Crowley e Muriel arrivarono in paradiso a denti stretti.
Il primo si torceva le mani da quando erano entrati nell'ascensore, incapace di smetterla.
Poteva andare tutto male in un battito di ciglia, sarebbe bastato entrare e ritrovarsi Metatron davanti. Chi gli assicurava che non avrebbe cancellato i ricordi anche a lui appena fosse arrivata l'occasione?Tuttavia, preferì smetterla di pensare a tutto ciò che poteva andare per il verso sbagliato. Non aveva senso, non quando era a due passi dal riprendersi Aziraphale.
Gli sarebbe servita solo la concentrazione da quel momento in poi.Quando arrivò la classica voce a ricordare loro che stavano per poggiare piede sul pavimento del paradiso, si misero entrambi sull'attenti e si scambiarono uno sguardo.
Le porte si aprirono, lentamente come non mai, dando sul corridoio deserto ancora una volta.
Muriel uscì per prima, stavolta. Si guardò brevemente intorno e fece cenno a Crowley di seguirla. Via libera.Quest'ultimo fece un breve movimento con le dita prima di iniziare a camminare sul pavimento immacolato; gli stessi abiti simil-angelici che aveva indossato mesi prima gli si materializzarono addosso. Palesarsi subito non sarebbe stata un'ottima idea, c'era troppo in gioco per una tale scommessa. Utilizzò anche un mezzo miracolo per far sì che chiunque avesse incontrato, avrebbe visto un bel paio di iridi castane al posto delle due serpentine.
La volta precedente non aveva fatto molto caso ai travestimenti, più che altro perché il suo stesso piano era stato fiondarsi lì dentro e cercare di capire se poteva entrare dove voleva. Se ciò non fosse accaduto, sarebbe corso fuori nuovamente e basta. Non era interessato a nascondersi, non così tanto perlomeno.
Questa visita era però molto diversa. I suoi intenti non dovevano incontrare oppositori.Abbassò gli occhi, guardando il pavimento.
I suoi occhi non rappresentavano più un grande pericolo, ma ormai era troppo abituato all'idea di averli gialli per evitare di nasconderli istintivamente.Iniziò a seguire Muriel per i vari corridoi, i quali gli sembrarono addirittura più labirintici dell'ultima volta, probabilmente perché aveva tenuto lo sguardo lontano in base agli angeli che incontrava e non aveva davvero fatto caso alla strada. Se non altro, non si stavano imbattendo in nessuno di conosciuto o potenzialmente pericoloso.
Dopo qualche minuto di cammino, voltando a sinistra in un piccolo incrocio, Muriel sembrò pietrificarsi per un paio di secondi prima di fare retromarcia e appiattirsi contro il muro.
Fece segno a Crowley di non fare nulla di affrettato.«Hanno messo qualcuno di guardia all'ufficio di Aziraphale.»
Gli sussurrò lei.Il demone sembrò pensarci un po', ma alla fine si rivolse a lei.
«Torna indietro da qui.»«Cosa?»
Fece Muriel spalancando gli occhi, per poi ricordarsi di dover tenere il tono basso.«Non ho la minima intenzione di metterti volontariamente contro due fottute guardie angeliche. Da qui in poi per favore limitati a pensare alla tua sicurezza.»
Crowley sembrava così preoccupato che Muriel dopo aver valutato la richiesta semplicemente la accettò.
Fece per andare, ma all'ultimo secondo si fiondò ad abbracciarlo.
«Buona fortuna.»Il demone non riuscì a ricambiare neanche volendo da quanto era rimasto sconvolto, cosa che lei notò subito. Lo lasciò andare sorridendo.
Dopodiché fece dietrofront e sparì di lì, lasciandolo solo.Crowley prese un paio di respiri e si ricompose. Schiena dritta, espressione seria.
Doveva dare l'impressione di essere un angelo a modo se non voleva avere problemi.
Tenne lo sguardo dritto davanti a sé e prese coraggio, girando l'angolo e ritrovandosi davanti i due.
Camminò dritto fino a ritrovarsi davanti alla porta e con sua grande sorpresa le guardie non gli dissero nulla, anzi, a malapena lo guardarono.
Pensò quindi di provare ad allungare la mano verso la maniglia; non sembravano proprio intenzionati a fermarlo.
Forse.
STAI LEGGENDO
𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵 |Good Omens|
Fiksi PenggemarAziraphale è tornato in paradiso, lasciandosi alle spalle la vita che aveva condotto fino ad allora e Crowley, il quale non riesce a voltare pagina (e forse non vuole nemmeno). A causa di questo, sono innumerevoli le giornate che trascorre nella lib...