Extra - Rosalie & Andrew - Bad Habits

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Visto che è il mio compleanno, ho voluto metterci un piccolo capitolo extra, dove finalmente scopriamo cos'è successo la notte di Halloween tra Rosalie e Andrew... (ò3ò)/  Alla fine del capitolo troverete anche un disegno riferito al capitolo precedente ;3 Soap x Y\N x Ghost

[La notte di Halloween]

I wish I knew, I wish I knew you wanted me
What you, ooh, uh, what you do?Made a move, coulda made a moveIf I knew I'd be with youIs it too late to pursue?

-Oh, Dio, i miei piedi sono distrutti-

Rosalie gettò la testa all'indietro, sprofondando nei soffici divanetti.

Alzò le gambe, per poggiarle sulla sedia davanti a lei, i piedi erano gonfi e doloranti dopo la notte passata a ballare. Aveva comprato quelle scarpe nere e lucide con il cinturino per completare il suo travestimento da cameriera sexy, ma ora si pentiva amaramente di non aver scelto qualcosa di più pratico, come degli stivali.

Andrew si sedette accanto a lei, trascinando leggermente la gamba sinistra, era una cosa che Rosalie aveva notato nel tempo. Quando le temperature iniziavano a scendere Andrew faticava a muoversi in maniera naturale, c'era qualcosa che non andava nella sua gamba sinistra. Aveva provato a chiedergli cos'avesse, ma lui negava di avere qualsiasi problema. Per qualche tempo la ragazza si era persino convinta di esserselo immaginato, ma più tempo passava in sua compagnia più si rendeva conto che i suoi sospetti avevano un fondamento.

-Puoi togliertele se vuoi, non giudico-

Disse Andrew, indicando con il cenno del capo le scarpe della ragazza, Rosalie non se lo fece ripetere, liberò immediatamente i suoi piedi da quelle graziose trappole.

Erano rimasti da soli, con gli altri camerieri avevano pulito il grosso, del resto si sarebbero occupati il giorno successivo. Anche se era la sua sera libera Rosalie aveva insistito per restare ad aiutare. Non aveva mai pulito con così tanta cura in tutta la sua vita, quei dannati tavoli, solo per assicurarsi di essere l'ultima cameriera rimasta nel locale. Una volta finito di pulire Andrew si era versato della tequila e aveva offerto una bottiglietta di coca-cola alla ragazza, un ultimo drink prima di chiudere ed andare a casa.

La maggior parte delle luci erano spente, lasciandoli in una piacevole penombra, il locale era immerso in una soffusa atmosfera aranciata, quasi suggestiva.

Rosalie socchiuse gli occhi mentre si rannicchiava sul divanetto, le ginocchia strette al petto mentre con una mano si massaggiava i piedi doloranti, coperti solo dalle parigine nere in pizzo. Si era trovata tante volte sola con Andrew, ma quella sera era diverso, c'era una tensione calda ed elettrica che riempiva la distanza tra i loro corpi. Era sempre stata diretta, soprattutto nelle questioni di cuore, se c'era un ragazzo che le piaceva lo avrebbe conquistato con poche semplici mosse, sempre sicura di se stessa, forte del proprio aspetto, ma con Andrew era tutto su una scala diversa. Andrew non era un ragazzo, ma un uomo di 36 anni, responsabile, affidabile e con un'attività da gestire. Non era facile avvicinarlo.

Rosalie lo osservò con la coda dell'occhio, stava sorseggiando distrattamente la sua tequila, le maniche della camicia di flanella, ripiegate lasciavano intravedere un tatuaggio di un qualche tipo di volatile, forse un aquila o un falco. Le sue braccia erano spesse, muscolose e villose. Rosalie non avrebbe mai pensato di trovare attraente un uomo così, lei era per i ragazzi con i capelli lunghi, magri e preferibilmente femminei nei tratti, sempre curati. Di certo non uomini con la barba incolta, vestiti da boscaioli, che probabilmente si lavavano con uno di quei tremendi prodotti 2 in 1, shampoo e bagnoschiuma insieme. Nonostante l'aspetto un po' rude, Andrew era un uomo gentile, lo aveva notato dal primo incontro, quando era entrata in quel locale con in mano il suo curriculum e nonostante il locale fosse pieno e con troppi pochi camerieri, era rimasto ad ascoltarla, aveva studiato con cura il suo curriculum e lo aveva riposto con attenzione. Un sorriso si distese sulle labbra di Rosalie a quel ricordo, lo aveva trovato immediatamente attraente.

Little Nightingale - Simon Riley "Ghost" (Call Of Duty) x reader CivilianDove le storie prendono vita. Scoprilo ora