•IX•

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Dopo l'iniziale turbamento, Crowley decise che era meglio non perdere tempo. Chiedersi perché stesse succedendo tutto quello non sarebbe stato molto utile al suo scopo, nonostante fosse senza dubbio davvero interessante.
Chiese aiuto a Muriel, ma anche a Nelka'el, per cercare libri che contenessero quantomeno qualcosa che gli desse indizi.

Il demone rimase a terra, continuando a controllare l'infinità di titoli che gli si stagliavano davanti, mentre i due angeli cercavano ad alta quota, svolazzando leggeri.
Dopo un po', Crowley aveva già preso sottomano un paio di libri interessanti. Uno riguardava i miracoli di cancellazione della memoria, principalmente utilizzati quando un angelo era destinato a cadere all'inferno; l'altro parlava invece dei poteri dei demoni in generale. Chissà, magari poteva fare cose che non pensava.
Tuttavia, si rivelarono essere solo altre informazioni inutili al suo scopo.
Aziraphale non stava per cadere all'inferno e tutto ciò che il secondo libro faceva era ripetere in serie la stessa lista di tentazioni e peccati che questi adoravano mettere in atto. A conti fatti, sembrava essere più un manuale per contrastare la sua specie che altro.

Le vere informazioni arrivarono quando Nelka'el, dopo aver spostato innumerevoli tomi ed essersi immerso dentro uno scaffale, allungò la mano e trovò quello che cercava.
Atterrò elegantemente e porse un nuovo tomo al demone. Sulla copertina un titolo interessante saltava subito all'occhio: "Proprietà pericolose o benefiche degli oli e delle acque infernali"
Nelka'el lo guardò nuovamente negli occhi.
«Sei fortunato che questo volume non sia ancora stato dato alle fiamme; da qualche tempo in paradiso non si vuole più far sapere che non tutto ciò che fuoriesce dall'inferno è nocivo e ci chiedono costantemente di far sparire vecchi libri»
Il demone non seppe mai se quella frase alludesse in qualche modo anche alla sua stessa persona, ma qualcosa gli disse di sì.
«Una terribile perdita, se lo chiedi a me. Sai come la penso.»

Crowley conosceva le idee fin troppo rivoluzionare di Nelka'el, ne avevano discusso parecchio al tempo.
Condividevano entrambi il fatto che anche se paradiso e inferno erano fazioni totalmente opposte e sempre in lotta, avrebbero potuto trovare una qualche congiunzione che li avrebbe portati a ridurre i problemi.
La differenza sostanziale tra Crowley e Nelka'el era stata una: il primo aveva proposto la cosa e il secondo se l'era tenuta per sé.
Le domande erano state davvero la causa principale del suo trasferimento all'inferno, era chiaro. Bastava conoscerlo un minimo per rendersene conto. Non che quell'idea fosse stata proprio la causa principale, ma sicuramente non l'aveva messo in buona luce. Poi aveva continuato ed eccolo lì.

Il demone afferrò il libro con un cenno del capo e iniziò subito a sfogliarlo.
Saltò qualsiasi cosa che includesse vari tipi di acqua infernale; c'era un motivo se i demoni che non avevano buone intenzioni verso gli angeli intingevano i loro pugnali alle foci dei fiumi dell'inferno, specialmente del Lete.
Se c'era qualcosa che gli potesse tornare utile, allora avrebbe dovuto fare attenzione alle pagine riguardanti gli oli, più difficili da collezionare ma con proprietà totalmente differenti.
O almeno, così c'era scritto nella prima facciata. Lui aveva soltanto parafrasato nella sua testa. Nonostante tutto, sapeva davvero poco dell'inferno (e non gli interessa neanche scoprire granché in più).

Probabilmente, mentre lui si faceva scorrere i fogli sotto le dita, Muriel iniziò ad annoiarsi; sentì la sua voce intavolare un mezzo discorso con l'altro angelo, il che portò a tutta una serie di chiacchiere. Crowley cercò soltanto di concentrarsi, fallendo abbastanza miseramente.
Continuò comunque a leggere, le parole importanti gli sarebbero in qualche modo saltate all'occhio.

L’amanuense non era mai stata brava a nascondere le proprie curiosità, motivo per cui le era sembrato giusto chiedere a Nelka'el perché quello si ostinasse a non chiamare il demone col suo nome.
«Vedi Muriel cara, io l'ho conosciuto come Raphael. Anche se è stato rimpiazzato da un nuovo Trono millenni orsono, ho sempre pensato che non meritasse di cadere», aveva risposto lui.
Poi aveva sospirato.
«Lui non è più Raphael da un tempo troppo lungo per essere ricordato, ma per me è il suo unico nome e lo sarà sempre, a meno che lui non mi chieda il contrario. E poi, vederlo sfogliare tomi in questa biblioteca mi riporta solo a pensare ai vecchi tempi. Anche se mi tocca addirittura ammettere che i vestiti neri gli donano più di quelli bianchi»
Poteva percepire il sorriso sulle labbra di Nelka'el mentre pronunciava quelle parole.
Forse doveva ricredersi; nel tempo aveva avuto più di un vero amico.

Finalmente, dopo qualche altro minuto a sfogliare, trovò qualcosa di utile ed emise un suono vittorioso che si concluse con un sibilo serpentino.
Puntò l'indice su una facciata interessante.
Lesse a voce alta, volendo rendere partecipi gli altri due.
«"Koreth, così è chiamato il liquido nero e oleoso che fuoriesce da una piccola sorgente posta all'interno delle mura della città di Dite, nel sesto cerchio dei dannati". Sembra un viaggio abbastanza lungo.»
Ma diamine, per Aziraphale lo avrebbe fatto.
Continuò a leggere.
«"Il Koreth sembra avere proprietà interessanti se somministrato a chi ha subìto miracoli potenti. Ha le capacità di annullare gli effetti indesiderati di molti sortilegi celesti, tra cui immobilizzazione, perdita di memoria e pietrificazione delle ali, anche di fortissima realizzazione. Basterà spalmarlo sull'area interessata (in ordine: busto, fronte, ali)".»

«Sembra essere ciò che ti serve», disse Nelka'el appoggiandogli una mano sulla spalla e sporgendosi in avanti per leggere a sua volta.

Muriel li raggiunse, muovendo qualche passo verso di loro.
«Possiamo tornare alla libreria ora, signor Crowley?»
Sembrava irrequieta.

Il demone annuì, tenendo lo sguardo fisso sul libro. Al Trono non sarebbe piaciuto quello che avrebbe chiesto di lì a poco.

«Senti, Nelka'el… siamo amici vero?»

L'angelo ritrasse velocemente la mano dalla spalla di Crowley.

«Se ti chiedessi di portare queste due paginette con me, cosa risponderesti?»

Spalancando gli occhi, Nelka'el scosse la testa.
«Non puoi chiedermi una cosa del genere! È contro la mia natura permettere a qualcuno di mutilare un povero libro sotto al mio naso!»

Evidentemente quella era una passione comune per tutti gli angeli, o almeno per quelli che frequentava lui.
Il Trono, con un rapido movimento, sottrasse il libro dalle mani del demone, dirigendosi verso una delle scrivanie.
Sfoderò penna e calamaio e una piccola pergamena.

«Ora tu aspetterai pazientemente che io abbia ricopiato questo paragrafo», disse fermamente. Non l'aveva mai visto così serio.

Crowley ridacchiò, guardandolo e scuotendo la testa.

«Mi chiede se può strappare delle pagine, come gli viene in mente?»
Continuò invece a bofonchiare Nelka'el tra sé e sé, mentre abilmente scriveva una frase dopo l'altra.

•••

Crowley osservò i suoi occhi tornare lentamente al loro colore normale mentre attendeva che Nelka'el concludesse di trascrivere.
Era un processo abbastanza affascinante, doveva ammetterlo.

Quando il Trono si alzò dalla scrivania con un'espressione soddisfatta, nelle sue iridi rimaneva soltanto un leggero alone di verde intorno alle pupille serpentine.

«Tieni. Fanne buon uso.»
Disse Nelka'el, porgendogli la pergamena.
L'aveva scritta nell'alfabeto che veniva usato in Inghilterra, sicuro che sarebbe riuscito a leggerlo in ogni eventualità.

«Grazie.»
Gli rispose il demone, prendendola e posandosela in tasca.
Gli sorrise.
«Se riesco a fermare l'apocalisse 2.0, vieni a trovarmi sulla Terra. Non è così male lì.»

Nelka'el ricambiò il sorriso, spostando di nuovo le sue mani dietro la schiena.
«Ci penserò.»

Crowley salutò con la mano, prima di girarsi e iniziare a incamminarsi in direzione dell'uscita della biblioteca.
Uscì da essa insieme a Muriel e le porte iniziarono a chiudersi.

«Ci si vede, Raphael.»
Furono le ultime parole che arrivarono alle sue orecchie prima che l'entrata scomparisse di nuovo nella parete.

𝘞𝘪𝘯𝘨𝘴 𝘰𝘧 𝘋𝘢𝘳𝘬𝘯𝘦𝘴𝘴, 𝘏𝘦𝘢𝘳𝘵𝘴 𝘰𝘧 𝘓𝘪𝘨𝘩𝘵  |Good Omens|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora