Vista da fuori, la biblioteca non sembrava nemmeno esserci.
Ciò che si vedeva dalla sala riunioni non era altro che una grande apertura nella parete, dalla quale arrivava una potente luce dorata e basta.
Faceva la sua figura.Il primo passo di Crowley attraverso la porta fu incerto. Dopo così tanto tempo, faceva decisamente strano tornare in quei luoghi.
La luce intensa sembrò dissiparsi intorno ai due non appena furono entrambi dentro la stanza. Da lì si poteva notare perfettamente come in precedenza fosse tutto dettato da una semplice illusione ottica; superata l'entrata, davanti al visitatore si apriva un breve corridoio ornato da colonne color panna e al termine di questo, una grande sala colma di scaffali tondeggianti, aderenti alle pareti.
Avanzarono fino a raggiungere la biblioteca vera e propria.
Era enorme, illuminata da una forte luce proveniente da una piccola apertura presente in cima al soffitto a cupola.
Lunghe fila di libri dalle forme e dai colori più disparati giacevano uno accanto all'altro sulle librerie, le quali continuavano lungo l'alto quasi fino a raggiungere la sommità del soffitto. Il legno regnava in quel luogo; era di un colore scuro, ben diverso dai toni chiari che caratterizzavano il resto del paradiso. Era sicuramente un ambiente più accogliente.
C'erano piccole scrivanie, poste in spazi angusti ricavati in mezzo agli scaffali. Volte a crociera adornavano i soffitti di quei cunicoli, ai quali si accedeva passando sotto l'entrata ad arco.
Uno specchio dalla cornice d'argento si stagliava da una parte, incastonato in mezzo ai libri.
Era un bel posto, davvero. Crowley ricordava di averci passato davvero tanto tempo prima di cadere, scrivendo e revisionando libri.Per quanto il paradiso gli facesse schifo (specialmente in quel momento), riconosceva di aver avuto un bel ruolo in passato.
Esser stato un Trono aveva avuto i suoi vantaggi, alla fine.
Le loro mansioni erano tutto fuorché noiose, almeno secondo il suo modesto parere.
Se doveva pensare di fare il mestiere di Gabriele, si sarebbe deliberatamente gettato nelle fosse dell'inferno molto prima e di propria spontanea volontà. Riunioni e serietà non facevano per lui, nemmeno quando vestiva di bianco.
Aveva sempre apprezzato il suo incarico proprio per quello.Il compito dei Troni era sempre stato quello di interpretare e mettere in atto il pensiero elaborato dai loro fratelli di un gradino gerarchico più alto: i Cherubini.
La cosa si traduceva nella scrittura di molti libri per racchiudere tutta quella sapienza, ma anche nella creazione di stelle, nebulose, galassie.Crowley amava quella parte perché gli dava libertà. Seguire i compiti dati dai Cherubini non era soltanto eseguire, era usare logica e fantasia. Era ascoltarli, prendersi il tempo necessario per pensare e poi realizzare a proprio piacimento sulla base di indicazioni che erano tutto fuorché rigide.
Motivo per cui, se stava andando alla ricerca di informazioni su come invertire gli effetti di un miracolo, la biblioteca del paradiso era il posto migliore: avrebbe trovato tutto ciò che si sapeva fino ad allora riguardo i poteri di un angelo.
Anche se, naturalmente, sperare che nessuno potesse accorgersi della sua presenza lì dentro era un desiderio fin troppo ambizioso.
Fortuna volle che a trovare Crowley fu un volto amico. Perlomeno, una volta.«Raphael, è passato un bel po' di tempo.»
A Crowley si gelò il sangue nelle vene.
Quella voce la conosceva fin troppo bene, anche se non gli era mai ricapitato di sentirla dopo la caduta.
I Troni non erano soliti lasciare il paradiso.
Oltre a ciò, forse c'era davvero un solo angelo al mondo che avrebbe usato il suo vecchio nome ignorando completamente quello nuovo.Si voltò, fissando il punto dal quale era arrivato il suono, incrociando lo sguardo con un altro angelo.
Teneva un paio di tomi tra le mani e sembrava stupito quanto il demone.
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𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵 |Good Omens|
FanficAziraphale è tornato in paradiso, lasciandosi alle spalle la vita che aveva condotto fino ad allora e Crowley, il quale non riesce a voltare pagina (e forse non vuole nemmeno). A causa di questo, sono innumerevoli le giornate che trascorre nella lib...