•XXIII•

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Okay, Crowley ammetteva che poco prima, quando aveva pensato che se non avesse agito in fretta avrebbe potuto perdere la sua ultima possibilità di riprendersi Aziraphale (nonché ottenere la discorporazione, nientemeno), non aveva pensato che le cose avrebbero potuto prendere una tale piega. E soprattutto, non aveva mai minimamente messo in conto il fatto che qualcosa potesse fare così tanto male.
Si ricordava decisamente troppo bene quanto avesse bruciato il fuoco infernale mentre gli anneriva le ali e lo lasciava fumeggiante sul suolo dell'inferno. Non era stata una bella esperienza ed era anche abbastanza felice di aver avuto seimila anni per processare quel trauma e cercare di dimenticarne la sensazione.
Tuttavia, gli sembrava di esserci tornato.

Essere avvolti nel fuoco infernale era stata una delle cose più dolorose che avesse mai provato, se non quella peggiore. Un angelo, seppur caduto, la prima volta non poteva trovarvisi bene. Non quando le fiamme dovevano praticamente bruciargli l'anima.
Ma non aveva mai pensato che essere feriti da un'arma precedentemente bagnata con dell'acqua santa potesse eguagliare tutto quello. E invece era lì a denti stretti, a soffocare delle urla perché diamine, se doveva andarsene non l'avrebbe fatto implorando che finisse presto.
Era pur sempre Crowley.

Aziraphale aveva rimosso il pugnale con un gesto veloce, scongiurando il peggioramento della situazione.
Avrebbe sanguinato di più, ma avrebbe fatto meno male. Almeno così ricordava da ciò che gli era stato raccontato millenni prima, seppur fosse stata un'informazione volta a informarlo che era meglio lasciarli a soffrire, i demoni.
Sentiva le lacrime iniziare a bagnargli gli occhi, anche perché si rese conto abbastanza in fretta della gravità della situazione e di come avrebbe potuto evitarla con grande facilità se si fosse accorto prima di cosa stesse succedendo.
A lui una lama intinta nell'acqua santa non avrebbe fatto altro che un taglio facilmente guaribile, oppure gli avrebbe al massimo comportato la discorporazione: a Crowley sarebbe probabilmente valsa la morte e basta, nel senso stretto della parola. Sarebbe bastato fare un passo davanti al demone al momento giusto e non avrebbe rischiato tutto ciò.
Gli sfuggì un singhiozzo mentre accarezzava i capelli vermigli.
Muriel si catapultò in ginocchio davanti a lui, premendo entrambe le mani sulla ferita nel tentativo di frenare il flusso di sangue.
Non che il problema principale fosse il dissanguamento, ma le sembrava giusto cercare di fare qualcosa.

«Come vedi», iniziò Metatron senza alcuna emozione in viso, «Non avete molte speranze di farcela, ora.»

In sottofondo, Uriele ringraziò la guardia per l'azione eroica, la quale poi uscì così com'era entrata, dirigendosi in armeria per recuperare i propri averi.
Probabilmente Crowley sentì l'arcangelo, perché partì un sibilo serpentino che andò a riempire l'aria, il quale era tutto fuorché di dolore.
Sembrava solo ira, in quel momento.

«Ignorali.»
Sussurrò Aziraphale tra le lacrime, guardando negli occhi il demone prima che tornasse a stringerli e mordersi la lingua.
Muriel al suo fianco rimaneva inginocchiata, la schiena dritta e gli occhi chiusi. Immaginava che per lei fosse dura vedere Crowley in quello stato quanto lo era per lui.
Non che potesse sapere quanto si erano avvicinati in quei mesi, ma la preoccupazione di lei gli diceva chiaro e tondo che qualcosa doveva pur essere successo.

A un tratto, Muriel sembrò illuminarsi.
Lo guardò con grandi occhi scuri da cerbiatto.
«So chi potrebbe aiutarci!»

Aziraphale ricambiò lo sguardo con amarezza.
«Direi che è un po' tardi ora per andare a chiedere consiglio ad altri, non trovi?»

Muriel scosse la testa.
«Nelka'el è l'angelo più informato che abbia mai conosciuto, potrebbe conoscere cose che noi non sappiamo o avere qualche idea.»

E Aziraphale le sorrise tristemente, non notando che effettivamente Crowley aveva annuito un paio di volte alla cosa.
D'altronde però, nessuno notò nemmeno Saraqael uscire silenziosamente dalla stanza, dirigendosi con la sua sedia fuori dal loro campo visivo.

𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵  |Good Omens|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora