano segretamente.

Con Simon, tuttavia, avevo perso un pezzo di futuro, uno luminoso e caldo. Avevo perso una casa, uno scudo contro le intemperie e ora restavo sola al freddo, sotto la pioggia battente che si infiltrava nella stoffa dei miei vestiti, arrivando fino alle ossa.

Sarei rimasta lì immobile per sempre, ad aspettare, se non avessi avuto una qualche forma di istinto di sopravvivenza.

Avrei atteso in eterno un ritorno che non ci sarebbe mai stato. Avrei chiuso gli occhi nella speranza che un giorno lui tornasse da me, sospendendo tutto il dolore, come la bella addormentata.

Mi sarei trafitta con qualsiasi arcolaio pur di ottenere in cambio quella speranza, quella capacità di attendere in eterno, immersa nel buio.

Ma la realtà arrivò a sollevarmi con forza dal marciapiede sul quale mi ero accucciata. La realtà mi guardò sconcertata, mentre mi teneva stretta per le spalle, non credo di aver mai visto Andrew così confuso.

I suoi occhi blu erano spalancati con orrore davanti al mio stato indecoroso. Disse qualcosa, vidi la sua bocca muoversi, ma io non ero più lì, mi ero nascosta così tanto dentro me stessa che i suoni arrivavano attutiti, lontani.

Mi diede la sua giacca, asciutta e ancora calda, ma io avevo preso troppa pioggia e vento per sentire un reale conforto da quel contatto. Mi lasciai trascinare nella sua macchina, lo vidi mettere il riscaldamento al massimo, i bocchettoni dell'aria posizionati tutti verso di me. Non smetteva di toccarmi il viso, il collo, cercando il mio sguardo, io seguivo il suo, ma ero dietro uno spesso vetro invisibile.

-Che cos'è successo? Ti sei fatta male? Ti hanno fatto del male?-

Era così allarmato, sul punto di saltare giù dalla macchina, continuava a cercare sul mio corpo una traccia, un indizio, ma io non avevo nulla, le ferite non erano in superficie.

-Cosa ci fai in questo quartiere? Perché eri sul marciapiede da sola?-

Mi afferrò per le spalle, scuotendomi, la voce sempre più tesa, io scossi la testa cercando disperatamente di sciogliere quel nodo che sentivo in gola.

-Se n'è andato...- La mia stessa voce mi trafisse, rauca e debole. -Ha tagliato i ponti... Si è preso tutto e se n'è andato senza dirmelo- 

Non riuscii ad andare avanti, i singhiozzi avevano preso il controllo del mio respiro, impedendomi di continuare, annaspai. La mano di Andrew mi accarezzò la testa, quasi come se fossi un qualche animaletto, non fu molto, ma mi aiutò.

-Ti porto a casa-

Quelle parole, seppur ovattate e lontane mi fecero balzare sul sedile, mi aggrappai con forza alla maniglia della portiera e scossi violentemente la testa, Andrew seguì la mia mano, afferrando anche lui la maniglia, per impedirmi di uscire dalla macchina.

Non volevo tornare nel mio appartamento. Non potevo tornare alla mia vita normale, quello significava accettare che Simon mi avesse lasciata, per davvero. Se fossi andata lì avrei dovuto affrontare il cambiamento, prendere ogni piccolo regalo, i vestiti di scorta che aveva lasciato da me, il suo spazzolino e metterli via in una scatola, per tenerli lontani dalla mia vista.

Little Nightingale - Simon Riley "Ghost" (Call Of Duty) x reader CivilianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora