Fu una notte davvero tranquilla, quella che Crowley e Aziraphale passarono nella libreria.
Oggettivamente non avevano fatto granché, se non chiacchierare di qualsiasi cosa venisse loro in mente e coccolarsi sul nuovo divano. Si erano preparati un altro paio di tazze piene di bevande calde ed erano rimasti uno tra le braccia dell'altro quasi tutto il tempo. Era scappato qualche altro timido bacio a stampo e Crowley aveva anche finito per addormentarsi con la testa sulla spalla di Aziraphale.La mattina seguente, si era svegliato ancora accasciato sul suo angelo e anche se si sentiva la colonna vertebrale intorpidita e qualche altro muscolo provato dalla posizione che aveva tenuto, non gliene poteva fregare di meno.
Era davvero successo tutto quello nel giro di così poco tempo?
Aveva sbadigliato e aveva infilato il naso nell'incavo del collo di Aziraphale, il quale aveva risposto lasciando andare un lungo respiro dal naso. Sembrava solo soddisfatto.
Notò che l'angelo aveva passato quel tempo leggendo uno dei libri che aveva sempre lasciato sulla scrivania, rendendosi conto che faceva parte della raccolta a lui in qualche modo dedicata. Non si azzardò a dire nulla, il sorrisetto che aveva intravisto sulle sue labbra parlava praticamente da sé.«Dormito bene?»
Crowley allungò un braccio verso il vuoto, stirando i muscoli e godendosi qualche piacevole scricchiolio.
«Direi di sì. Sei comodo.»
Aveva qualcosa di magico nascondersi in quell'angolino, tra la spalla e la testa dell'angelo.
Si sentiva al sicuro mentre sfregava il naso contro la pelle calda dell'altro, guadagnandosi una risata sbuffata. Avrebbe quasi voluto trasformarsi in serpente, diminuire le proprie dimensioni e arrotolarsi proprio in quel punto, ma si fece bastare quel leggero contatto.«C'è pace qui dentro», disse a un tratto Aziraphale, buttando un'occhiata al classico via vai davanti alla porta del negozio.
«Anche se preferirei qualche grado in più.»Crowley si accorse solo in quel momento dell'atmosfera fresca che aleggiava intorno a loro due. Forse non aveva avuto il tempo di farci caso nei giorni precedenti per ovvie ragioni, ma era davvero deprimente ora.
La libreria di Aziraphale non era mai stata un luogo freddo (cosa che la natura serpentina del demone apprezzava molto); si respirava vivacità quando ci si metteva piede dentro, grazie alla quantità di colori delle copertine, dei muri giallo accesi e dell'aria tiepida che solitamente faceva contrasto con quella umida di Soho.
Complice la giornata uggiosa, quel giorno la libreria sembrava addirittura ingrigita.Crowley ci pensò solo un paio di secondi prima di schioccare le dita; si accese il caminetto e piombò loro addosso una bella coperta di lana.
Poi si raggomitolò e rimase con la faccia piantata contro la pelle di Aziraphale come se da quello ne dipendesse la sua stessa vita.
Se quando si fosse alzato non avesse avuto nemmeno il minimo accenno del profumo dell'angelo addosso, ne sarebbe decisamente rimasto contrariato.«Grazie.»
Disse il biondo, facendo passare un braccio intorno a Crowley.Il demone annuì semplicemente con un sorrisetto sulle labbra, tornando a chiudere gli occhi subito dopo.
Non che il suo obiettivo fosse dormire ancora, ma accadde comunque. Aziraphale se ne rese conto sentendolo rilassare i muscoli accanto a sé. Accavallò le gambe e strinse leggermente la presa su Crowley, tenendoselo stretto.Doveva essere passata qualche ora, perché Aziraphale aveva letto parecchio ed era già arrivato a buon punto di quel libro. Di nuovo.
Lo aveva letto una quantità di volte incalcolabile da quando lo aveva ottenuto.
Forse a qualcuno che non fosse stato lo stesso Crowley non avrebbe mai ammesso di averlo comprato solo per il nome dell'autore.
John Crowley.
Lo aveva incuriosito. E poi gli piaceva l'idea di avere quel nome nella libreria.
Dopodiché lo aveva anche letto e- beh. Non era mai stato il tipo che passava pomeriggi immerso in mondi magici, ma "Little, Big" lo aveva decisamente appassionato.
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𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵 |Good Omens|
FanficAziraphale è tornato in paradiso, lasciandosi alle spalle la vita che aveva condotto fino ad allora e Crowley, il quale non riesce a voltare pagina (e forse non vuole nemmeno). A causa di questo, sono innumerevoli le giornate che trascorre nella lib...