Crowley non ricordò molto del viaggio.
Sapeva che Aziraphale lo aveva tenuto stretto per tutto il tempo con una mano sul suo fianco (ricordandogli terribilmente degli effetti del laudano), anche se lui avrebbe benissimo potuto appoggiarsi a una delle quattro pareti. Non aveva avuto il coraggio di farglielo notare, neanche scherzando; si era semplicemente appoggiato sui ricci bianchi dell'angelo, rimanendo lì a sentirne il profumo fin quando le porte non si aprirono nuovamente sulle affollate vie di Soho.
Fu anche sicuro del fatto che Aziraphale gli avesse miracolato via il sangue rimasto sui vestiti e gliene fu estremamente grato. Notò distrattamente che anche le ultime macchie scure dell'olio infernale erano sparite dalla pelle dell'angelo e che la divisa angelica se n'era andata, lasciando spazio al suo classico completo beige con tanto di papillon tartan.Sulla Terra, a Londra, sembrava essere tardo pomeriggio di chissà quale giorno.
A Crowley la cosa interessò fino a un certo punto, quel tanto che bastava per realizzare di non sentire il peso degli occhiali sul naso.
Li prese dalla tasca posteriore dei suoi attillati pantaloni e li osservò con odio notando quanto fossero rotti. Probabilmente quando era stato colpito dal pugnale ed era caduto, quello era stato il risultato.
Aziraphale ci fece caso e attuò un breve miracolo per rimetterli in sesto.«Grazie.»
Fece Crowley, indossandoli subito dopo.Aziraphale non risposte, ma il demone poté giurare di aver sentito la sua stretta sul suo fianco farsi più forte.
Camminarono verso la libreria tranquillamente. Non c'era fretta, non quando l'unica cosa che Crowley voleva fare era dormire.
La serratura dell'ingresso ebbe bisogno di un altro piccolo miracolo per aprirsi; lo fece con uno schiocco.Crowley appoggiò una mano sul muro esterno della libreria mentre Aziraphale apriva la porta.
Si scrocchiò il collo prima di guardarsi intorno e notare, dall'altra parte della strada, Nina e Maggie fissarlo intensamente. Ricambiò lo sguardo, mentre l'angelo tornava indietro per dargli nuovamente supporto per entrare nell'edificio, trovandosi a sorridere imbarazzato alle due donne mentre passava il braccio intorno al demone.
Adesso sarebbe stato capace di andare con le proprie gambe senza ulteriori aiuti, la testa non gli girava più granché e si sentiva decisamente più lucido. Sì, un poco gli tremavano le ginocchia e forse più che camminare avrebbe barcollato. Il sé di qualche mese prima probabilmente avrebbe teatralmente respinto Aziraphale dicendo che non aveva bisogno di una balia, ma in quel momento era solo contento di ricevere quelle premure. Chi era lui per ammettere ad alta voce di poter camminare da solo e vedersi sparire da sotto gli occhi la possibilità di farsi portare in giro in quel modo dal suo angelo?Crowley fu sicuro che Nina stesse per avere un infarto per un paio di secondi, oppure che fosse a tanto così dal dirigersi verso di loro e con ogni probabilità urlare dietro ad Aziraphale per essere sparito mesi prima. Nel dubbio fece un paio di movimenti con la mano libera, cercando di di dire loro che più tardi avrebbero ricevuto risposte o, nel caso della proprietaria del bar, avrebbe potuto strigliare a dovere l'angelo ("chissà quando, conoscendo Anthony" si chiesero poi le due).
Intanto però, tutto ciò che ottennero oltre a quel gesto, fu un cenno di saluto prima che scomparissero entrambi tra le mura della libreria, non senza che Crowley si prendesse un paio di secondi per salutare la Bentley ancora parcheggiata nelle vicinanze.Aziraphale accompagnò Crowley fino a una delle poltrone, rendendola un divano con uno schiocco di dita prima di lasciare che il demone si sedesse.
Crowley buttò indietro la testa, appoggiandola sulla parte superiore dello schienale e chiudendo gli occhi.
Sospirò nel modo più eclatante possibile.«È normale sentirsi così fottutamente stanchi per un essere sovrannaturale nonché immortale?»
La risata sommessa di Aziraphale arrivò alle sue orecchie da poco lontano, ma Crowley non ne identificò una provenienza certa.
Non riuscì però a evitare di mettere su un sorrisetto.
Dio solo sapeva (oppure nemmeno lei poteva immaginarlo) quanto gli fosse mancato sentire quel suono.
Un punto aggiuntivo dal momento che la stava ascoltando nella libreria. Per un momento gli sembrò quasi che nulla fosse mai successo.
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𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵 |Good Omens|
FanficAziraphale è tornato in paradiso, lasciandosi alle spalle la vita che aveva condotto fino ad allora e Crowley, il quale non riesce a voltare pagina (e forse non vuole nemmeno). A causa di questo, sono innumerevoli le giornate che trascorre nella lib...